Cinema: X-Men Origins Wolverine

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Con la “settimana cinematografica” di ritardo rispetto all’uscita ufficiale della pellicola, finalmente ieri sera sono riuscito a godermi il primo di (spero) diversi episodi che esaminano da vicino la storia degli X-Men, dalla nascita alla scoperta del dono che  li contraddistingue dalla razza umana “standard“. Impossibile non prendere come prima cavia un personaggio come lui, principale nel primo e nel secondo episodio, parecchio coinvolto anche nel terzo, forse il più apprezzato da coloro che hanno cominciato l’avvicinamento ai mutanti 9 anni fa con l’uscita del primo X-Men.

Cinema: X-Men Origins Wolverine 1

La storia si sviluppa in Canada, anno 1845, uno James “Logan” Howlett ancora bambino, febbricitante, inconsapevole del dono che la natura ha riservato per lui fino a quando non si trova costretto a tirarlo fuori durante un raptus di rabbia per una perdita molto cara (non vorrei spoilerare allegramente per chi ancora non lo ha visto), niente adamantio chiaramente, si tratta di prolungamenti delle ossa del suo corpo ancora non sfiorato dagli esperimenti militari per scovare l’arma definitiva.

Al suo fianco Victor, fratello anche lui mutante caratterizzato da una grande forza ma da uno spirito particolarmente violento, un assassino nato e cresciuto con pochi problemi di coscienza. I due insieme affronteranno svariate guerre difendendo il proprio paese e mettendo a disposizione dell’esercito americano i propri poteri. Lo stesso Victor in un impeto di rabbia uccide un ufficiale superiore e viene condannato a morte insieme al fratello. Provate ad immaginare il risultato, le pallottole a fatica fanno il solletico ad entrambi stuzzicando stavolta la curiosità del maggiore Stryker (X-Men 2, ricordate?) intento a raccogliere sotto lo stesso tetto i mutanti per creare una squadra speciale al servizio del paese. Da qui in avanti è un susseguirsi di eventi che porterà Logan al cambio di identità, all’invasivo esperimento di ricostruzione dello scheletro in adamantio, alla vendetta verso coloro che hanno tolto tasselli importanti alla sua vita. In pratica la costruzione di “una bestia” (così viene definito e si definisce Wolverine nella pellicola) e la sua innaturale evoluzione.

Realizzazione pressoché perfetta fatta eccezione per alcune scene davvero impensabili. Certo è che se si pensa al fatto che stiamo guardando un film irreale di sana pianta passa tutto in secondo piano, ed è la migliore cosa. Adoro Wolverine, adoro il personaggio costruito attorno a lui, mi inchino davanti alla bravura di uno Hugh Jackman assolutamente azzeccato per quattro volte di fila, nessuno potrebbe mai prendere il suo posto. Bene anche per la versione italiana doppiata dalla squadra degli altri episodi al completo. Musiche ben studiate e posizionate, ottima la fotografia e le ambientazioni mozzafiato (vogliamo parlare della casa di Logan in Canada durante i 6 anni di semi-solitudine?), sicuramente uno spin-off riuscitissimo che va a posizionarsi correttamente prima dell’episodio che ha generato il fenomeno X-Men sul grande schermo.

Cinema: X-Men Origins Wolverine 2

Vale la pena insomma, vale anche per coloro che non hanno voluto o potuto vedere X-Men con i due completamenti al seguito, potranno recuperare successivamente godendo appieno di questo Origins.

Thumbs up” per la Marvel, ancora una volta.

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