Con circa 40 minuti di ritardo –causa traffico milanese– comunque facilmente “recuperabili” (grazie ad una veloce lettura della trama prima di raggiungere gli altri), ho potuto prendere parte ad un’altra grande anteprima della Universal Pictures passando da Digital PR. Stessa “storia“, stesso posto, stesso “bar” direbbe Pezzali, tutto ciò per indicare che la sala Universal è la stessa della precedente anteprima, stavolta però al posto di vedere automobili truccate sfrecciare nelle miniere al confine con il Messico, ho potuto apprezzare le storie di corruzione alla base di State of Play.
Protagonisti di tutto rispetto, ambientazioni molto ben curate, una storia particolarmente affascinante alla base. Il concetto è semplice, gli ingredienti ci sono tutti: giornalisti, politica, corruzione, omicidi, intrighi molto più complicati di quelli che si arrivano a scoprire con un minimo di ragionamento. Tutto questo, sapientemente mescolato, rendono il film molto appetibile, soprattutto per gli appassionati del genere.
Russell Crowe è Cal McAffrey, protagonista principale del film e giornalista “d’assalto” alla ricerca della verità, molto spesso (forse troppo) nascosta dietro questioni e decisioni particolarmente delicate, la sua vita durante la pellicola verrà messa in pericolo svariate volte … Al suo fianco una Rachel McAdams più matura (la ricordo dal film Mean Girls uscito nell’ormai lontano 2004) di quanto ricordassi io, in questo caso compagna di sventure di Cal.
Sul lato opposto della barricata un sempreverde Ben Affleck a prendere il ruolo del “Congress Man” Stephen Collins.
Non posso e non voglio anticiparvi molto. La storia è davvero bella e ben trasportata su pellicola, nonostante l’argomento chiave sia stato trattato in decine e decine di realizzazioni differenti. Vale la pena andarlo a vedere per il cast, per l’ottima colonna sonora, per le buone ambientazioni e per una trama non del tutto scontata fortunatamente, con quel tocco di “crisi economica“ riportata alla luce dal fatto che il Washington Globe (giornale per il quale lavora Cal McAffrey) deve poter pubblicare uno scoop che non lo faccia crollare come previsioni annunciano, è tutta una questione di “vile denaro” contrapposto alla reale indagine ed alla scoperta di una verità scottante.
foto: IMDB
Girato completamente negli USA, il film dura poco più di due ore (127 minuti per la precisione) che volano via senza che lo spettatore se ne accorga e sicuramente non lasciando l’amaro in bocca.
Digital PR ha pubblicato online una scheda completa con video e fotografie del film, la trovate all’indirizzo:
digital-pr.net/DMNR_stateofplay/stateofplay.htm
Consigliato? Si, decisamente, non è il mio genere preferito eppure ho apprezzato davvero tanto la pellicola. State of Play uscirà stasera in tutte le sale cinematografiche italiane in concomitanza con altri film da non perdere (uno su tutti Wolverine: le origini, uscito già ieri sera e recensito dai ragazzi di BadTaste), ho pubblicato la recensione “un pelo in ritardo” (ho partecipato all’anteprima lo scorso 23/04) ma spero possiate comunque apprezzare :)
Buona visione!
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