WordPress e dintorni: un’occhiata all’offerta Seeweb

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is-wordpress-secureIn questo ultimo periodo (inteso nell’ultima manciata di mesi che sono passati dall’inizio dell’anno) mi sono rimesso a valutare prodotti di diversa fascia di molti dei provider conosciuti sulla piazza. Ho spostato più volte questo blog dopo l’abbandono del server dedicato in Germania, alcuni mi hanno lasciato appiedato già durante i test, altri si sono rivelati più o meno validi recuperando (o perdendo) punti sul percorso tra una prova e l’altra ma uscendone poi a testa tutto sommato alta, presto vi parlerò dell’ultima scelta fatta che attualmente mi ospita e del perché io l’abbia presa. Nel frattempo voglio spendere qualche riga riguardo alcuni prodotti offerti da Seeweb, azienda molto conosciuta sul nostro territorio e spesso ricondotta a TopHost, la quale effettivamente è cliente poiché ospita all’interno del Datacenter di Seeweb le proprie macchine.

Ora, a meno che non vogliate mettere in piedi un server dedicato per ospitare il vostro blog personale (ammesso che non si tratti di un accumulatore seriale di visite in grado di far saltare in aria pazienza e risorse di un qualsivoglia hosting condiviso -o virtualmente dedicato- professionale), penso che possiate dare un’occhiata ai pacchetti che l’azienda rende disponibile nell’area dello shared hosting (non certo a buon mercato come Tophost ma qui non si è mai parlato di hosting da pochi spiccioli per tenete in piedi il sito della parrocchia, ndr). Questo tipo di provider garantiscono a voi ogni dettaglio riportato all’interno del “menu della casa“, sarete costantemente monitorati, verrete avvisati in caso di anomalie, aiutati in caso di necessità, tutta una serie di plus ai quali difficilmente potrete rinunciare una volta “a bordo“.

Rapida parentesi riguardo lo stesso posto ma per un’offerta diversa. Tempo fa vi avevo parlato di soluzioni home-made per conservare il backup dei dati costantemente prelevati dalle vostre installazioni WordPress (anche se nell’articolo parlo di Dokuwiki, la sostanza rimane la stessa). Quei dati esportati possono essere chiaramente caricati su Dropbox, Google Drive, box.com, Copy e mille altri servizi ad-hoc per versioning e protezione del proprio lavoro. Se per voi questo tipo di servizi non è sufficientemente affidabile o se preferite una soluzione di tipo enterprise con alti standard di sicurezza e possibilità di rivolgersi ad un supporto che scrive e parla in italiano e che possa quindi dare risposta ad ogni vostra esigenza ho notato che la stessa azienda propone una soluzione di backup online sicuramente più costosa ma che di certo non dovrebbe deludere le alte aspettative. Sia chiaro, stiamo parlando di qualcosa paragonabile a ciò che si fa in azienda quotidianamente con il giro backup, non di un qualcosa di entry-level.

Questo è solo il primo (in realtà non proprio il primo) di una serie di articoli che spero di poter pubblicare entro breve (più o meno) sul mondo dell’hosting italiano “di un certo livello“. Nel frattempo ringrazio Seeweb per avermi coinvolto e avermi dato la possibilità di esplorare il loro mondo di servizi ;-)

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