SONY MDR-XB650BT: l’audio in vacanza, senza fili in mezzo

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Lo so, non ho le fette di prosciutto davanti agli occhi, non così spesse almeno! Le vacanze sono terminate per la maggior parte di noi. Sono tornato in ufficio lo scorso 22 agosto, ormai quella manciata di giorni liberi è solo un puro ricordo quasi del tutto scomparso, eppure qualcosa mi è rimasto. Il regalo che SONY mi ha riservato subito prima di partire, un accessorio per chi è amante della musica “CCiovane“, magari proprio quella estiva, da ascoltare a volume alto, mente libera, anima leggera. Oggi ti parlo delle compagne di viaggio di quei giorni liberi, le MDR-XB650BT, serie Extra Bass, senza fili.

SONY MDR-XB650BT: l'audio in vacanza, senza fili in mezzo

Qualche rapido aggettivo per meglio descrivere il prodotto: leggere, pratiche, comode (ma non sempre), potenti (quanto basta), durevoli (per quel che riguarda i materiali utilizzati, ma anche per il più banale comparto batteria).

Proviamo ad andare più nello specifico, a scendere anche da quel piedistallo che si era involontariamente creato grazie alle Sony h.ear on (MDR-100AAP), un altro livello per estetica, particolari e qualità del suono.

SONY MDR-XB650BT: l'audio in vacanza, senza fili in mezzo 2

Le MDR-XB650BT

Oh, sia chiaro, non sto dicendo che questo prodotto sia scadente, affatto, è semplicemente parte di una famiglia differente, qui il basso è pieno, da subito, non c’è bisogno di aspettare, non c’è bisogno di alzare poi così tanto il volume, una qualunque traccia diventa immediatamente l’ultimo ritrovato del sapiente miscelare tipico da ultima notte di festa a Ibiza, in console potrebbe persino esserci Raoul Casadei, poco importerebbe, ciò che spinge le MDR-XB650BT è la tecnologia EXTRA BASS proprietaria di SONY, che va a isolare e rendere decisamente più netti e “secchi” i colpi di basso della traccia in esecuzione. Piccola sbavatura notata durante i test è però il tremolio del driver di destra a volume davvero elevato (si, ho voluto provare per curiosità), come se andasse a toccare la parte di protezione in plastica dello stesso, generando quindi il rumore di fondo non appartenente alla traccia e per certi versi davvero fastidioso.

Inutile dire che se si cambia la traccia e ne si sceglie già una ricca di bassi (tipico scenario commerciale, EDM, house, trance e simili) tutto diventa quasi incontrollabile, mai caotico però, un piacere che si prova solo in quelle occasioni in cui tu, nato negli anni ’80 o giù di lì, vieni trascinato in quel locale che per una sera ripropone canzoni dei tuoi anni più belli e spensierati, quando a farla da padrone c’era solo Gigi D’Agostino. Ho reso l’idea?

Abbastanza limpido e trasparente è ciò che si può confermare (o correggere, almeno in parte) rispetto a quanto pubblicato nella scheda ufficiale del prodotto sul sito web di SONY (disponibile all’indirizzo sony.it/electronics/cuffie-archetto/mdr-xb650bt).

Un esempio pratico? Durata della batteria ottima. Riproduzione per ore senza minimamente accorgermi di cali prestazionali, di fatica, di possibili cedimenti. Sono arrivato a toccare (senza ricarica alcuna) le 30 ore circa (considerando tre ore al giorno tra spiaggia o equivalente, spostamenti, lettura prima di dormire, per i 10 giorni di stop dall’ufficio). A quel punto si va incontro allo spegnimento senza riserva alcuna (annunciato dalla voce sintetizzata che ti guida lungo il percorso di gestione dell’accessorio, dal pairing alla verifica del livello di batteria). Occhio però, vale uno standard comune a tutti questi prodotti: volume molto alto, distanza medio-alta dal dispositivo che riproduce le tracce (un PC, o magari lo smartphone), stand-by non sfruttato a dovere o qualsiasi altra condizione “peggiorativa“, non faranno altro che portare verso il basso quel monte ore a tua disposizione prima della necessità di attaccare a una presa di corrente le MDR-XB650BT, un po’ come quando in autostrada decidi che è arrivato il momento di pigiare sull’acceleratore ma poi ti rendi conto che devi per forza fermarti dal benzinaio.

Battery level: high!

Già, a tal proposito, nel caso in cui tu possieda o voglia acquistare questo prodotto, ricorda che sarà solo iOS a mostrare l’icona relativa allo stato di carica quando connesso in bluetooth al tuo smartphone. Se pensi che per i possessori Android non ci sia alternativa, ti sbagli. Premi una sola volta (normalmente, senza “sostarci sopra”) il tasto di accensione delle cuffie, la voce della gentile signorina intrappolata nel prodotto SONY ti dirà il livello di carica della batteria (in inglese), così potrai regolarti prima di lasciare casa e dimenticare lì il tuo cavo microUSB ;-)

Come si comportano i controlli?

Dritti al punto, senza mai un’esitazione. Ho utilizzato le MDR-XB650BT prevalentemente con il mio smartphone Android e Spotify. Ho potuto cambiare facilmente traccia (ma non farla scorrere rapidamente avanti o indietro, nda), metterla in pausa per rispondere a una telefonata (utilizzando poi il microfono omnidirezionale integrato nelle cuffie) o semplicemente per parlare con coloro che mi circondavano. Ho alzato e abbassato il volume, ho avviato l’ascolto anche con Spotify completamente chiuso e subito dopo aver fatto l’accensione del prodotto precedentemente autorizzato a effettuare pairing bluetooth.

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E allora cosa c’è che non va?

Ne ho appena parlato in pratica. Dal banale pairing del secondo dispositivo (utilizzabile non in contemporanea a un qualsiasi altro) affrontato più con la logica del neurone in uso anziché con il libretto di istruzioni, più ostico rispetto al primo che parte praticamente da sé, alla comodità che viene quasi subito a mancare per chi -come me- utilizza occhiali da vista, passando per l’imbarazzo del non conoscere la posizione dei molti tasti posti sul padiglione destro, che tutto controlla e tutto può. Per concludere? La possibilità di girare i padiglioni per metterli in pari con il resto dell’archetto, senza però rendere meno ingombrante la cuffia nella sua completezza, il trasporto del prodotto non è quindi del tutto agevole (ho avuto per un attimo la classica paura di rompere le cuffie).

Per effettuare un pairing con il secondo dispositivo (o il terzo, ricorda che tanto ne puoi utilizzare uno alla volta) dovrai semplicemente spegnere le cuffie (se le hai già accese) e poi tenere premuto il pulsante di accensione per 7 secondi circa, superando la fase di accensione e continuando a tenerlo premuto, fino a sentire la voce annunciare il pairing in corso, il led alternerà luce rossa e blu di continuo a conferma dell’operazione in corso, a questo punto le cuffie saranno ricercabili da qualsiasi dispositivo bluetooth nelle vicinanze.

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Il led e il pulsante di accensione non sono le uniche due cose che troverai sul padiglione di destra. Mi ricollego al terzo “difetto” che ho avuto modo di notare, perché sul padiglione destro del prodotto c’è proprio tutto. Dall’accensione al volume, passando per il microfono, il play / pausa, l’avanti / indietro, l’attacco microUSB e anche la risposta alla telefonata in arrivo. Prima di imparare l’esatta posizione di tutto impiegherai qualche minuto, usando le cuffie tutti i giorni (o quasi) sarà tutto ancora più rapido (piccolo hint: sul tasto per aumentare il volume c’è un piccolo punto in rilievo :-) ). Ovviamente inserire il circuito stampato con tutto a bordo su un solo padiglione costa certamente meno (in termini di produzione) rispetto alla separazione di comandi e attacchi su ambo i padiglioni.

Per il secondo difetto invece non c’è molto da fare. L’archetto regolabile è rigido ed è stato appositamente studiato e realizzato da SONY per ridurre al minimo le vibrazioni generate dai bassi più profondi, erogati dal driver da 30 mm nascosto dai padiglioni imbottiti, che per una riproduzione prolungata non evita però di generare dolore proprio dove terminano generalmente le stecche della montatura degli occhiali. È un problema che conosco fin troppo bene e che riscontro in diversi modelli di cuffie, in casa mi limito ad alzare la montatura (togliendola da dietro le orecchie) e appoggiandola quasi ai padiglioni, mi sento molto “nonno in fase di lettura“, ma almeno non sento male alcuno, anche durante la stesura di questo articolo.

Prezzo e saluti

Per portarti a casa le MDR-XB650BT dovrai sborsare circa 130€ di listino. Fortunatamente su Amazon le puoi trovare a poco meno di 85€, uno sconto che solo fino a pochi giorni fa non esisteva (al 30 di agosto, appena controllato, il prezzo era ancora fermo a 129,99€), decidi tu (in base anche a ciò che ti ho raccontato) se può valere la pena fare questo investimento, fermo restando che la qualità di SONY difficilmente può mettersi in discussione data la loro pluriennale esperienza nel settore.

Inutile dire che per qualsiasi dubbio o richiesta, l’area commenti è a tua totale disposizione. Ancora una volta grazie a SONY per la loro massima collaborazione :-)

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Gli articoli che appartengono al tag "Banco Prova" raccontano la mia personale esperienza con prodotti generalmente forniti da chi li realizza. In alcuni casi il prodotto descritto rimane a me, in altri viene restituito, in altri ancora sono io ad acquistarlo e decidere di pubblicare un articolo solo per il piacere di farlo e di condividere con te il mio parere.

Ogni articolo rispetta - come sempre - i miei standard: nessuna marchetta, solo il mio punto di vista fatto di pro e di contro. Riporto i fatti a prescindere dal giudizio finale.
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Prodotto: è il regalo da parte di SONY per portare con me la musica in vacanza. Ho deciso spontaneamente di recensirlo.

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