Car Sharing: che combinano car2go ed Enjoy?

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Ed io che pensavo che l’aver parlato di cosa è cambiato nel corso di un anno di Car Sharing lo scorso giugno sarebbe bastato per andare avanti almeno un altro anno in tranquillità, senza pensare neanche per un momento che il caos generato nel solo mese di agosto (includendo i movimenti e le chiacchiere della fine di luglio) avrebbe avuto la meglio. Brutto rientro per molti molti degli abbonati milanesi che con un rapido colpo di coda della filiale italiana di Car2Go si ritrovano in una zona sbagliata manco fossimo dentro al film “In Time“.

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Car Sharing: che combinano car2go ed Enjoy? 2A seguito della nostra decisione di applicare un fee per il rilascio dei veicoli ai margini del centro abitato di Milano, sebbene più che bilanciato da in incentivo riservato a chi le rimette in circolo guidandole all’interno di un’area in cui risiede oltre l’80% dei cittadini milanesi, alcuni nostri clienti si sono lamentati attraverso i nostri canali social (attivi da sempre per garantire la più totale trasparenza del nostro operato) promuovendo alcune iniziative che poggiano però su presupposti che con questa nota intendiamo chiarire.
Il primo presupposto consiste nell’essenza e nella logica del sistema di car sharing a flusso libero, che la nostra azienda ha ideato ed opera oggi con successo in 31 grandi città del mondo: il sistema nasce per autoregolarsi. Gli interventi di riallocazione delle auto (estremamente impegnativi sotto il profilo delle risorse necessarie) sono previsti ed effettuati con regolarità ma non risultano sufficienti a garantire una presenza adeguata delle nostre macchine laddove la domanda è maggiore. Se il sistema non riesce a mantenersi in equilibrio collassa, a causa di un inevitabile ed insostenibile aumento del prezzo al minuto o per l’insostenibilità dei suoi costi.
Da ciò deriva quello che da 2 anni tutti i nostri clienti lamentano: la cronica carenza di veicoli, non solo all’interno della cerchia della linea 90, ma anche entro quella più esterna della città che, rammentiamo, non è soggetta ad alcuna tariffazione aggiuntiva.
Il secondo presupposto, evidentemente non chiaro a tutti gli utilizzatori dei servizi di car sharing a flusso libero, è che l’operatore paga al comune un importo fissato in 1.100€ all’anno per autovettura. A fronte di questa onerosa contropartita economica, l’operatore acquisisce il diritto di esercitare il servizio accedendo all’ Area C (le altre ztl sono inopportunamente escluse) e fruendo dei parcheggi in strada contrassegnati dalle linee gialle e blu. Area C e possibilità di parcheggio in strada non sono affatto gratuiti come spesso affermato da chi non è a conoscenza delle regole entro le quali car2go opera.
Il terzo presupposto consiste nel ruolo di regolatore del sistema rivestito dal Comune di Milano e da tutte le pubbliche amministrazioni delle città in cui car2go opera. Ruolo che prevede l’emissione di regole che prevengono abusi e consentono controlli e che fanno del Comune il garante della libera concorrenza tra i diversi operatori che rammentiamo essere soggetti privati. Un intervento della pubblica amministrazione sul fronte della libera concorrenza tariffaria sarebbe disastroso per la qualità sistema e finirebbe inevitabilmente per distruggerlo.
Ci auguriamo quindi che una migliore conoscenza di questi tre fondamentali presupposti possa fare meglio comprendere le ragioni della nostra decisione, dettata dalla semplicissima esigenza di rendere il sistema economicamente sostenibile per chi lo utilizza e per chi lo opera, oltre che più efficiente e qualitativamente migliore.
Siamo consapevoli di avere così scontentato alcuni nostri clienti, che potranno per questo rivolgere il loro favore ai nostri concorrenti ma anche di aver dato risposta alla stragrande maggioranza dei nostri clienti e dei cittadini di Milano che a partire dal prossimo 17 agosto potranno trovare e noleggiare una car2go con maggiore facilità in oltre l’80% delle aree realmente abitate della città.

Testo integrale riportato da facebook.com/car2go.italia/photos/a.326436070825567.1073741825.179873022148540/659356950866809/?type=1&permPage=1

Un riassunto? Due gironi danteschi. Il primo al quale nulla cambia, stesse condizioni, stesso posto, stesso bar. Il secondo è quello di chi invece dopo l’aperitivo (e la giusta sosta), il lavoro o chissà cosa, si troverà a dover scegliere se usare una Smart o no a causa di un aumento di prezzo deciso unilateralmente. Questo perché togliere copertura al servizio non faceva parte delle opzioni, ci sono accordi con il Comune per poter operare sul territorio e ovviamente non possono venire a mancare. Perché allora non usare un aumento sensibile di prezzo? 4,90€ in più (rispetto al costo della corsa) per quelli del secondo girone dantesco, quello sfigato perché “fuori dal centro realmente abitato”.

Riferimento (finché dura): car2go.com/it/milano/#tab_265 (e qui il PDF della mappa dettagliata su Milano: car2go.com/common/data/locations/europe/milano/C2G_GG-PDF-Web_Mailand_F-1.pdf).

Chiariamo subito la mia posizione: Car2Go non è approdata in Italia (e nessun’altra nazione, credo) per fare della beneficenza ma del profitto, è giusto che lo tragga secondo sue regole. Il problema è un altro, infatti.

Il problema è il modo, i tempi, la scelta del giusto compenso, la gamification con il culo degli altri (scusate il francesismo), tutto poco chiaro, con risposte preconfezionate che poco interessano l’utente finale.

Car2Go si apre con i suoi clienti e dice che per ciascuna macchina è costretta a pagare al Comune di Milano un totale di 1100€/anno (un forfait per parcheggi nelle righe blu e gialle per residenti e continui ingressi in Area C), definendo la cifra onerosa.

Mi permettete uno sproloquio mentale che mi piacerebbe qualcuno facesse insieme a me? Un noleggio giornaliero (il massimo del costo attualmente possibile con Car2Go) è fissato a 59€. Un rapido calcolo porta a 1652€ mensili (59x7x4). Dato però che non sono molti coloro che noleggiano una vettura per un’intera giornata, si cambia ragionamento. I 59€/giorno possono essere superati dal noleggio libero, quello fatto da molti viaggi, brevi soste, tanti utilizzatori che continuano a far girare la vettura a 0,29€/cent al minuto, facendo arrivare così il calcolo a 417,60€/giorno se la macchina si trovasse in strada (non in sosta) 24 ore su 24, un totale che se moltiplicato per i giorni della settimana (e quindi per le canoniche 4 settimane) permetterebbe a Car2Go di acquistare una nuova Smart ogni mese (11.692,8€), magari due, se consideriamo 12 ore di servizio giornaliero al posto delle 24 del calcolo.

Lo so, lo so, questo ragionamento è strampalato, le macchine restano in sosta per diverse ore, non creano profitto ma costi (bollo, assicurazione, manutenzione ordinaria, gomme, usura, pulizia della carrozzeria e degli interni, ecc.) e non soddisfano la sempre alta richiesta degli utilizzatori che pretendono di trovare sempre un’auto ad un massimo di 5 passi da loro, soprattutto nelle zone centrali della città, che tra parentesi sono quelle più servite dai mezzi pubblici (che costano in media meno, su lunga percorrenza, mi preme ricordarlo). Ma allora perché mai Car2Go dovrebbe continuare a perdere soldi e fornire questo servizio?

Gli addetti che si prendono cura delle vetture in giro per la città generano un ulteriore costo, devono essere sempre attivi, recuperare le auto e portarle nelle zone dove la richiesta è più alta. Un contributo alla popolazione che ha scelto di utilizzare il servizio sarebbe stato assolutamente sensato già dopo i primi mesi di vita, giusto, sempre che questo non fosse nato per pesare spesso più del costo stesso dell’intera corsa. Stiamo parlando di 4,90€ a prescindere dalla quantità di kilometri macinati prima, che in alcuni casi entrano in gioco nella stessa identica via, da un civico all’altro. Come si è arrivati a questa cifra? Che tipo di calcolo c’è dietro? Dove sta a questo punto la convenienza e la comodità tanto decantata quando il servizio è stato lanciato (e che oggi prevede un ulteriore costo di iscrizione, per poter prendere la tessera, pari a 19€)? Questa si che sarebbe stata la giusta comunicazione per noi utenti, dato che si fa tanto parlare di trasparenza quando a me quel vetro pare molto sporco e appannato.

Risposte standard, molti copia-incolla, questo è il risultato di una decisione presa dalla dirigenza, comunicata a chi deve occuparsi dei canali sociali ed in qualche maniera deve provare a parare tutti gli attacchi che ovviamente arrivano da un bacino di utenza parecchio arrabbiata (che talvolta esagera anche con i toni, ma fa parte del gioco). Ci sono modi e modi per dire la stessa cosa, era davvero necessario parlare di “aree realmente abitate della città” quando in realtà quelle aree escluse di cui si parla sono molto popolate?

E ora cosa succede? Chi vuole usufruire ancora del servizio dovrà pagare un ulteriore balzello se si trova tra le due linee di demarcazione delle aree servite da Car2Go, ben visibili sul loro sito web:

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In caso contrario ci si potrà sempre affidare alla soluzione Car2Go & mezzo pubblico (nell’ultimo tratto, ammesso che non vogliate farlo a piedi), per un costo finale che supera decisamente la convenienza iniziale prevista, o magari ad un competitor che -si spera- non voglia clonare un’idea nata male e realizzata anche peggio.

Ah, prima di chiudere, si parla anche di un “più che bilanciato da in incentivo riservato a chi le rimette in circolo guidandole all’interno di un’area in cui risiede oltre l’80% dei cittadini milanesi“. Questa “Gamification” risponde all’URL car2go-prendimi.it. Accessibile anche via smartphone, utilizza le API del sito principale di Car2Go per mostrare la stessa mappa ed in particolare l’area di “periferia” dove sostano le auto. Per ciascuna è possibile vedere una stellina contenente un numero, è quello dei minuti che una persona che riporta quell’auto nell’area più centrale guadagnerà a noleggio terminato (con accredito entro 3 giorni lavorativi, come da FAQ del sito web).

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La prenotazione deve partire da questa pagina, così da permettervi di partecipare “al gioco“, ma il sito web non è sempre disponibile (curioso, non trovate?), portate quindi pazienza (molta, considerando che nell’arco di una giornata l’ho visto funzionare solo una volta, tutte le altre volte mi sono ritrovato davanti ad una pagina bianca). La cosa buffa è che nella maggior parte dei casi una macchina recuperata nell’area periferica vi permetterà di guadagnare 15 minuti. Una rapida moltiplicazione a 0,29€/minuto porta al risultato di 4,35€, contro i 4,90€ richiesti da Car2Go per aver lasciato la vettura nell’area “sbagliata“. Questo perché, probabilmente, ci sono alcune “aree periferiche” che macinano sufficienti spostamenti verso il centro e che quindi non fanno evidentemente perdere alla società poi così tanti soldi (né generare polemiche agli utilizzatori che abitano in Darsena, tanto per dirne una).

Mi piacerebbe davvero leggere una qualche nota più chiara da parte di Car2Go che però, al momento, si limita a pubblicare qualcosa di nuovo sul suo profilo Twitter e sulla pagina Facebook, e non rispondere quasi più alle persone che lamentano disagi (sono terminati i copia-incolla), un po’ come il Comune di Milano che sembra scaricare il barile tramite il suo account su Twitter (ma non sul sito web, due giorni dopo):

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(ed a questo punto mi chiedo cosa differenzi realmente il noleggio free-floating di Car2Go da un Taxi o un autista Uber, soprattutto su tratte medio-brevi).

Cosa c’entra Enjoy?

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Nulla con l’aumento del prezzo, ma davvero volete dirmi che è passato così inosservato il suo essere a “disposizione” per 90 minuti dei quali solo 15 gratuitamente, per poi passare a 0,10€/minuto per i successivi 75 (con il rischio di arrivare a ben 7,50€ in più rispetto al prezzo della corsa, al suo termine)? La mail è stata inviata almeno un paio di volte a tutti i clienti nei mesi scorsi e la conferma è davanti agli occhi di tutti nel loro sito web. Questo ha fatto molto meno scalpore dell’aumento dei prezzi di Car2Go ma è comunque una modifica importante rispetto alle condizioni di lancio del servizio. Davvero volete dirmi che c’erano tutte queste perdite di prenotazioni rispetto al bacino di utenza pronta a prendere una vettura marchiata ENI?

Inutile dire che gli stessi tempi sono stati applicati al noleggio dei nuovi scooter che, tra l’altro, si piazzano al prezzo/minuto più alto per questo tipo di servizio (0,35€/minuto), il tutto giustificato dal fatto che “grazie allo scooter dovreste riuscire ad arrivare prima a destinazione“. A volerla vedere male sembrerebbe quasi un incentivo all’essere pirata in mezzo alla strada per risparmiare qualche centesimo, senza considerare la falsa partenza della quale Corriere ha parlato lo scorso 15 luglio.

Questo per farvi capire che in realtà siamo circondati da modifiche unilaterali partorite spesso dalla necessità di fare profitto a discapito della qualità del servizio e della fiducia che si va ad instaurare con il cliente, unico e solo motivo (il cliente, ndr) per il quale questo tipo di servizi sono ancora vivi e possono continuare a pagare gli stipendi dei propri lavoratori.

Bisognerebbe semplicemente avere maggiore caparbietà e fiducia in sé stessi e provare, una volta tanto, a spuntarla su quello che sembra essere sempre il gigante di turno, tutti insieme, facendo valere le proprie ragioni senza però sfociare nella violenza (neanche quella verbale).

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MRL: Milano Real Life

È il nome di una raccolta di articoli pubblicati sul mio blog che raccontano la vita di un "perfetto nessuno" che ha deciso di spostare abitudini e quotidianità in una differente città rispetto a quella di origine.
Alla scoperta del caotico capoluogo lombardo mai tanto amato e odiato allo stesso tempo, per chi è nato qui e ancora oggi continua a viverci per volere o necessità, per le centinaia di persone che vengono da fuori e vedono Milano come una piacevole alternativa o una costrizione imposta dalla propria vita studentesca o lavorativa.
La rubrica di approfondimento alla quale però non bisogna fare l'abitudine, non siamo mica così affidabili da queste parti!
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