E la Luna bussò, alle porte dei browser

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E la Luna bussò, alle porte dei browser 1Era da qualche tempo che non ospitavo più un “Guest blogger” su Gioxx’s Wall. È tornato a farmi visita Michele, ha già scritto in passato, è un collega del forum di Mozilla Italia e grande curioso del World Wide Web. Si diletta a realizzare di tanto in tanto articoli che descrivano le sue esperienze alle prese con sistemi non sempre performanti e di ultima generazione, che lo costringono quindi a ricercare work-around che possano garantire un certo livello di soddisfazione. Stavolta si parla di un’alternativa a Mozilla Firefox, buona lettura :-)

E la Luna bussò, alle porte dei browserPerché provare Pale Moon

Dopo avere provato SeaMonkey e averne spiegato le ragioni nel topic di Mozilla Italia “Seamonkey, l’alternativa ad un Firefox che vi piace sempre di meno“, tocca adesso ad un altro browser alternativo.
Questa volta il mio ricercare un browser alternativo a Firefox (che rimane il mio browser preferito, sia ben chiaro!) è dovuto ad una semplice ma inevitabile esigenza: con il tempo un mio PC è diventato obsoleto e poiché – causa configurazione hardware – in esso utilizzo anche Windows XP (cosa che vi sconsiglio di fare per i noti problemi di abbandono degli aggiornamenti di sicurezza) all’improvviso anche il mio Firefox – così come è accaduto a tanti altri utenti con Windows XP nel forum di Mozilla Italia – ha iniziato a navigare in maniera penosa…

Quindi, ISP a parte, ho cercato di capire come rimediare a questa lentezza generale (Windows + Firefox).

SeaMonkey è più o meno sullo stesso gradino di lentezza, però all’improvviso ho letto questo articolo di Navigareweb.net e incuriosito ho voluto provare il browser Pale Moon derivato da Firefox, anche perché spesso si trovano sul Web dei trucchi su come ottimizzare Firefox ed alleggerirlo di orpelli inutili e io stesso ne sconsiglio l’applicazione.

Scaricare Pale Moon

Stavolta però la tentazione, mista soprattutto a curiosità, era forte ed ecco che ho scaricato la versione PORTATILE dedicata a Windows XP.
E sì, perché Pale Moon ha un grande rispetto anche per i poveri utenti parsimoniosi, tirchi e/o morti di fame (come me): ci ha dedicato un browser pure per il nostro antidiluviano sistema.

C’è Pale Moon per Linux (32 e 64 bit), Windows (32 e 64 bit, ricordo che per Windows XP o i processori Atom c’è una versione specifica e c’è anche, fornita direttamente da loro, la versione portatile), BSD e Android.

Avrei potuto provare anche dei cloni di Chrome/Chromium? Sì, ma grazie io – sono razzista, lo ammetto – mi tengo lontano dagli adbrowser di Microsoft, di Google e di Facebook (infatti, se tanto mi dà tanto mi sa che tra non molto ci sarà pure ‘sto nuovo browser). Inoltre Pale Moon – come Firefox e SeaMonkey – ha il vantaggio di creare diversi profili di navigazione, cosa che trovo indispensabile in tutti i miei PC.

Prime sorprese all’avvio di Pale Moon

Dopo avere scaricato Pale Moon ed averlo avviato ecco la prima sorpresa: uno splash screen. C’è chi lo ama, chi no, chi lo utilizza per fini promozionali e chi ci cincischia per sbizzarrirsi con la fantasia; ebbene lo splash screen di Pale Moon è personalizzabile con la semplice sostituzione dell’immagine di default, non occorre un apposito programma come invece accade con le versioni PortableApps.

Ma c’è la seconda piacevole sorpresa che decisamente mi ha ben predisposto verso questo browser: l’articolo non lo dice, ma si apre una bella home page, eccola nell’immagine sotto.

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Come vedete, la home page è personalizzabile (“costruibile”, direi) con i link che si desiderano, utilizzando widget e cosine di questo genere. Per me si è trattata della prima volta che mi capitava una cosa simile, magari tanti browser ce l’hanno già questa caratteristica ma per uno che nel 2002 si è dovuto costruire la propria home page a mano con i link in HTML pur non masticandolo… beh, è proprio una bella cosa! Mozilla… che cosa aspetti a fare una cosa del genere anche tu? Mica le buone idee vengono solo da Chrome…

Non so poi quanti altri browser abbiano una guida (momentaneamente in inglese) della personalizzazione di questa home page addirittura animata nella pagina web stessa!

Ed ecco una sorpresa dopo avere aperto un po’ di schede: provate a fare clic sul pulsante all’estrema destra “Elenco di tutte le schede” (oppure Ctrl + Maiusc + Tab oppure Ctrl + Tab): avrete questo risultato:

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Le schede sono spostabili tramite “drag and drop”. Hanno il tastino per chiuderle (appare passandoci sopra il mouse). E come se non bastasse c’è la ricerca su tutte le schede, quelle visualizzate diminuiscono man mano che il termine cercato restringe il numero dei siti possibili!

Non ricordo di avere mai visto di default una cosa del genere su Firefox! Molto più pratica che trascinare le schede facendole scorrere sulla barra delle schede o cercare un termine passando di scheda in scheda!

Il Language Pack di Pale Moon

Proseguiamo: la prima cosa che faremmo tutti è scaricare il language pack, no? Beh, purtroppo tutto questo fa parte di un punto debole di Pale Moon:

  • si può scaricare una sola versione di browser per il proprio s.o ed è in inglese;
  • esiste un language pack italiano, scaricabile da qui, ma la traduzione è incompleta (ho trovato anche un language pack non ufficiale, qui e funziona pure meglio, ve lo consiglio);
  • anche se scaricate la traduzione, potreste ritrovarvi misteriosamente l’interfaccia sempre in inglese e a nulla serviranno i numerosi riavvii o le ricerche di chissà quale nascosta opzione;
  • semplicemente occorre installare l’estensione Zing, che “provides a quick, easy, and reliable way to switch your browser between different locales that are available to it”. Damn! Ma in un browser così “utentecentrico” non potevano installare quell’estensione di default?

Altra cosa che non mi è piaciuta: alla chiusura di Pale Moon non viene chiesto se salvare la sessione… bruttissimo vizio ereditato da Firefox 4, per fortuna facilmente aggirabile.

Proseguiamo.

Importare il proprio profilo in Pale Moon

Dopo il language pack, copio e incollo brutalmente il contenuto del mio profilo nella cartella Palemoon\User\Palemoon\Profiles\Default e al riavvio trovo tutto come sono solito trovare: segnalibri, password, moduli precompilati ma… una piccola delusione (minore che in SeaMonkey, comunque) arriva dalle estensioni che mi sono portato appresso, leggete quindi il prossimo capitolo riguardante proprio le estensioni.

Pale Moon e le estensioni

Passiamo al capitolo estensioni. Prima di tutto c’è Pale Moon Addons con la sua pagina di guida alle estensioni.

Vi sono quindi:

  • estensioni per Firefox gran parte sono già compatibili anche su Pale Moon;
  • estensioni specifiche che funzionano solo su Pale Moon;
  • estensioni che non sono compatibili nella loro ultima versione ma che lo diventano se sono installate in una versione precedente;
  • estensioni che non sono comunque compatibili delle quali va cercata una alternativa;
  • estensioni non più compatibili con Firefox che però funzionano su Pale Moon (quasi tutte quelle abbandonate con l’avvento di Australis). Fare attenzione perché quelle tabelle nella pagina delle estensioni, create con il supporto degli utenti, sono in costante evoluzione. Nel dubbio fate voi stessi una verifica, tenendo anche presente che le vecchie guide delle estensioni potrebbero ritornare ad essere molto utili.

Infine esiste una speciale estensione Pale Moon Commander che mette in bella copia e facilita l’impostazione dei principali parametri in about:config. Con tanto di guida in pdf. Peccato sia tutto solo in inglese. Ecco un’immagine di uno dei suoi 27 pannelli di impostazioni.

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Per quanto mi riguarda, l’importazione brutale del mio profilo da Firefox a Pale Moon mi ha fatto sbattere un po’ per le poche estensioni non funzionanti, per le quali il rimedio è stato semplicemente utilizzare una versione più vecchia (ma alcune estensioni che ho installato per sopperire a funzioni mancanti in Firefox qui non servono proprio! Bello, eh?).

Quindi anche per voi probabilmente il riscontro sarà meno deludente di quanto appare.

Per quanto riguarda la vitale ma “non funzionante” AdBlock Plus, però, c’è la possibilità di installare AdBlock Latitude (fork di ABP, che non prevede pubblicità non invasiva neanche a volerla, infatti “ABL is more than that. It intends to also replace Adblock Edge by removing the hard coded Acceptable Ads feature” ).

Riepilogo la situazione delle mie estensioni:

  • AdBlock Plus: non funziona, ma è egregiamente sostituita da AdBlock Latitude.
  • Boss Key: funziona.
  • Classic Theme Restorer: non serve perché la funzione non è stata soppressa in Pale Moon.
  • Clippings: non funziona ma funziona la versione 4.1.2.
  • Extension List Dumper revived: non funziona ma funziona la versione originale (non la “Revived” o la “2”).
  • FAYT Revived: non serve perché la funzione non è stata soppressa in Pale Moon.
  • Lazarus Form Recovery: funziona.
  • Nuke Anything Enhanced: funziona.
  • ProfilePassword-Firefox: funziona.
  • User Agent Overrider: non funziona ma funziona la versione 0.2.4.

Quello che Firefox non ha più o che non ha mai avuto

Navigando più a fondo, non ho l’impressione che la velocità di navigazione e di avvio del programma sia nettamente migliore di Firefox desktop installer, portable o SeaMonkey, tuttavia le sorprese positive non mancano.

  • Nella libreria c’è l’opzione per visualizzare il percorso completo al segnalibro, annoso problema di Firefox, mai affrontato.
  • C’è una opzione per vietare i cross-site scripting. Senza estensioni!
  • “Abbandona questa pagina” e “Rimani in questa pagina”: opzione in about:config per rimuovere questo avviso, ottimo per non essere tediati da finestre pubblicitarie invadenti o compromettenti.
  • Possibilità di installare estensioni fatte in casa oppure estensioni senza firma.
  • Gestione personalizzata della velocità di scrolling. Senza estensioni!
  • L’estensione Classic Theme Restorer (che ripristina l’interfaccia di Firefox prima della versione 29-Australis) non serve. Niente icone grigio topo. Il pulsante della home page è lì a sinistra, dove è sempre stato dai tempi di Netscape Navigator. C’è un tasto per andare avanti e uno per tornare indietro, niente unico pulsante che già mi fa impazzire per azzerare il contakm della mia automobile (puntualmente azzero l’orologio…). I tasti dell’interfaccia sono tutti spostabili, nessun tasto inamovibile o in posizione obbligata. Questi tasti hanno poi il loro contorno ben definito, non sembrano appiccicati tutti assieme sulla barra di navigazione. Niente scimmiottamento perverso di Chrome. Niente ciclo di rapid release. Nessuna funzione miracolosa sviluppata con mille fatiche… per di più non apprezzata… non funzionante… in seguito rimossa… (ogni riferimento a “Gruppi di Schede” è puramente casuale…).
  • L’estensione Downloads Window (che ripristina una finestra separata per i download, c’è però di default in SeaMonkey) non serve.
  • L’estensione Stylish (che permette di personalizzare l’aspetto dei siti e dell’interfaccia utente del browser) non è indispensabile.
  • Telemetria e Healthreport non sono disattivabili… semplicemente perché questi impicci sono stati rimossi del tutto all’origine!
  • Le schede si possono posizionare in alto o in basso come vuole l’utente; poi c’è la rimozione della barra delle schede con solo una scheda aperta. Schede squadrate così ci vanno più caratteri. Scheda attiva ben evidenziata. Tutto questo senza estensioni!
  • Non fatevi sfuggire le possibilità offerte da una voce che Firefox non ha in “Strumenti -> Opzioni barra di stato”!. :shock: Altro che sopprimere la barra di stato! Altro che estensioni per riattivare la barra di stato!

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  • Chi ha mai letto questa discussione? Disabilitare javascript solo per qualche sito. Da un paio di anni il trucco suggerito dal moderatore gialloporpora su Firefox non va più, serve una estensione. Su Pale Moon, oggi 11 febbraio 2016, funziona! Un’altra estensione in meno.
  • E se volessi cambiare useragent? Il parametro per cambiare useragent solo per un sito: general.useragent.override.”nome.del.sito” = “specifico user agent”. Per esempio, per il sito PSC occorre creare questo parametro di tipo stringa: general.useragent.override.peugeotscootersclub.it valore se si preferisce apparire come Linux: Mozilla/5.0 (X11; Linux i686; rv:38.0) Gecko/20100101 Firefox/38.0 valore se si preferisce apparire come Windows: Mozilla/5.0 (Windows NT 5.1; rv:38.0) Gecko/20100101 Firefox/38.0. È stato rimosso da Firefox due anni fa, su Pale Moon c’è ancora e funziona. Un’altra estensione in meno!
  • Altre raffinatezza: il parametro browser.padlock.style cambia la posizione del lucchetto, valori da 1 a 10. browser.padlock.urlbar_background; 0 non fa nulla; 1 mette una cornice verde o blu alla barra degli indirizzi in caso di domini verificati o identità verificate. Senza estensioni e senza userChrome!
  • Scopro con gioia che quando digito un termine di ricerca, quello rimane inchiodato laggiù dove appare anche se cambio milleduecento schede o passano ventidue ore, senza costringermi a ridigitare lo stesso termine per milleduecento volte.
  • Esiste il parametro browser.urlbar.rss nell’about:config per avere o non avere l’icona dei feed nella barra degli indirizzi. Nessun bisogno di userChrome per rimuoverla. A parte che da poco l’hanno rimossa del tutto da Firefox Questo parametro non era presente neanche sulla mitica versione 3.6.28.
  • Esiste il servizio Pale Moon Sync Service, per chi utilizza questo servizio (io no).
  • Probabilmente Pale Moon ha anche altre chicche, però io lo sto utilizzando da poco tempo e comunque già da parecchie versioni ho talmente personalizzato il mio Firefox (per di più in versione ESR) che non so se nel frattempo siano state perdute altre opzioni col rilascio rapido…

Vi chiederete allora: visto che Pale Moon conserva funzioni soppresse o disattivate in Firefox chissà quanto “pesa” poiché il suo codice non è ottimizzato come il browser di casa Mozilla? Sorpresa!

La Luna nel pozzo: Pale Moon è più completo di Firefox, ma anche più leggero

La sorpresa è questa. La dimensione della mia cartella di SeaMonkey PortableApps è di 846 MB. Se tolgo dalla cartella tutti (o quasi) i file relativi al client email- che in effetti non mi serve – sono ben 477 MB di cartelle di posta in meno e quindi il peso scende a 369 MB. Firefox ESR Portable MozUp ha invece una dimensione di 266 MB. Pale Moon invece, con lo stesso mio profilo dei due precedenti browser, ha una dimensione di appena 112 MB!

Se facciamo un confronto sui file di installazione, poi, scopriamo che per Windows il file firefox setup 43.0.1.exe “pesa” 45,1 MB, il file SeaMonkey Setup 2.39.exe “pesa” 34,1 MB e il file palemoon_26.0.3win64.installer.exe“pesa” 23,5 MB. Confrontando le varie versioni dei file di installazione dei diversi sistemi operativi si scopre che la differenza tra Firefox e Pale Moon si aggira sempre sui 21 MB… lascio a voi le relative considerazioni.

Un’altra curiosità. In C:\Documents and Settings\Michele\Dati applicazioni\Moonchild Productions\Pale Moon\Profiles non viene salvato nessun file, quindi il progetto portable è di chiara derivazione WinPenPack.

Ultima curiosità: con le stesse schede aperte ecco un test che non mi interessa mai molto, il consumo di risorse.

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Mi spiace però non aver fatto il confronto anche con SeaMonkey aperto, ma avevo l’unità esterna ove risiede il mio SeaMonkey temporaneamente scollegata.

Non voglio mica la luna: Pale Moon è sviluppato sulle esigenze degli utenti

Cosa vedo? Un browser sviluppato sulle esigenze degli utenti. Mi ricorda Firefox di un bel po’ di tempo fa…

Così intendo io lo sviluppo di Firefox. Rincorrere Chrome, copiandolo in tutto, è una sfida persa in partenza e senza senso. A quel punto un utente utilizza direttamente Chrome. Mozilla invece, le critiche non dovrebbe lasciarle perdere, dovrebbe continuare per la propria strada, mettere in conto di perdere utenti però gli utenti che le resteranno saranno soddisfatti, avranno qualcosa che sentiranno veramente loro e veramente alternativo. Non staranno tutto il giorno a lamentarsi di quanto era bello Firefox 3.6.28 ma aiuteranno attivamente allo sviluppo. Non come certi utenti che ogni volta che esce una nuova funzione si mettono a scrivere una guida su come rimuoverla. Oppure perdono tempo, ogni volta che viene soppressa una funzione, a scrivere una guida su come ripristinarla.

Tutto questo pur considerando che in Pale Moon ci sono varie cose perfettibili, ma teniamo presente che queste cose perfettibili sono dovute al fatto che questa nuova generazione di Pale Moon è recentissima, del 26 gennaio scorso, quindi il programma avrà bisogno di tempo per perfezionarsi.

Comunque, recandosi tra le pagine web di Mozilla, in special modo su quella delle estensioni, appare l’avviso “Sembra che tu stia utilizzando una vecchia versione di Firefox”. La ragione è che Pale Moon in quelle pagine si fa passare per Firefox 24. Questo è un trucco per fare in modo che le estensioni siano installabili direttamente dal sito, altrimenti andrebbero scaricate e installate da file, a mano.

Altri link “Lunatici”

  • Pagina Release Notes, molto interessante per capire la linea di sviluppo. Con la recentissima versione 26 sono passati dal motore di rendering Gecko a Goanna (molto imparentati), per poter continuare a vivere se Mozilla dovesse fare altre sciocchezze. Tipo abolire i temi o cambiare la tecnologia delle estensioni (ad oggi sopravviverebbero forse solo NoScript e AdBlock).
  • Pagina delle FAQ.
  • Pagina del forum di supporto dove gli interessati potranno cercare e chiedere informazioni (in inglese): forum.palemoon.org. Ricordo che il forum di Mozilla Italia in ogni caso NON fornisce supporto a Pale Moon.

Curiosità finale: dietro Pale Moon c’è Moonchild, al secolo M.C. Straver, un olandese di 45 anni che vive in Svezia. Quindi la sede di Pale Moon è in Svezia, Europa. Europei come tutti noi, insomma. Noi che abbiamo piene le scatole di questo giovane invadente americano :-)

Update

Aggiornamento del 12/2/16 11:00
Includo direttamente qui quanto riportato nel commento di Miki (gioxx.org/2016/02/12/palemoon/#comment-2509604210):Non salvando le password importanti nel browser, non mi ero accorto prima che in effetti Pale Moon salva le password con la vecchia accoppiata di file (key3.db + signons.sqlite) mentre ovviamente Firefox a partire dalla versione 32 le salva con la nuova accoppiata di file key3.db + logins.json. In Firefox c’è (e fin quando ci sarà non lo so) una preferenza in about:config

signon.importedFromSqlite

per importare le password. Si va a utilizzare questa procedura:

  • Parametro true.
  • Chiudere Firefox
  • Spostare in una cartella diversa da quella del profilo il file logins.json
  • Incollare nel profilo di Firefox il file signons.sqlite di Pale Moon
  • Riavviare Firefox: importazione delle password di Pale Moon su Firefox

Forse è meglio questa estensione, che dovrebbe permettere pure il processo inverso: addons.mozilla.org/it/firefox/addon/password-exporter. Uno dei due autori è l’amministratore di Mozilla Addons, saprà come fare e se non lo sa lui…

Per completezza includo anche un video:

Su Pale Moon va messa la versione 1.2.1.1, il changelog di quelle più recenti mi sembra che non riporti nulla di rilevante. La versione 1.2.1.1 e la versione 1.3.1.1 dovrebbero “parlarsi” (addons.mozilla.org/it/firefox/addon/password-exporter/versions).

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