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Covid-19: ne usciremo peggiori.

In realtà il tempo futuro che ho usato nel titolo non è corretto. Sì perché, nonostante non ne siamo ancora usciti sul serio, siamo già peggiori di prima. Stanco, demoralizzato, sfiancato, non per colpa del vaccino che ho consapevolmente scelto di fare con il giusto timore che qualsiasi uomo o donna non di scienza può nutrire, ma perché non ne posso davvero più delle lotte tra poveri, tra quelli che sono pro-vaccini e quelli contro, quelli che durante la prima forte ondata di pandemia hanno scelto di chiudersi in casa e non spendere neanche più una parola e che oggi sono tornati leoni da tastiera o – peggio – manifestanti senza un briciolo di rispetto e di senso civico nel seguire poche e semplici regole che ci sono state date per cercare di tornare – ammesso sia davvero possibile – alla normalità.

Photo by Shaira Dela Peña on Unsplash

Andrà tutto bene

Andrà tutto bene è stato lo slogan della prima ondata di pandemia, quando il Covid-19 faceva tanta paura, quando tutti ci siamo davvero impegnati (salvo rare eccezioni) a rispettare distanziamenti, uso delle mascherine (quando è stato possibile reperirle), igienizzarci spesso le mani (e guarda te se doveva proprio essere un evento così catastrofico a insegnarci a lavare bene e spesso le mani), cercando di uscire il meno possibile per ciò che era davvero vitale (tipo la spesa alimentare o l’acquisto di farmaci). C’era l’autocertificazione, c’erano i controlli (sempre troppo rari), c’era quel senso di appartenenza a un gruppo in reale difficoltà, la forte empatia per amici e conoscenti, il gesto di cortesia, la volontà di fare del bene anche se fino al giorno prima forse neanche conoscevi chi ti viveva a fianco, sullo stesso pianerottolo. Per certi versi un evento così drammatico ci ha avvicinati, siamo sembrati davvero umani.

Poi la paura si è trasformata, ha preso strane vie per arrivare a sfociare in qualcosa di totalmente diverso, il panico, la disinformazione, il terrorismo mediatico, i sempre mai troppo maledetti Social Network. Eccoli i leoni da tastiera, ecco i medici che fino al giorno prima sono stati esperti di terremoti e quello ancora prima allenatori della Nazionale di calcio. L’italiano medio è esperto di tutto, capace di rispondere a ogni domanda, “lavoratore presso me stesso, laureato presso l’università della vita“.

Sono sempre stato dell’idea che – pur non essendo totalmente sprovveduto – ognuno debba svolgere il suo mestiere e studiare continuamente per essere sempre più autorevole e preparato, mi rifiuto di pensare che qualcuno lì fuori (a meno di poter vantare più lauree specialistiche e anni di esperienze sulle spalle) sia davvero capace di parlarmi di argomenti molto diversi tra di loro con profonda conoscenza di ognuno di questi.

E allora, pur ammettendo che si parla di una testata giornalistica a me affatto simpatica e dalla dubbia qualità, perché ci riduciamo a trattare il prossimo in una maniera così becera e senza giustificazione alcuna come capitato al protagonista di questo video (che non conosco e che non cambierebbe comunque il mio parere riguardo il trattamento riservatogli)?

Quello di cui sono davvero stufo è questo continuo voler prevalere di un individuo sull’altro. Sono un comune cittadino Italiano che tiene molto al suo splendido paese, che cerca di seguire le regole, rispettare il prossimo (cosa affatto semplice) cercando di non ledere la libertà altrui ma allo stesso tempo neanche la propria. Mi piego ma non mi spezzo, cerco di far valere le ragioni del buon senso civico (da qualche parte ci sarà pur scritto che siamo una società civile, o almeno ciò che ne resta), eppure c’è sempre qualcuno che si arroga il diritto di dirmi ciò che dovrei fare perché “è più giusto di quello che stai facendo”, “ribellati”, “sei una pecora del gregge” e chissà cos’altro ancora.

Davvero, basta ragazzi, non se ne può più. Se pensate che la Covid-19 sia nulla più che una banale influenza e che non possiate rimanerci secchi, allora fate la cortesia di non vaccinarvi. Non c’è Green pass che tenga, nessuna giustificazione o motivazione che vi potrà mai indurre a pensarla diversamente, si vive benissimo anche senza il ristorante o ciò che verrà messo ad accesso esclusivo del pass (e vi ricordo che si ottiene il pass anche con un tampone negativo, senza necessità di vaccino quindi).

Qualcuno è stato in grado di documentare (?) e farvi credere che con il vaccino ci stiano iniettando veleno che ci ucciderà tutti o che permetterà il controllo remoto del nostro cervello e del nostro organo riproduttore, bene così, tutto giusto e tutto sbagliato fino a prova contraria. Fate però un’altra cortesia: cercate di non ammalarvi ma – soprattutto – di non far ammalare il prossimo, perché in quel caso è esattamente ciò che si può definire come un abuso di libertà che va a danneggiare una terza parte inconsapevolmente protagonista di una storia che potenzialmente potrebbe finire male. Ci rimetterebbero gli ospedali, i medici che stanno continuando a svolgere un lavoro sfiancante, noi tutti che abbiamo deciso di seguire le regole senza ribellarci e senza inneggiare alla dittatura sanitaria e altri esempi che toccano argomenti davvero delicati che mai andrebbero messi sul piatto di una bilancia. Sarebbe forse giusto se foste voi, di tasca vostra e non con soldi comuni, a pagare le spese sanitarie quando quella semplice influenza inesistente e messa in piedi dai media vi colpirà, ammesso succeda (e non ve lo auguro), ma so bene che non sarà così.

Liberi certo, ma non di rompere le palle a chi non la pensa come voi (e sì, vale anche per chi la pensa come me e come tutti gli altri vaccinati che ancora oggi – per rispetto altrui – portano la mascherina nonostante non ci sia più l’obbligo, nonostante non siamo più “a carnevale“).

#StaySafe

p.s. lascio i commenti aperti, occhio alla sottile linea tra civile discussione e voglia di fare solo del casino.


Immagine di copertina: del sottoscritto, una volta tanto (è una mia fotografia scattata a Ravenna qualche tempo fa)

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