Partendo dal presupposto che %TB% corrisponde a una cartella precedentemente richiesta dal batch, l’esportazione delle configurazioni ODBC (che includono ora anche le origini definite dall’utente, cosa che non avevo previsto nell’articolo originale) andrà a lavorare su 3 chiavi di registro se il sistema gira a 64 bit, 2 sui 32. Nello specifico:
if defined ProgramFiles(x86) ( | |
echo Esporto origini dati x86 e x64 ... | |
reg export HKLM\SOFTWARE\ODBC\ODBC.INI "%TB%\ODBC_x86.reg" | |
reg export HKLM\SOFTWARE\Wow6432Node\ODBC\ODBC.INI "%TB%\ODBC_x64.reg" | |
reg export HKCU\SOFTWARE\ODBC\ODBC.INI "%TB%\ODBC_x86_user.reg" | |
) else ( | |
echo Esporto origini dati x86 ... | |
reg export HKLM\SOFTWARE\ODBC\ODBC.INI "%TB%\ODBC_x86.reg" | |
reg export HKCU\SOFTWARE\ODBC\ODBC.INI "%TB%\ODBC_x86_user.reg" | |
) |
Ho volutamente arricchito il tutto e rilasciato un pacchetto eseguibile che –se lanciato come amministratori della macchina locale (o di dominio)– permette di effettuare un backup o un restore delle chiavi contenenti le configurazioni ODBC personali e di sistema. Potete scaricarlo gratuitamente all’indirizzo app.box.com/s/bjcjx1gzt6l3097s4qq7bbful5pskm7r, è compatibile con sistemi 7 e 8.1 ma anche con Windows 10 (pur se non testato dal sottoscritto), si basa sulla stessa interfaccia di Sticky Notes Backup & Restore, di cui vi avevo già parlato in passato.
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