Ricordate il vecchio cartone animato “Denver“? Sua potrebbe essere la battuta fatta nel titolo di questo post che vuole essere una piccola riflessione su quello che sta succedendo al monopolista italiano durante questi giorni (compresi gli scorsi).
A partire dal 2 novembre circa, svariati abbonati Telecom ADSL hanno cominciato ad avere non pochi problemi di vario tipo ma, primo tra tutti, l’impossibilità di risolvere parecchi nomi a dominio e raggiungere, di conseguenza, i siti desiderati. Su due piedi, chiaramente, chiunque avrebbe potuto pensare ai DNS che, cambiandoli, non sarebbero stati più un problema. Sbagliato! Si tratta di “un pesce leggermente più grosso“. Il routing internazionale ha avuto seri problemi e, per “ovvio scaricabarile a catena“, lo hanno avuti i clienti che hanno cominciato a non vedere più siti esteri, poi italiani (alcuni), poi addirittura il più banale ed utile allo stesso momento: GOOGLE!
Come sempre (lo sanno tutti praticamente, compreso il cane del mio vicino), l’assistenza tecnica non ha saputo dare grosse risposte ai clienti “un pò contrariati” (vedi: “Infuriati“) e ancora una volta ci si è dovuti arrangiare da soli, catturando voci di corridoio, facendo qualche piccolo esperimento e basandosi sulle esperienze dei vari internauti sparsi nel nord italia (prevalentemente) e tanti anche al sud.
Morale della favola? Sono, ancora una volta, felice di essere passato sotto Fastweb che, seppur con le sue limitazioni quasi sempre facilmente aggirabili e la sua propagazione non ancora completa sul territorio italiano, non sta dando problemi e al 90% gli utenti non hanno di che lamentarsi.
Giusto per sentire “altre campane“, vi posto qualche link dai quali attingere altre informazioni in merito:
- Alice & Seabone
- Molti utenti Telecom privi di Google
- Problemi di raggiungibilità sulla rete Telecom Italia
E, tanto per concludere, i miei personali complimenti vanno all’Italia della tecnologia arretrata, delle infrastrutture più che datate, del governo (volutamente scritto con “g” minuscola) che se ne frega in modo più che abbondante dei giovani/adulti internauti che utilizzano la rete per motivi di lavoro o svago (ogni tanto serve anche quello, diamine!).
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