Equo compenso: arrivederci mercato italiano.

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Il fatto di non doversi più stupire delle cazzate del governo italiano è cosa comune, ormai tutti lo sanno, potreste fermare un qualsiasi ragazzino per strada (o un anziano, o ancora un adulto qualsiasi) e otterreste la medesima risposta dalle parti coinvolte. Non che tutto questo sia per i nostri politici una giustificazione, chiaro ciò, semplicemente l’italiano medio è quello che –anziché reagire e andare a dar fuoco a tutti questi inutili stipendiati riscalda-poltroneabbassa la testa e cala le braghe.

Equo compenso: arrivederci mercato italiano. 1
Ministro S.Bondi - suo il decreto approvato dal Ministero dei beni Culturali

Quanto proposto dal Ministro Bondi (qui qualche cenno biografico se dovesse interessare) nel suo decreto riguardo l’estensione dell’equo compenso è azzardato ed ignorante quanto basta. Già da diverso tempo chiunque di noi acquisti supporti di memorizzazione comuni (come CD o DVD registrabili, vecchie musicassette o obsolete VHS, genericamente dispositivi elettronici in grado di riprodurre materiale coperto da copyright) sa che parte del prezzo dell’oggetto vola –come per magia– nelle casse della SIAE. A tutto ciò si vanno ora ad aggiungere apparati non precedentemente inclusi nel balzello … si parla di chiavette USB, hard disk, decoder, lettori mp3, console, cellulari.

Contrariamente alla precedente classificazione, qui si vanno ad intaccare le tecnologie, poco simpatico nei confronti di un consumatore già stanco delle scappatoie finanziare italiane inventate appositamente per riempire le casse altrui, alla salute di quelle tasse che dovevano abbassarsi e che invece aumentano prendendo letteralmente per i fondelli i cittadini di questa nazione.

Ehi Bondi … non so tu … ma fuori dall’area adibita alla sosta della tua poltrona che a sua volta regge il tuo regale culo rammollito da 110 e lode c’è gente che passa le ore della propria vita in un ufficio, gente che si prostituisce per l’economia italiana fatta di persone potenti alla costante ricerca di denaro facile, gente che torna distrutta a casa la sera e che guadagna 1000 euro al mese con i quali deve sopravvivere, pensare al bene della propria famiglia e cercare di costruirsi un futuro. Un futuro dubbio a dirla tutta, ne riparliamo tra una discreta manciata d’anni quando probabilmente la mia pensione non esisterà e si continuerà a lavorare fino a quando decideremo di passare dalla poltrona del nostro ufficio al comodo giaciglio acquistato dalle onoranze funebri cittadine.

Volendo seguire l’esempio di Giacomo Dotta provo a fare due conti e tirar fuori la spesa totale della postazione di casa (quindi evito di includere tanta roba):

  • HD interno da 500 GB
    15 euro di rincaro (0,03 € per ciascun GB superati i 5 GB totali).
  • HD esterno da 250 GB
    5 euro di rincaro (0,02 € per ciascun GB fino a 400 GB totali).
  • HD esterno da 1 TB (dati dei PC in casa)
    10 euro di rincaro (0,01 € per ciascun GB superati i 400 GB totali).
  • HD esterno da 2 TB (backup dei PC in casa)
    20 euro di rincaro (0,01 € per ciascun GB superati i 400 GB totali).
  • Chiavette USB (4 in casa) da 2, 4, 5 e 8 GB
    0,20 € di rincaro sulla 2 GB (0,10 € per ciascun GB fino a 4 GB). 0,36 € di rincaro sulla 4 GB,  0,45 € sulla 5 GB e 0,72 € sulla 8 GB (0,09 € per ciascun GB superati i 4 GB).
  • Masterizzatore
    5% su 40 € (acquistato da fornitore alcuni anni fa), quindi 2 €.

Alla lista non vado ad aggiungere le memorie SD che possiedo per le fotocamere di casa (la mia Nikon D60 che ne sfrutta 2 da 4 GB ciascuna, la Coolpix compatta che ne sfrutta una da 2 GB, la piccola Sony di mia sorella che ne sfrutta due da 1 GB ciascuna), il disco della Xbox 360, il disco esterno multimediale collegato al televisore e tanto altro ancora. Bastano e avanzano i 53 euro circa che vengono fuori semplicemente dai 9 elementi analizzati nell’elenco puntato.

Tanto per concludere in bellezza: quanti dei miei lettori possiedono un iPhone? Sappiate che –chi come me– ha acquistato il 3Gs da 32 GB pagherà in più 6,44 € all’atto dell’acquisto, 5,15 € per quelli che hanno il 16 GB. A chi volesse farsi lo stesso mio conto consiglio di dare una occhiata all’allegato tecnico ufficiale che riporta i prezzi per categoria:

users.gxware.org/gioxx/blog/documenti/equocompenso_1263481888506_d1.pdf

Per tutti coloro che ancora non hanno capito bene ciò a cui stiamo andando incontro e volessero approfondire il discorso suggerisco la lettura del post di PC Professionale:

pcprofessionale.it/2010/01/15/equo-compenso-ecco-il-decreto

Se questo deve essere il futuro dell’elettronica di consumo in Italia, aumenterà notevolmente il numero degli acquisti all’estero (personalmente ne faccio già diversi all’anno), tutta salute per il mercato italiano eh? :-)

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