Stamattina in azienda si discuteva di Mozilla e del suo rapporto con Google. Io –come sempre– tendo a stare zitto più tempo possibile cercando di non radere al suolo colleghi che si informano su siti che “per sentito dire” spacciano notizie fasulle, incomplete, a volte inventate pur di realizzare inesistenti scoop sfruttando un nome ormai sulla bocca di tutti dopo la fatica fatta per renderlo un marchio vincente.
Premessa: sono di parte, passo parte del mio tempo libero collaborando attivamente con Mozilla Italia, sono un consigliere dell’associazione, conosco i fatti veri senza necessità di inventare cagate da raccontare in giro, so cose “voi umani non potete neanche immaginare” :P
Mettiamola così: Google finanzia in modo massiccio la Mozilla Foundation. Ci crede, pensa che Firefox possa davvero combattere il predominio di Microsoft Internet Explorer. Il software è valido, i programmatori sanno il fatto loro e sono stati in grado di tirare fuori un applicativo che ha velocemente conquistato l’approvazione del pubblico di massa togliendo una buona fetta di utenza sia dal fronte Microsoft (con tutte le varianti di Explorer) che dall’Operiano (mi si conceda licenza poetica ;) ).
Google NON è Mozilla. Durante l’ultimo incontro con Tristan Nitot più volte è stata avanzata l’ipotesi o fatta la fatidica domanda “e se Google decidesse di abbandonarvi?” ma la risposta è sempre stata la stessa: “Google è un donatore, non un datore di lavoro“. Fino a qualche tempo fa (neanche tanto) la sopravvivenza e tutti gli introiti dell’azienda venivano dalla vendita dei gadget, dal tempo libero dei programmatori e/o dei gruppi di assistenza tecnica, dal supporto morale / fisico / finanziario della comunità. Nell’agosto del 2005 Mozilla decise di fondare una Corporation per far si che grosse aziende potessero finalmente dare il loro supporto in modo trasparente. La prima fu AOL, a seguire tutte le altre. La nascita di una “S.p.a.” era necessaria. Anche in Italia le leggi sono parecchio restrittive nei confronti delle associazioni senza scopo di lucro (lo sappiamo fin troppo bene in Mozilla Italia): non si possono ricevere soldi come sponsorizzazione, tutte le uscite devono essere giustificate ed utilizzate per sostenere l’attività dell’associazione stessa, non si hanno guadagni di alcun tipo.
Google è solo un nome conosciuto che, se associato ad un altro grande logo, lascia spazio a facili supposizioni, a informazioni dubbie, a ipotesi infondate. Non fa eccezione nessuno (siti specializzati, blog, amici, colleghi, parenti). La cosa che più mi fa ridere è un’altra. Sono anni che macchine desktop e portatili nascono con sistemi operativi Microsoft forniti di Windows Internet Explorer. Articoli che parlano di “strani passaggi di dati verso Microsoft e simili” ce ne sono a bizzeffe, molto probabilmente fasulli anche loro. Perché quindi si grida allo scandalo contro Firefox? L’azienda (ed il software) è trasparente, qualunque programmatore con sufficienti capacità di interpretazione del codice può scorrere il sorgente e trovare ciò che gli interessa. Provate a farlo con Explorer.
Chiudo con un ultima riflessione riferita ad un particolare post del nostro forum:
http://forum.mozillaitalia.org/index.php?topic=29956.0
Ora: tralasciando la facile battuta sul nick dell’utente che ha cominciato la discussione, vorrei provare a buttare altre due righe oltre a quelle che gli ho dato “in risposta diretta“:
- All’atto dell’installazione del browser vengono impostati due parametri fondamentali come predefiniti: home page di Google (personalizzato per Firefox) e barra di ricerca che punta allo stesso identico motore (in alto a destra). In entrambi i casi sarà possibile mettere mano alle impostazioni ed estirpare il noto motore di ricerca sia in pagina iniziale (mettendo la vostra pagina preferita) che nella search bar (installando plugin di decine di altri motori).
- Google permette di proteggersi da siti malevoli (casi di phishing) attraverso un proprio database costantemente aggiornato. Da Strumenti / Opzioni / Sicurezza si può decidere di utilizzare una lista di siti sospetti senza fare appoggio a BigG. Per completezza di informazione, se si clicca sull’opzione “Verifica contattando Google…“, Firefox propone un messaggio che informa l’utente su quanto accadrà da quel momento in poi (fino alla successiva modifica dell’opzione).
- Solo installando la toolbar di Google sarà possibile salvare e tenere attivo l’accesso a tutti i servizi del portale. Il software non si installa da solo, è l’utente a fare tutto.
- La storia del cookie di Google valido fino al 2038 non dipende da Firefox, basterebbe informarsi in modo decente.
La smettiamo quindi di tirare fuori della gran fuffa? ;)
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