Tom Clancy’s The Division: somme al termine della beta

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Chiacchierato e poi annunciato ormai tre anni fa (E3 2013), lo avevamo visto tirato a lucido in occasione dell’E3 dello scorso anno, quando però quella voce di corridoio –da insider– è stata confermata, facendo slittare ulteriormente l’uscita del titolo, previsto (e atteso, una volta per tutte) per il prossimo 8 marzo. Nuovo motore grafico dedicato alle console next-gen (esclusa Wii U), addio alla Companion App e ampio spazio a una zona anarchica dove tutto è permesso, una Dark Zone. Lo abbiamo provato alla GamesWeek dello scorso anno, apprezzato ma non fino in fondo, quella zona di estrazione che non si era ben capito a cosa servisse realmente, un’arena di corpi a terra senza possibilità alcuna di capire realmente il da farsi.

Dopo una beta limitata e dedicata a coloro che hanno pre-ordinato il gioco, Ubisoft ha appena chiuso (con enorme successo) una fase beta pubblica che ci ha permesso di mettere mano a molti più elementi del gioco e missioni che ritroveremo nella versione completa. Questo è Tom Clancy’s The Division.

Tom Clancy's The Division: somme al termine della beta

Credo, in tutta onestà, che quanto provato sia maturo a sufficienza per regalare ottime ore di gioco. Mi sono fatto odiare dalla mia compagna perché sono stato letteralmente catturato dalle atmosfere e dalla qualità del gioco che ho potuto mettere alla prova lungo l’intero arco del fine settimana. Il carattere vincente del titolo non sta tanto nella trama, non certo banale ma neanche rivoluzionaria, quanto nella quantità di missioni (principali, secondarie e recupero di oggetti) e piccoli dettagli che rendono tutto estremamente fruibile, sempre attivo, seppur ripetitivo nelle zone dedicate al multiplayer (le Dark Zone), che vi terranno in ogni caso attivi e in allerta a causa della presenza di nemici generalmente ben carrozzati e pronti a far fronte alle armi che portate con voi. Se pensate che siano le armi il problema alla base della sopravvivenza, vi sbagliate di grosso. I kit medici non saranno mai abbastanza, un po’ come i proiettili e le granate che vi salveranno le natiche più e più volte, rigorosamente dalla distanza.

È tutto ben bilanciato. Non parlo della grafica ultra-dettagliata costantemente ricercata dai più pignoli (anche perché nella beta questa lasciava a desiderare negli elementi più distanti dal personaggio principale controllato), quanto della capacità di tenere a bada tutto ciò che è in movimento. Dai civili agli oggetti per strada, dalle porzioni di quartiere o semplici strade contaminate alle gang di ragazzini con il proiettile facile, il tutto senza mai perdere di vista la possibilità di interagire con altri soldati che stanno giocando la nostra stessa missione o che si trovano al pascolo nella Dark-Zone. Ciò che più ha colpito è stata proprio la capacità nel tenere a bada eventuali ritardi di connessione e personaggi in gioco durante le missioni più cruente, quelle in cui anche un singolo errore può farti ricominciare dal check-point, quelle in cui sei morto o colui che riporterà nel regno dei vivi quel compagno fondamentale perché fino ad allora ti ha costantemente coperto le spalle togliendoti le castagne dal fuoco. Si, mi ha convinto, se ancora non si fosse capito.

Ho rivisto in The Division ciò che più mi era piaciuto nell’ormai dimenticato Watch Dogs. Un buon sistema di combattimento con ottima reattività del puntamento che rimane in ogni caso a carico del giocatore, nulla è automatico (seppur assistito con qualche buona mod dell’arma), imparate a tenere a bada mirino e rinculo dell’arma, solo così potrete averla vinta nel momento del bisogno, in quella sottile linea che separa la vita dal check-point. Ricordatevi di coprire sempre le spalle al vostro compagno e di non tirarvi indietro quando il nemico avanza, potreste passare dall’essere predatori a prede in pochi istanti. Se poi vi trovate nella Dark-Zone beh, l’essere preda è solo questione di un colpo ben assestato nella testa, anche da parte di quello che fino a qualche momento fa consideravate la vostra spalla di supporto.

Ora non resta che attendere l’uscita ufficiale del gioco completo. Ciò che più mi seccherà sarà riportare al giusto livello il mio personaggio, armi comprese ;-(

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