Cosa impari guardando Fast 8

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Ovviamente la risposta è nulla, ma era un modo come un altro per dare un titolo a un articolo ovviamente ironico (o che almeno ci prova), un vomito completo delle impressioni (quasi) a caldo sull’ultima pellicola di Toretto e soci. Si perché un paio di sere fa sono andato a vedere Fast & Furious 8 (The Fate of the Furious, in originale), e ho sentito la magia allontanarsi a gambe levate da quella bolla che mi ero creato, quella fantasia partita 16 anni fa (ripeto: 16 anni fa), morta insieme a Paul Walker.

Cosa si impara guardando Fast 8

Ci ho provato, giuro, ho cercato di non ridere, e non parlo certo delle battute decise a tavolino per Tyrese Gibson, parlo di ogni singola scena (circa). Inutile negarlo. Sono cresciuto a pane ed elaborazioni automobilistiche (alcuni amici lo ricorderanno bene), ho visto tutti i film che compongono la saga di Fast & Furious, i primi li ho adorati (persino Tokyo Drift, che alcuni continuano a rinnegare con fermezza), gli altri li ho digeriti e tutto sommato apprezzati a sangue un pelo più freddo (con le dovute eccezioni, perché ancora mi viene da piangere se penso a quella Giulietta in grado di tenere a terra un aeroplano).

Si ma ora basta, voglio provare a riepilogare i passaggi più belli che hanno segnato la mia visione di F8, quindi da ora in poi c’è l’allerta spoiler, leggi a tuo rischio e pericolo.

Cosa impari guardando Fast 8

  • Puoi pensare di battere Vettel in 500 Abarth, a marcia indietro, mentre lui guida la sua monoposto partendo con 800 metri di vantaggio, tu ovviamente finisci la benzina ma hai una lattina e una smisurata cultura di come si beve una Coca Cola originale, rutto compreso, riutilizzandola come parte per l’elaborazione del tuo mezzo. Puoi vincere, se ci credi fino in fondo.
  • C’è sempre una bionda in grado di rovinarti la festa, funziona un po’ come il maggiordomo, ma il maggiordomo è generalmente molto meno affascinante di Charlize Theron. Quella bionda, tanto per non farci mancare nulla, è in grado di violare tutto: dalla penna biro al pallone di gomma di tuo figlio, persino la Moleskine che hai lasciato incustodita sulla tua scrivania, il tutto con due soli clic e pressione di tasti a caso, un tanto al chilogrammo.
  • Ogni vettura ha l’autopilota. Tu non lo sai, lo hai pagato ma non è attivo. È un maledetto complotto, non c’è dubbio. Ovviamente, sempre la bionda di prima, può attivarlo a distanza, e fare con la tua vettura dei danni, tanti danni, il tutto mettendoti in seri casini con la tua assicurazione, per disattivare l’autopilota della tua macchina ti consigliamo di staccare la batteria ogni sera, quando torni a casa e la parcheggi in garage.
  • In America tutte le macchine sono oggettivamente più fighe delle nostre. Vale anche per le FIAT, che in questa pellicola hanno il sound di una 458 Italia appena uscita dalla linea di produzione. Ovviamente anche lei ha l’autopilota (come detto prima), qui da noi al massimo c’è la porta UConnect per Windows Phone. Tutte fighe, come detto, tranne la Lamborghini, nella pellicola è palesemente ufficiale il divorzio con la casa di Sant’Agata Bolognese, a prescindere che la produzione di F&F lo sappia o meno (ancora piango se penso a quanto sia stata maltrattata).
  • Sempre a proposito di differenze a chi ce lo ha più lungo, ricorda che al di sotto dei 5000 cavalli non è amore. Forse anche 6000, 7000 se credi che le prime due alternative non bastino. Sono 5500 signora, che faccio, lascio?
  • I sottomarini hanno il teletrasporto, perché non sarebbe giusto nei confronti delle macchine con l’autopilota, basta semplicemente un cambio di scena ed ecco la magia, tu non te ne sei accorto ma dalla terra ferma si passa all’acqua, e si arriva poi al fondo ghiacciato e a quelle distanze tra sottomarino e vetture che neanche in Formula 1 con un rettilineo eterno e un’ala mobile spalancata, in zona DRS.
  • Il fuoco non passa sotto le macchine, mai. Perché? Ce lo siamo chiesti anche noi. Se tu hai la risposta, ben venga nell’area commenti.

Cosa impari guardando Fast 8 2

Prima di terminare ho però una lamentela importante da avanzare. Contrariamente a quanto facente già parte della statistica di Bloomberg, tutti abbiamo notato pochi culi femminili e muscoli maschili durante l’intera proiezione, non ci si può accontentare di una (spettacolare) donzella nei primi minuti e degli armadi impiantati nelle braccia di The Rock per tutto il resto del tempo (per non parlare delle sue canottiere, di 3 o 4 misure più piccole per accentuare l’effetto Hulk).

Ora, su consiglio di Lorenzo, tutti a vedere The Fast and the Furious per riequilibrare il karma.

Cosa impari guardando Fast 8 3
Sì, la prossima volta vado a guardare qualcosa di culturalmente molto più elevato ;-p

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