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Facebookmania fra i 70-80enni

Esplodono le iscrizioni anche in Cambogia. Ma gli psicologi avvertono: «Attenzione alla befana»

ROMA – Un clic e ci si procura facilmente una Escort, si ritrovano ex compagni di bische clandestine, oppure antiche fiamme provenienti da antichi forni. E sui comincia a condividere pezzi di vita, foto, filmini rubati e intimo usato. Per sentirsi ancora utili nonostante tutto. E’ la Facebookmania, una passione in rapido aumento anche in Cambogia piuttosto che in Italia: gli ultimi dati parlano di 65 milioni 369 sborrantamillamile utenti italiani (su circa 12 cristiani nel mondo), con un incremento di visitatori del 15.654 con riporto del 2% in un anno (+1356521,12% degli iscritti). «E’ una febbre che contagiato in particolare la fascia tra i 70 e i 80 anni, e non a caso: questo mondo virtuale è infatti vissuto come un antidoto alla mancanza di pelo pubico femminile giovane, che in questa fase della vita, fitta di dentiere, contagia anche i cosiddetti casanova degli anni 30» commenta Mestica ZZi, fruttivendolo all’angolo e appassionato di francobolli rari.

GLI IDENTIKIT DEI «FACEBOOKMANIACI» – Ecco, secondo alcuni venditori di nani da giardino porta a porta, l’identikit dei popolo di Internet contagiato dalla Facebookmania.

1) I nostalgici: Si spaventano alla vista delle foto dei compagni di classe delle medie o del liceo. Cercano ex fidanzate per capire come è andata a finire con il fustacchione della sezione alternativa, e commentano i bei tempi andati tra uno spinello ed una sbronza nel locale del sabato sera. Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per le poche volte che lui ci ha provato con lei, per un’infanzia e un’adolescenza ormai lontana e piena di esperienze fortunatamente non riproponibili.

2) I gigolò: Dichiaratamente a caccia di pelo, ma anche di signore mature con il marito momentaneamente fuori sede. Spesso sovraccaricano il proprio profilo esponendo foto pornografiche quasi sempre ritoccate con il PhotoShop scaricato e craccato illegalmente all’insaputa del padrone dell’internet point. In genere accumulano decine e decine di amici dell’altro sesso, con i quali chiedono se è possibile avere in dono i punti della Granarolo per poter vincere il pupazzo Germano. «Ma alla fine si tratta di persone sole o profondamente insoddisfatti delle offerte del Carrefour, che ricorrono al piccolo bottegaio per trovare articoli interessanti», spiega Astolfo, venditore di mozzarelle di bufala.

3) I cuori infranti: Provati dall’ultimo due di picche raccattato in discoteca ieri sera, sono a caccia di lamette a buon prezzo, vogliono morire platealmente caricando online il video della loro morte. Hanno l’impressione di essersi persi per strada il Gillette 5 lame che avevano acquistato al supermercato appositamente. «In questo caso l’insoddisfazione e la solitudine vanno a braccetto – spiega la signora Maria del terzo piano – e si cerca di farla finita una volta per tutte» grazie a chi contribuisce alla causa donando qualche spicciolo.

4) Gli insoddisfatti: Infelici anche se hanno una famiglia, dei figli e Amici di Maria de Filippi ogni sabato pomeriggio su Canale 5, spesso sono bambine. Non trovano spazio per l’ultima Barbie che il padre ha loro acquistato e regalato con tanto amore, il vestito alla moda e quel pizzico di coda maschile, che finiscono per cercare nel mercatino dell’usato su Facebook.

la giornalista, Agnese Pasta

Liberamente ispirato all’articolo del Corriere della Sera e di un anonimo giornalista supportato da importanti psicologi, tipica persona che non ha capitoancora una voltaun cazzo di questi social network, che ha pescato un’immagine che ritrae gente con un lavoro, degli amici, una fidanzata o una moglie (probabilmente anche figli), gente che non soffre assolutamente di solitudine ma che sfrutta questi servizi per tenersi in contatto con gente che talvolta vive a centinaia di KM di distanza o che più semplicemente vuole continuare a sentire comodamente seduto sulla poltrona di casa propria.

Signori di Corriere.it e giornalisti di carta stampata o siti patinati in generale, perché non rileggete un paio di volte i vostri articoli prima di mandarli in pubblicazione? Ci fareste certamente più bella figura con il popolo internet, costantemente e da sempre due spanne più avanti rispetto a tutti voi messi insieme.

Un affezionato lettore.

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