Il mondo Ultrabook: Asus Zenbook sul banco prova

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Il mondo Ultrabook: Asus Zenbook sul banco prova 1

La sempre più insistente ricerca del portabile ci porta oggi a parlare di Ultrabook, concetto sviluppato e realizzato anche grazie a (ed in contrasto con) Apple e all’introduzione del suo MacBook Air, non troppo “espandibile” ma perfetta soluzione quando c’è da avere a disposizione un portatile con il minimo ingombro e il minimo peso.

L’obiettivo di Intel è molto semplice: conquistare la sua fetta di mercato posizionandosi ambiziosamente tra l’affermato portatile di casa Apple e i tablet che negli ultimi anni hanno permesso a tanti utenti (entry-level e non) di vivere costantemente “al passo” con la propria vita digitale. Quello che manca ad un tablet è ciò che da sempre caratterizza un portatile con sistema operativo completo (e applicazioni annesse), possibilmente Windows per chi non vuole passare al sistema operativo di Cupertino o pensa di non voler spendere la cifra richiesta per poi installarci un doppio sistema a bordo.

Insomma, quello che ho fatto è stato prendere, utilizzare e mettere a confronto i due portatili che Intel spinge molto in questo momento: Acer Aspire S3 e Asus Zenbook UX31E.

Asus Zenbook UX31E

Senza perdere troppo tempo sulle specifiche tecniche che potrete trovare sui rispettivi siti web dei produttori (vi basterà fare clic su uno dei due modelli appena citati, verrete immediatamente riportati alla pagina riepilogativa del prodotto), quello su cui mi vorrei focalizzare è il mio soggettivo parere. Sono entrambe belle macchine nella totalità, nonostante quella ricerca della perfezione estetica da parte di Asus che da sempre la contraddistingue dal resto del mercato, già a partire dal packaging, ed è proprio su questa macchina che baso il mio articolo.

Proviamo quindi a capire perché mai si dovrebbe scegliere un Ultrabook al posto di un MacBook Air o di un qualsivoglia altro portatile “standard“. I miei punti vengono discussi prendendo in considerazione proprio il modello Asus:

  • la differenza di prezzo è tutto sommato accettabile, si parla di 957€ per un modello base Air (quello più simile allo Zenbook costa attualmente 1260€) contro i 1170€ per lo Zenbook Asus, prezzo più basso disponibile secondo Google, quindi più basso anche del modello Air equivalente;
  • la (tutto sommato, ndr) piccola differenza di prezzo non equivale quella prestazionale tra i due prodotti, si salta da un i5 ad un più performante i7, entrambi con 4GB di memoria a bordo, con uno schermo da 13,3″ nonostante l’Asus lo proponga HD con risoluzione massima a 1600×900;
  • assolutamente valido lo spazio disco: ben 256GB sullo Zenbook, rigorosamente a stato solido, contrariamente all’Air che monta di default 128GB (256 disponibili nel portatile da 1512€);
  • stesse caratteristiche per la scheda video e per il peso e le dimensioni della macchina, fondamentali quando si parla di portabilità.

Insomma, due macchine davvero molto performanti e simili per qualità finale, ma differenti quando servite sul piatto “as-is“, è palese che Intel e le aziende che hanno deciso di schierarsi a favore degli Ultrabook vogliono offrire un prodotto che rispetti le aspettative e che valga il denaro speso, uno dei motivi principali che spinge troppo spesso ad arrangiarsi a favore dell’economicità più che della qualità.

Ma avete realmente necessità di un Ultrabook?

Un po’ come l’angelo e il diavolo della coscienza, la domanda posta mi sembra più che lecita, e va molto ben analizzata prima di spendere una cifra importante. L’Ultrabook ha –come tutto– diversi pregi e difetti, questi ultimi piccoli o grandi in base a quelle che sono le esigenze dell’utilizzatore finale.

Nonostante non si faccia praticamente più uso del lettore / masterizzatore DVD (non è il mio caso, ndr) questo vi tornerà utile o addirittura necessario nel peggiore momento che possiate aspettarvi. Si chiama legge di Murphy e tanti miei colleghi (e non solo) la conoscono bene: it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Murphy.

Lo stesso dicasi per le porte USB, mai abbastanza quando si ha la necessità di attaccare…

il mouse (sa, non so usare bene il touch!), la tastiera (sa, la comodità!), l’iPod, l’iPhone e l’iPad (sa, sono fan Apple e ho tutto anche se non utilizzo niente), le due o tre chiavette USB (sa, è bene averne sempre più di una!) insieme all’hard disk esterno (le serie televisive non ci stanno nelle chiavi!) e lo sparamissili o lo scaldatazza (non ho resistito all’acquisto).

Chi però fa un mestiere più a contatto con il cliente finale e magari non troppo tecnico, probabilmente non avrà necessità di tutte queste porte libere o di drive dichiarati “obsoleti“. E’ la “classe iPad”, che grazie ad un Ultrabook potrebbero finalmente ottenere il giusto mezzo di cui hanno necessità per la sopravvivenza quotidiana nella giungla lavorativa, grazie anche all’ottima durata della batteria (ottimizzata anche grazie al software Asus già installato da fabbrica) e la facilità / velocità della sospensione del sistema.

In conclusione

Una prova che mi ha permesso di arrivare ad un risultato ben definito: adoro e continuerò ad andare fiero della mia macchina più standard, comunque Intel-dotata ma meno alla moda (occhio, non è dispregiativo), questa estrema portabilità non mi è necessaria e lo zaino mi permette di trasportare senza troppa fatica il mio portatile (al resto ci pensa l’automobile o il mezzo pubblico!).

Nonostante questo posso assicurarvi che questo tipo di prodotto è molto valido, un acquisto sicuramente consigliato nel caso in cui voleste prendere un Air (per necessità, sia chiaro) ma voleste risparmiare qualche soldino pur rinunciando all’ottima qualità.

A me non resta che ringraziare Intel e augurare a tutti vuoi un buon lavoro :-)

La regia vi ha gentilmente offerto i consigli per gli acquisti:

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