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Psst: una limitata alternativa al client ufficiale di Spotify

man wearing headphones while sitting on chair in front of MacBook

Photo by Wes Hicks on Unsplash

Ci sono capitato sopra per sbaglio, in una giornata di pioggia durante la quale l’applicazione di Spotify aveva smesso di funzionare. È che in realtà poco dopo avrei scoperto che si trattava di un problema comune a tutti e che Spotify aveva seri problemi di stabilità, ma ho anche dei difetti nel non accorgermi subito di un’interruzione di servizio 🤦‍♂️.
Nonostante la mia personale stupidata (ho persino disinstallato e reinstallato l’applicazione perché non volevo perderci tempo, un pirla, sono davvero un pirla), alla fine l’accaduto mi ha permesso di scoprire che c’è un mondo oltre quella siepe standardizzata colorata di nera e di verde dall’azienda svedese che distribuisce musica in streaming.

Psst

Con un codice sorgente completamente pubblico e disponibile su github.com/jpochyla/psst, Psst è un client alternativo a quello ufficiale distribuito da Spotify. Per funzionare, Psst richiede necessariamente un account Premium del servizio (non è in grado di gestire l’account gratuito), i suoi pacchetti eseguibili per Windows, Linux e macOS sono disponibili all’indirizzo nightly.link/jpochyla/psst/workflows/build/master. Io ho avuto modo di dare un’occhiata alla versione per Windows e provarla con l’aiuto delle API alle quali Psst si appoggia per – pressoché – tutto.

Il client è privo di ogni fronzolo possibile, il minimalismo è spintissimo e per forze di causa maggiore potrà piacere o verrà odiato a primo sguardo:

Nonostante questo suo essere spartano, Psst ti permette di accedere tutti i contenuti salvati nella tua libreria, navigare e ricercare ulteriori tracce, album e playlist. Sì, mancano un mucchio di altre cose ma sono attualmente in sviluppo, seppur non si possa parlare di rilascio continuo.
È forse più un esercizio di stile e voglia di mettersi pesantemente alla prova con l’uso di Rust (linguaggio alla base del progetto), credo che si tratti di un prodotto con grandi potenzialità e un consumo davvero irrisorio rispetto al client ufficiale, nulla però che attualmente possa impensierire la creatura originale di Spotify, è una valida alternativa “Portable” nel caso in cui non si possa installare alcunché sul PC in uso.

Se hai dubbi, l’area commenti è giusto un colpo di scroll più in basso, usala :-)

#StaySafe


Immagine di copertina Wes Hicks on Unsplash

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