4 settimane per 4 app: Filtro Luce Blu

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4 settimane per 4 app: Filtro Luce BluDi cosa si tratta?

4 settimane per 4 app (#4WeekendApps) è la classica iniziativa a tempo che ti propone un articolo leggero, adatto al sabato, alle tue letture da viaggio, senza l’abuso di quel povero neurone messo sotto torchio durante i giorni feriali passati in ufficio (o altrove, ma pur sempre #PerLavoro!).

Perché Android? Perché è il sistema operativo che utilizza il mio smartphone personale, che sfrutto principalmente, perché lo preferisco spesso a iOS. Questo non vuol dire che le applicazioni di cui ti parlo esistono solo su Play Store (anzi, tutto il contrario), vuol solo dire che riferimenti e immagini sono stati catturati da Android, #Gomblottoh!

Oggi vi parlo di: Filtro Luce Blu

Dato che non sono certo un medico, posso solo dirti che una normale ricerca su Google sarà capace di tirare fuori una quantità non meglio definita di articoli che parlano in maniera più o meno approfondita di luce blu e delle sue caratteristiche, pregi e difetti per l’occhio e più in generale l’organismo umano, del fatto che probabilmente non è consigliato assorbirne più del dovuto soprattutto prima di prendere sonno, attraverso i nostri smartphone. Uno dei tanti articoli che ne parla è pubblicato sul sito web di Zeiss all’indirizzo zeiss.it/vision-care/it_it/better-vision/comprendere-la-visione/l-occhio-e-la-vista/luce-blu-aspetti-positivi-e-negativi.html.

Questo è il passaggio forse più importante:

Finora non sono stati effettuati studi scientifici che rispondano al quesito se utilizzare display di computer o fissare queste nuove sorgenti luminose per tempi prolungati possa comportare danni alla retina. Tuttavia, è importante tenere presente che trascorrere un’ora all’aperto in una normale giornata nuvolosa espone i nostri occhi alla luce blu 30 volte di più che trascorrerla in un ambiente chiuso, davanti ad uno schermo.

Dato che sono io il primo a passare quasi tutta la giornata davanti a un monitor, ho cercato qualcosa che nelle ore notturne vada ad affievolire la grande luminosità e ricchezza di colori dello smartphone, così da poter leggere ancora qualcosa prima di prendere sonno. L’applicazione di cui vi parlo oggi è stata testata su Android (iOS dalla sua versione 9.3 integra finalmente Night Shift di default) e svolge bene il suo mestiere, permettendo di scegliere il tipo di ombreggiatura da applicare, la percentuale, la schedulazione (e altro ancora, soprattutto nella sua versione a pagamento), si chiama semplicemente Filtro Luce Blu:

Filtro Luce Blu
Filtro Luce Blu
Developer: Hardy-infinity
Price: Free
4 settimane per 4 app: Filtro Luce Blu 1
The app was not found in the store. :-(

Il primo collegamento è quello che ti porterà al pacchetto principale da installare. Tramite il secondo potrai invece aggiungere una funzione di programmazione del filtro, io ho scelto di impostare l’attivazione automatica dalle 22:30 alle 6:00 del mattino successivo. Una piccola modifica alle impostazioni ed ecco che l’icona dell’applicazione sarà visibile solo in quella fascia oraria, così da poter disattivare il filtro all’occorrenza. Il colore (ambrato) è risultato essere quello più gradevole e vicino al Night Shift di Apple.

Gli screenshot ti mostrano (gli ultimi due) l’effetto del filtro in funzione, gradevole alla vista (almeno per me) ed effettivamente riposante. Togliendo il filtro si nota subito la differenza e si illumina grosso modo a giorno la camera da letto, colpa della luminosità adattiva forzata che ti fa perdere più tempo per andare lì a disattivarla e regolare manualmente il fascio di luce in uscita dal monitor dello smartphone. Per te che possiedi un iPhone, la funzione di Night Shift si trova ovviamente nelle Impostazioni, sotto la voce Schermo e luminosità (anch’essa è impostabile per fascia oraria, ad attivazione automatica):

Al solito: per suggerimenti, commenti, critiche costruttive e alternative, l’area commenti è a tua totale disposizione.

Buon fine settimana ;-)

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