Macrium Reflect: l’alternativa ad Acronis

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Se mi leggi da qualche tempo, avrai capito ormai bene quanto io sia “affezionato” (se così si può dire) ai software di Acronis, in particolare al True Image, che utilizziamo molto in ufficio per clonare facilmente i PC, realizzando immagini master che possono essere gestite, aggiornate e riversate in pochi minuti. Poco tempo fa però mi è stata suggerita un’alternativa che, soprattutto con Windows 10, sta comportandosi meglio di quanto mi aspettassi. Si tratta di Macrium Reflect.

Macrium Reflect: l'alternativa ad Acronis

Si tratta di un software che svolge principalmente lo stesso mestiere di True Image, e che una volta installato sul PC ti permette di gestire facilmente le immagini, montandole (se serve) come disco fisso virtuale e permettendoti di esplorarle o lavorarci dentro (in sola lettura nella sua versione free, distruggendo quindi le modifiche in fase di smontaggio del drive). Il pacchetto è più snello e meno ricco di opzioni rispetto a True Image, e per una soluzione casalinga può essere quindi più comodo rispetto al prodotto di Acronis, e forse anche a livello aziendale (dove le alternative Business a pagamento permettono molto più movimento).

In attesa della versione “Free” 7 (per scopi non commerciali, espressamente proibiti dalla licenza), puoi scaricare l’ultima disponibile del ramo 6 all’indirizzo macrium.com/reflectfree. La clonazione e il ripristino sono operazioni assai semplici, ma se hai qualche dubbio puoi dare un’occhiata alla documentazione ufficiale che trovi nel sito web (qui un esempio).

Dallo stesso programma potrai, con qualche clic, creare supporti di boot che ti permetteranno di utilizzare le sue funzioni facendole girare in un ambiente Windows (WinPE) aggiornato, così che nessun file di sistema possa lamentarsi di essere in uso o problemi simili. Sempre grazie a Reflect, potrai convertire immagini (da lui catturate) in file VHD che potranno essere visti / fatti girare come ambiente virtuale Microsoft.

C’è una pecca in questo sistema? Sì. Ho notato un po’ di astio con ciò che riguarda il ripartizionamento dinamico dei dischi. Nel caso in cui tu debba far stare dei dati in una partizione più piccola rispetto a quella di partenza, Macrium inizierà a fare i capricci, senza adattarsi all’esigenza. Ho dovuto quindi lavorare con un diverso tool per mettere tutti d’accordo e passare (durante il mio test) da un disco con capienza 500GB, a uno con la metà di quello spazio. Ho scaricato la versione Portable di Partition Magic, fortunatamente funziona a meraviglia come ricordavo (ne ho fatto uso in passato, prima dell’era Acronis). In alternativa puoi usare una versione live (o installata) di EaseUS Partition Master.

Io, al momento, mi sono preparato una chiave USB basata su Windows 10 x64 (retro-compatibile con gli altri sistemi Microsoft), e sto mettendolo alla prova con alcune delle immagini master che sono abituato a lavorare, ottenendo buoni risultati che potrebbero spingermi verso l’adozione della sua versione business, così da sostituire Acronis in ufficio.

Tu lo hai mai provato? Se si, come ti sei trovato? Hai avuto modo di testarlo seriamente in ambiente lavorativo? Fatti avanti, un buon consiglio è sempre il benvenuto! :-)

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