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Gears of War: Judgment (X360), il giorno del giudizio prima dell’arrivo di Marcus Fenix

Gears of War: Judgment (X360), il giorno del giudizio prima dell'arrivo di Marcus Fenix 2

Scordatevi Marcus Fenix e la sua squadra Delta, scordatevi dello sbarco su Ephyra e delle locuste che magari all’ora di pranzo della Pasqua non sono neanche così simpatiche (si, sto scrivendo la recensione giusto ora, ndr). Tutti gli avvenimenti del nuovo capitolo Epic risalgono a 15 anni prima dell’arrivo dei personaggi e della trilogia di Gears of War e del suo relativo successo sulla console di Microsoft.

I cambi al vertice del team di sviluppo hanno fatto sentire il loro peso ed è forse per questo che non se la sono sentita di proseguire una storia che ha fatto così tanto successo e che probabilmente sarebbe stata rovinata da nuove idee e un ulteriore capitolo di una trilogia già chiusa (anche se fatico a crederci visto l’arrivo della nuova Xbox entro breve e il quasi immancabile capitolo IV pronto a sfruttare tutta la nuova potenza di calcolo di CPU e GPU).

Forse sensato quindi provare a calcare l’onda del “raccontiamo cos’è successo prima“, esattamente ciò che si pone di fare Judgment. Sarete a capo della squadra Kilo e di Damon Baird, Fenix sarà solo citato e visto a malapena, tanto per farvi capire che c’è “ma non si vede, non ancora“.

Benvenuti a Halvo Bay

A metà tra “San Francisco della Seconda Guerra Mondiale e San Diego di oggi” vedrà protagonisti i componenti della nuova squadra, molto diversi tra di loro, con abilità e punti deboli che andranno scoperti con l’avanzare del gioco. Le missioni verranno avviate dal simbolo del gioco posto sui muri intorno a voi, una volta colpiti verranno dichiarati obiettivi e modalità di attacco o difesa (tempi limiti per terminare la sparatoria, tipo di arma da utilizzare, ecc.) e come nel più originale degli Angry Birds il nostro lavoro sarà posto a valutazione e assegnazione di stelle che comporranno un risultato finale in grado (o meno) di farci accedere ai livelli “Aftermath“, quelli che si pongono proprio dopo GOW 3 e che dovrebbero quindi prepararci a quel capitolo IV citato poco fa.

Il panorama è ricco di proposte e i modi di affrontare le missioni dipendono molto da voi. Di sicuro gli sviluppatori ci hanno messo del proprio rendendo un pelo più difficile l’esecuzione del piano e delle loro condizioni ma è giusto così in un titolo come questo. Le ore dichiarate di gioco comprensive anche delle missioni Aftermath dovrebbero aggirarsi sulle 10 (forse serve qualcosa in più in base anche alla propria velocità di esecuzione, soprattutto se si vogliono raccogliere tutti i collezionabili).

Ho trovato la realizzazione tecnica e scenografica del gioco molto molto valida, le ambientazioni sono quasi degne di fotorealismo (con le limitazioni che noi tutti conosciamo ovviamente, legate per lo più all’hardware). Bisogna mettersi nell’ottica del classico titolo di transizione seppur ben fatto, come fosse un ponte verso il futuro nonostante la storia vada ad ambientarsi prima degli avvenimenti di trilogia, utile anche per capire alcuni aspetti della trama poco chiara alla fine di GOW III.

E il multiplayer?

Nonostante abbia dedicato poco tempo alla prova online ho potuto apprezzare le classi disponibili, un po’ in stile COD, un po’ Wolfenstein, potrete infatti scegliere il ruolo esatto da interpretare (medico, ingegnere, soldato semplice o cecchino), lo stesso vale chiaramente per le locuste dove potrete assumere sembianze e relativi pro / contro ben precisi in grado di attaccare e sorpassare difese nemiche. Nel caso in cui l’idea della squadra non vi convinca o vogliate provare il classico “tutti contro tutti” c’è anche quello, magari potrà aiutarvi ad affinare la vostra tecnica, l’utilizzo dell’arma e della tattica sul campo, che male non fa!

In meno di un minuto

Un buon titolo dalle caratteristiche tecniche e scenografiche molto valide, una transizione tra il terzo capitolo e l’ipotetico quarto (che quasi certamente arriverà sulla nuova Xbox per sfruttare al massimo la potenza di calcolo di CPU e GPU) nonostante il periodo “cronologico” riguardi ciò che accade prima del primo Gears of War. Una modalità singola ben articolata fatta di scelte e di valutazioni che vi permetteranno di accedere agli scenari che vi servono per capire cosa accade dopo GOW 3, una modalità multiplayer a squadre dove ciascun compito è ben definito e dove –nel caso in cui non vogliate collaborare con nessuno– si potrà affrontare “il mondo” in VERSUS tutti contro tutti.

A voi l’ardua sentenza e la valutazione soggettiva, e buona Pasqua!

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