Anteprima – Beyond: Two Souls

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Parlare di anteprima è forse azzardato. Chi ha potuto partecipare all’E3 di quest’anno ha già avuto modo di metterci sopra le mani e io, insieme a Lorenzo e Fabio siamo andati a dargli un’occhiata ieri sera in Sony, nella sede di Cinisello. Si tratta di un titolo parecchio atteso e sarà esclusiva per Playstation 3, disponibile per tutti dal prossimo ottobre.

Anteprima - Beyond: Two Souls

Se poi all’anteprima aggiungete il fatto che a “servircelo” è stato uno dei nuovi monitor 4K della Sony beh, il quadretto è davvero completo, posso assicurarvelo. Nonostante la demo del gioco (confermata nel frattempo la versione, è proprio quella mostrata e giocata all’E3, ndr) giri in originale a 720p, il monitor 4K è stato in grado di fare un ottimo upscaling del segnale video con una risoluzione che faceva certamente notare le pecche grafiche del titolo restando pur sempre impressionante e assolutamente godibile anche a breve distanza dal pannello, magari (me lo auguro) il risultato finale sarà ancora più bello!

Ellen Page è tanto bella nella realtà quanto nel gioco (nonostante il nome ufficiale sia Jodie Holmes), sono partito controllandone le abilità, il movimento in una zona decisamente poco ospitale., tra proiettili vaganti e la necessità di raggiungere un obiettivo da terminare. E’ qui che entra in gioco la possibilità di impossessarsi dell’anima del nemico, quello che ad un tratto farà esattamente ciò che vuole il reale protagonista dietro il controller tradendo chi fino a quel momento era un compagno sul campo di battaglia. Le abilità di Jodie sono estremamente utili per compiere qualsiasi azione cercando di preservare se stessa il più a lungo possibile. Controlli tutto sommato già reattivi e validi (nonostante si capisca molto poco nelle azioni complesse di conquista dell’anima avversaria), movimenti talvolta imprecisi ma sopportabili, effetti a video da migliorare (c’è ancora tempo).

Le premesse ci sono tutte, mi auguro (e penso che lo stiano augurando un po’ tutti i giocatori in attesa) che valga la pena acquistare il titolo ad ottobre. Lascerò ovviamente spazio ad una vera recensione, magari curata da uno degli editor Playstation, che io mi sento tanto come un pesce fuor d’acqua quando sono dietro un controller Ps! ;-)

Update by Fabio Cristi:

Beyond: Two Souls rappresenta, in un certo senso, un’evoluzione di quanto visto in tutti e tre i precedenti titoli sviluppati nel corso degli ultimi 15 anni da Quantic Dream. La software house francese, infatti, ha realizzato soltanto quattro giochi (Beyond compreso) dal 1999 in poi, in media ogni 4/5 anni. Si potrebbe addirittura dire che il gioco in uscita a Ottobre è quello ha avuto la minore gestazione, pari a circa 2 anni e mezzo. Diamo una veloce occhiata a alle produzioni di Quantic Dream e ai loro elementi che ci è sembrato di rivedere, migliorati e aggiornati, in Beyond Two Souls.

  • Heavy Rain. Uscito nel 2010 è stato il primo grande successo di critica e di pubblico da parte della software house di David Cage. Ha venduto milioni di copie, ha mostrato le potenzialità tecniche dell’azienda francese e ha dimostrato che un videogioco può essere narrativamente valido quanto un film. In Beyond, la qualità di tutte le animazioni realizzate in motion capture è stata notevolmente migliorata e buona parte del gioco ci dà l’impressione di essere un’evoluzione, dal punto di vista della storia, di quel che ci è stato mostrato in Heavy Rain.
  • Fahrenheit/Indigo Prophecy. Uscito su PC e PlayStation 2 nel 2003, il gioco è forse il più “action” tra tutte le produzioni Quantic Dream. L’azione presente nel tutorial di Beyond ci ha ricordato diversi passaggi di questo titolo, non troppo amato all’epoca.
  • Omikron: The Nomad Soul. La prima avventura 3D realizzata da Quantic Dream, uscita nel 1999 su PC e Dreamcast (!) sotto l’egida di Eidos Interactive, presentava una guest star di una certa importanza. Se Beyond è “interpretato” da due grandi nomi di Hollywood come Ellen Page e Willem Dafoe, l’opera prima di David Cage e compagnia cantante vedeva la partecipazione di David Bowie, che aveva addirittura contribuito al pezzo portante della colonna sonora del gioco.

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