Milan Games (?) Week 2019: serve forse un reboot o cosa?

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Impossibile mancare, ho segnato sul calendario il giorno di ferie e come ogni anno ho preso la metropolitana per raggiungere la fiera di Rho, destinazione Milan Games Week, l’edizione del 2019 è ora in corso di svolgimento e lo sarà fino a domenica sera. Complice lo sciopero indetto per la giornata odierna e il fatto che in linea di massima il venerdì è il più adatto alla stampa ma non agli studenti che teoricamente dovrebbero trovarsi a scuola (sottolineo il teoricamente, perché come sempre ce n’erano più del dovuto e nei prossimi giorni sarà pioggia di giustificazioni), posso dirti che l’affluenza è stata davvero bassa rispetto al solito standard al quale si è abituati, almeno per le prime ore del mattino.

Milan Games Week 2019

Anteprime succose? Poche, soprattutto quelle direttamente giocabili (pressoché inesistenti). Giochi che sono usciti in questi giorni o che sono già usciti da tempo, magari disponibili con i Game Pass delle grandi case come Microsoft, Ubisoft, EA. Scenografici alcuni stand, quello di PlayStation è sempre una garanzia in termini di ricchezza, colori e coinvolgimento, un po’ (tanto) meno quello di Microsoft con Xbox e l’aiuto di Ubisoft (quest’ultima a metà comunque con PlayStation, tenendo il piede in due differenti scarpe in base alle esclusive di gioco dei propri titoli), tanto PC Gaming (ed è sempre un piacevole trend degli ultimi anni) ma – soprattutto – tantissimo “nonsense” di contorno: molto food, una quantità non meglio definita di stand di magliette e gadget che si ripetono su ogni tavolo, una distilleria (?!?), collezionabili che in alcuni casi possono essere davvero inavvicinabili per i prezzi ben poco competitivi con il mercato online ma anche fisico per ciò che riguarda alcuni templi sacri che si trovano nelle belle città del nostro stivale (Milano compresa).

Milan Games Week è una fiera che sta perdendo quello spirito caldo che aveva nei suoi primi anni di vita quando era ospitata nelle mura della vecchia fiera di Milano città, quando i videogiochi la facevano da padrone e il collaterale c’era ma “non disturbava” più del dovuto. Se a maltrattarla così sia l’evento tedesco di agosto (che però ha uno scopo più europeo e chiaramente inattaccabile e inarrivabile per noi italiani) o la più ravvicinata Lucca Comics & Games che può vantare uno spettacolare centro storico ricco di fantasia, allegria e sana invasione di personaggi usciti dalle matite dei migliori autori internazionali questo non è dato saperlo, c’è di pressoché certo che quest’ultima citata continui ad avere numeri sempre crescenti e stupire ancora il visitatore che non l’ha mai vista prima, che sia un segno dei tempi?

Fortunatamente però Milan Games Week vuol dire anche Indie, vuol dire competizione ed eSports, vuol dire grande partecipazione da aziende che hanno deciso di investire seriamente in un campo che si dimostra essere in grandissima espansione e che genera un forte interesse sia negli adulti tanto quanto nei più scontati giovani. Le arene adibite a campo di battaglia per i videogiocatori professionisti o wannabe tali non mancano di certo, c’è quasi tutto il padiglione 16 che ti consiglio di visitare per assistere a qualche diretta live e vedere un Twitch o Mixer dal vivo anziché davanti al monitor del tuo PC comodamente seduto sulla poltrona di casa.

Per il resto mi spiace ma nulla rimane se non l’amaro in bocca. Si approfitta di questi eventi per rivedere amici e vecchi colleghi, aziende con le quali si collabora, si respira in ogni caso un’aria buona fatta di tanta curiosità e meno frasi fatte o storie preconfezionate su quanto male possa fare il videogioco. Immancabili gli YouTuber, il loro merchandiser, tutte le aziende che ci girano intorno, ma quello è ciò che evidentemente il mercato richiede e vuole trovare.

Milan Games (?) Week 2019: serve forse un reboot o cosa? 16

Più che un reboot quindi (per rispondere alla domanda posta nel titolo dell’articolo) serve ritrovare la via maestra che ha permesso la nascita dell’evento e la successiva evoluzione che sembra ormai un lontano ricordo almeno da quelli che usano il blog per lamentarsi come fosse uno sfogo da bar. Ci si rivede (forse) Milan Games Week, sarà per la prossima volta.

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Ogni articolo rispetta - come sempre - i miei standard: nessuna marchetta, solo il mio punto di vista fatto di pro e di contro. Riporto i fatti a prescindere dal giudizio finale.
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Prodotto: partecipo a Milan Games Week con accredito Blog.

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