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Camionisti e correttezza

Lo sciopero è terminato e io voglio dedicare due righe alla fase post-manifestazione. Non starò qui a giudicare chi ha fatto bene e chi ha fatto male. Una buona analisi del problema con considerazioni personali è già “bella e prontain casa di Giacomo. Volevo giusto buttarvi li l’esperienza di un mio cliente che con i camion “ci vive“.

E’ successa durante l’ultimo giorno di sciopero, quando tutto stava già per scemare…

Due camion freschi vengono fermati davanti la sede centrale di $cliente1. Gli autisti avevano deciso di non partecipare allo sciopero garantendo la consegna dei prodotti, sfortunatamente però alcuni simpatici manifestanti decidono di mettersi davanti l’ingresso bloccandoli. Un responsabile li raggiunge chiedendo spiegazioni: se quegli automezzi avessero tentato di “sfondare la barriera” avrebbero ottenuto un trattamento poco cordiale a colpi di martello e coltello (ad alcuni camion provenienti da Francia e Olanda sono state bucate le gomme, per esempio).

Solo due pattuglie di Carabinieri hanno potuto mettere fine alla pagliacciata scortando i camion all’interno dell’azienda. Gli stessi sono stati fatti sostare nel cortile (recintato e video-sorvegliato) fino alla fine della protesta per evitare ulteriori “equivoci“.

Contemporaneamente lo stesso trattamento è stato riservato ad un camion a Pradamano che ha deciso di non fermarsi davanti ad estremisti un pò troppo montati. I pistoni che permettono di alzare il cassone sono stati spaccati a colpi di mazzetta totalizzando una discreta cifra da sborsare per riparare i danni.

Cosa succede ora?

Succede che i fondamenti di calcolo & matematica regnano sovrani. Se maggiore è la domanda e minore l’offerta, i prezzi lievitano. Neanche il chirurgo di Victoria Beckham riuscirebbe a fare tanto in così poco tempo, provate a farvi un paio di calcoli. Succede anche che la qualità dei prodotti rimasti nei camion durante tutto lo sciopero è davvero bassissima, succede che alcuni gestori –intelligenti e responsabili fortunatamente– di catene di supermercati decidano di buttare via tutto con conseguente perdita economica notevole.

Succede che la prossima volta, i camionisti, fanno prima ad andare con i badili al governo piuttosto che farci rimettere il cittadino medio che arriva a fatica a fine mese e deve pure sopportare il rincaro dei prezzi nel periodo Natalizio (forse il peggiore dell’anno).

Succede che chiudo qui il post, finirei per scatenare inutili flames :)

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