Parlare di un mostro sacro è davvero difficile, non sai mai come partire ma sopratutto non sai come affrontare tutti gli appassionati che da 25 anni seguono una saga pressoché infinita, fatta di corpose sceneggiature, fantasia, avventure e ore di gioco passate in compagnia dei personaggi che hanno costruito e costituiscono ancora oggi il cuore pulsante di Final Fantasy, arrivato alla XIII-2, un titolo che vuole riscattare il successo non del tutto raggiunto con la versione subito precedente.
Benvenuti a Historia Crux quindi, l’isola che non c’è di questo capitolo che vedrà i protagonisti tentare di cavarsela nello spazio e nel tempo aprendo portali, sovrapponendo epoche e sopravvivendo a catastrofi che nascono per mettere in difficoltà il vero protagonista, quello che impugna il controller e decide il destino di Noel, viaggiatore del tempo arrivato in concomitanza con la caduta di un meteorite nel tranquillo paesino di Serah, sorella della scomparsa (così si crede) Lightning, che non crede di aver davvero perso la sorella maggiore, che si fida dei suoi sogni in qualche modo premonitori.
Non c’è da annoiarsi ma soprattutto non c’è una storia rigidamente delineata. Quello che ho potuto immediatamente apprezzare è proprio il poter scegliere una via tutta propria per proseguire nell’avventura. Ogni bivio costituisce una scelta e una diversa crescita del proprio personaggio, e nonostante si vada incontro ad una fine tutto sommato univoca (il termine del titolo, che altro?), è bello poter pensare di costruirsi una propria storia, più soluzioni per un unico scopo.
Ma non certo finita qui. Finalmente (sottolineo) qualcuno degli sceneggiatori (quindi degli sviluppatori) ha ben pensato di offrire la possibilità di vivere da protagonisti i dialoghi e le scene, le stesse che fino al capitolo precedente bisognava letteralmente sorbirsi o saltare senza possibilità alcuna di interazione. Anche se gli interventi durante queste ultime sono “pochi“, costituiscono comunque un punto di forza in più, offrendo il maggiore coinvolgimento possibile del giocatore davanti allo schermo, che nelle tante ore di gioco (che possono diventare pressoché infinite se si prova ad affrontare la storia scegliendo ogni volta una strada differente) rendono il titolo davvero appetibile e decisamente ‘surclassante‘ (concedetemi licenza poetica :-)) rispetto a XIII.
Persino i nuovi mostri e il rientro in grande stile di Mog (fondamentale sia come arma, sia come creatura da recupero dei tesori altrimenti inarrivabili) costituiscono per me un secondo piano del capitolo, nonostante facciano parte a tutti gli effetti dell’intera storia. Si parla di 150 creature presenti nel gioco, è evidente che ho ancora tanto da vedere e sconfiggere nel corso delle prossime partite :-D
XIII-2?
Lo scorso 3 febbraio è stato finalmente lanciato XIII-2, volutamente chiamato così proprio per sottolineare la voglia di rifarsi di quel XIII troppo poco legato al vero spirito di Final Fantasy e alle abitudini degli affezionati giocatori, con troppa poca possibilità di esplorazione e di plasmare la storia secondo il proprio modo di viverla.
Quello che è stato più e più volte selezionato durante la presentazione in anteprima alla quale ho partecipato è proprio questo, è evidente che Square Enix ci tiene ai propri fan, e farebbe qualsiasi cosa pur di accontentarli (nel limite del fattibile, immagino che per i miracoli si stiano attrezzando).
A me non resta che augurarvi buon divertimento :-)
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