Quello che WhatsApp fa è molto semplice: inviare messaggi di testo, immagini, suoni e altro ancora ma via internet, utilizzando la sola connessione dati, non producendo quindi ulteriori costi per chi lo utilizza, a patto che dall’altro lato ci sia un telefono con lo stesso software installato, cosa decisamente comune oggigiorno (per fortuna, aggiungerei).
L’applicazione per chi ancora non lo sapesse è disponibile su tutte le piattaforme più comuni, a pagamento o gratuitamente (dipende proprio dalla piattaforma che si ha a disposizione).
L’idea
Quello che ho voluto fare è stato provare a farla girare su un Android emulato dato che possiedo solo telefoni iOS. Perché fare una cosa simile? Soprattutto curiosità, poi la comodità di poter usare la tastiera fisica estesa, un mouse ed un monitor dove tenere in primo piano lo scambio di messaggi tra me e gli amici :-)
Unica pecca: se intendete portare WhatsApp su Desktop, sappiate che il client installato sul telefono con la vostra SIM principale smetterà di funzionare. Può esistere un solo client WhatsApp collegato per numero di telefono. Scegliendo quello emulato sul Desktop, quello mobile non scaricherà più i messaggi, dando il ben servito con un semplice messaggio a video per errore di autenticazione, con necessità di ricollegare (quindi effettuare una nuova verifica) del numero di telefono tramite SMS o telefonata.
La fattibilità
Presto detto (e fatto). Contrariamente ad un passato fatto di macchine virtuali più o meno aggiornate e pronte per VMware, oggi è possibile trovare software che permettono di mettere in piedi il tutto senza la benché minima conoscenza, sforzo ed eccessivo impiego di tempo. Quello che ho personalmente provato è YouWave: un Virtual PC (Microsoft) ben mascherato che permette di accedere ad un Gingerbread 2.3 e a qualsiasi applicazione liberamente scaricabile da Google Play.
YouWave è un software a pagamento (circa 15$, spesa effettivamente bassa considerando il cambio di moneta favorevole), ma potete scaricarlo e provarlo gratuitamente per 7 giorni.
Inutile parlarvi dell’installazione, è un banale avanti-avanti-fine come da “migliore tradizione“. Quello che c’è da sapere è –una volta avviato l’Androide– che basterà aprire il browser, navigare sul sito di WhatsApp (www.whatsapp.com) quindi andare nella sezione Download e scegliere Android, o più semplicemente puntare direttamente al pacchetto di installazione disponibile su whatsapp.com/android/current/WhatsApp.apk!
A pacchetto installato vi verrà chiesto di inserire manualmente un numero di telefono così da poter verificarne la proprietà. Ovviamente non essendoci una SIM installata nel sistema virtuale non sarà possibile ricevere il SMS di conferma con il codice da inserire. Vi toccherà quindi attendere che il countdown arrivi al termine per far partire la telefonata che arriverà sul vostro vero cellulare e vi permetterà di ascoltare la voce automatica che vi “consegnerà” il codice da inserire a video.
Il risultato? Giudicate voi stessi! :-)
Velocità di consegna e qualità del servizio identiche rispetto al client installato sul telefono, potete in ogni caso inviare e ricevere file multimediali e –ammesso che abbiate caricato la rubrica nel sistema virtuale– vedere e chattare anche con altre persone che usano già WhatsApp. Non avete a disposizione l0 storico delle chat (succede anche sul telefono fisico, ndr) e tutto quello che scrivete o ricevete durante questo esperimento NON sarà disponibile in seguito sul cellulare.
Insomma, si tratta di un esperimento tanto semplice quanto veloce da mettere in pratica. L’unico fastidioso difetto trovato è l’impossibilità di cambiare il layout della tastiera, l’italiano non compare tra le lingue disponibili, vi toccherà quindi ricordare di avere a che fare con una tastiera americana dove tutti gli accenti e parte della punteggiatura è in posti differenti a dove solitamente siete abituati a premere. Per farvi un’idea date un’occhiata alla scheda (e l’immagine della mappatura pulsanti) su Wikipedia: it.wikipedia.org/wiki/File:Computer_keyboard_US.svg. Non so (e non ho fatto ricerche in merito) se esiste la possibilità di aggiungere un pacchetto lingue in seguito (magari usate i commenti per farmelo sapere :-)) così da rendere assolutamente perfetto il software.
Solo ieri sono venuto a conoscenza che esiste un secondo software stile YouWave, ma gratuito e disponibile già in versione beta su bluestacks.com:
Mancano alcune feature ma ce ne sono delle altre niente male, soprattutto se possedete già un telefono Android e volete sincronizzare la “versione” Mobile con quella Desktop!
L’unico limite è la vostra fantasia e il tempo che deciderete di investire in questi strani esperimenti, che permettono però di avere il proprio mondo a portata di click ovunque voi siate, cosa che allo stato attuale con iOS desidererei tanto ma che non è possibile fare!
Buon divertimento!
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