Ci ho pensato un po’ su e non ho trovato motivo alcuno per non buttare giù due righe su un’esperienza indubbiamente positiva vissuta una manciata di giorni fa. Riviera romagnola, casa mia, dalle parti però di Cesenatico, dove la vita al sabato sera è indubbiamente più interessante e gradevole di una semplice Marina di Ravenna a base di soliti locali conosciuti, alcool & co., almeno per il sottoscritto.
Insieme ad alcuni amici siamo andati a concludere la bella serata da Nuovo Fiore (qui su 4sq: it.foursquare.com/v/nuovo-fiore/4c5c49cf6147be9aacd48e09), una gelateria proprio sul lungomare dell’appena citata cittadina, forse una delle più buone e conosciute del posto.
Stavolta però niente gelato, la cena era stata abbondante e ci siamo limitati a prendere 5 cocktail identici per rinfrescarci vista la calura estiva. Sfortunatamente però erano decisamente “allungati” e ben poco gradevoli. Tante bollicine ma poco sapore di frutti che dovevano invece abbondare all’interno della creazione.
Abbiamo bevuto ugualmente visto il caldo era opprimente e siamo andati alla cassa per pagare quanto dovuto. Alla domanda del padrone (Tutto bene ragazzi? ndr) ho risposto con la massima tranquillità e serenità ciò che avevamo pensato e detto al tavolo: troppo selz, zero cocktail. La correttezza di questa persona l’ha fatta sentire in dovere di non farci pagare alcunché, nonostante l’insistenza del gruppo che aveva comunque consumato i cocktail.
So benissimo che secondo molti lettori questo è un atto dovuto, eppure oggi non sono molte le persone che ragionano in questo modo. Tantissimi commercianti o ristoratori pretendono in ogni caso di essere pagati a prescindere da ciò che ti portano o da quello che il consumatore afferma, e nonostante abbia visto come funziona dall’altro lato del mondo (America, ndr) dove si prostrano e si scusano in ogni modo possibile e immaginabile nel caso in cui qualcosa vada storto al cliente, qui non è così, non più, e non sono sicuro lo sia stato in passato ovunque.
E’ per questo che volevo ringraziare pubblicamente il gestore e fargli presente che sarà un piacere tornare nel suo locale e non smettere certo di consigliarlo per una “serata sfortunata“.
Giovanni
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