Il navigatore GPS è uno degli oggetti che difficilmente manca nelle vetture di tutti coloro che viaggiano abitualmente, sottoscritto compreso. Qualche anno fa sono passato da Tom Tom a Garmin e nonostante tutti i “cavalieri” che difendono a spada tratta la casa olandese, quella americana non mi ha mai dato tutti quei problemi dei quali si sente o legge in giro. Fortunato? Attento e sempre al passo con gli aggiornamenti? In ogni caso fino ad oggi posso ritenermi soddisfatto dai loro prodotti (stand-alone o software per telefoni).
Un paio di settimane fa sono stato contattato dall’agenzia che cura i rapporti con la stampa per conto di Garmin, mi ha fornito un’interessante immagine che riepiloga la storia del navigatore satellitare, dagli inizi a come lo conosciamo oggi noi tutti, che ripropongo volentieri:
E’ bello vedere come una tecnologia nata militare ha lentamente potuto prendere piede, vivendo poi una rapidissima escalation negli ultimi anni che l’ha portata ad entrare nella vita del guidatore :-)
Ma più di tutto mi interessava mettere le mani sul loro ultimo prodotto di punta: il nüvi 3490LMT, che sono riuscito ad ottenere per un test.
Sottile (parecchio), leggero, molto simile ad un iPod Touch o un iPhone dal quale ha “ereditato” la possibilità di sfruttare la modalità landscape, una delle due ‘posizioni‘ di utilizzo per sfruttare la base in automobile o la semplice mano magari durante una passeggiata. Porta con se le ultime mappe realizzate da Navteq e include tutto quello che potete trovare in un qualsiasi navigatore di fascia minore della stessa casa produttrice.
Perché quindi spendere di più? Quello che fa la differenza è il tipo di servizi e supporto legato a questo prodotto specifico, probabilmente il primo così “in alto” a stabilire un fermo pagamento per l’ottenimento di mappe sempre aggiornate e aggiornamenti traffico in tempo reale anch’esso “lifetime“. Entrambi i servizi sono sempre stati offerti nel primo anno (massimo due) di vita di qualsiasi dispositivo commerciale, passando poi a pagamento per permettere l’allungamento della vita dell’hardware, quasi sempre già pronto per durare nel tempo.
Schermo full-touch da 4,3 pollici, funzione anti-traffico costantemente aggiornata (un aggiornamento ogni mezzo minuto), al prodotto finale contribuiscono anche il chip bluetooth integrato (che quindi permette di avere un vivavoce per il proprio telefono a costo zero) e i comandi vocali che permettono di non togliere le mani dal volante e di partire immediatamente senza perdere tempo a programmare il proprio viaggio!
Ho avuto modo di usare il navigatore per 15 giorni, ho cercato di tenerlo attivo in tratte cittadine e autostradali, valutando ogni cosa e tenendo d’occhio anche le segnalazioni riguardanti gli autovelox. Il 3490LMT si è sempre comportato bene ma non mi ha mai fatto rimpiangere il mio 255 W(T), un navigatore di diversi anni fa che con le giuste mappe (aggiornate lo scorso anno su giusta segnalazione automatica all’accensione) e gli aggiornamenti dei PDI disponibili grazie ai ragazzi di POIGps ancora riesce a portare a termine il suo sporco lavoro. Insomma, un prodotto che nulla introduce ma piacevolmente conferma. Conferma che Garmin ancora una volta può e vuole tenere al passo l’hardware, basandosi su un software solido e sempre semplice come anni fa.
Deluso? Forse un po’, eppure in fin dei conti un dispositivo di navigazione deve svolgere un semplice compito: portare la persona dal punto A al punto B, con delle deviazioni, autovelox e salti di coda dove possibile, nonostante non ci sia alcuna soluzione definitiva al traffico (se non abbandonare completamente i mezzi privati, navigatori compresi! :-D).
Grazie a Garmin per avermi permesso di fare questo test, spero capiscano le mie perplessità e invito chiunque voglia discuterne e mettere in dubbio il mio personale giudizio (senza polemiche sterili, possibilmente ;-)) a lasciare un commento.
La regia vi ha gentilmente offerto i consigli per gli acquisti:
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