Quasi tre settimane di lavoro e sentirle sempre più. Se inizialmente potevamo pensare ad un problema del foglio di calcolo o di un pacchetto KB arrivato tramite Windows Update, un thread nel forum di Microsoft Technet ha sciolto ogni dubbio, qui c’è lo zampino degli sviluppatori, benvenuti ad un nuovo giro di boa col morto.
Problema: preso un qualsiasi file Excel con un numero di righe abbastanza elevato da poter effettuare dei test (10.000 righe e più), filtrando il contenuto del foglio di calcolo, una colonna del subtotale impiega tutti e 4 i vostri processori per un tempo non meglio definito (si arriva anche a 3 o 4 minuti e forse più, dipende proprio dal foglio di calcolo), anche in casi che fino a qualche giorno prima funzionavano invece perfettamente con risultati aggiornati in tempo quasi reale.
Scenario: Windows 7 Pro Sp1 x64, con Office 365 ProPlus (x64 anch’esso) installato con modalità Click2Run ma anche MSI, versione aggiornata a settembre (quindi 15.0.4753.1003). Problema poi riprodotto anche su Windows 8.1 e Windows 10, sempre a 64 bit, con ambo le versioni di Office 365 ProPlus (quindi 32 e 64 bit), ma anche su una versione non ancora stabile di Office 2016.
Ad oggi (data di pubblicazione dell’articolo), le versioni che presentano il problema sono la 15.0.4745.1002 (agosto 2015) e la più giovane 15.0.4753.1003 (settembre 2015), come da mappa dei rilasci sempre disponibile sulla pagina ufficiale di Microsoft. Nonostante una segnalazione a Microsoft e un thread su Social Technet dove se ne parla (social.technet.microsoft.com/Forums/en-US/b4f97ea6-1761-49de-869a-5334d0edcfd5/bad-update?forum=officeitpro, già segnalato ad inizio articolo), il problema persiste. Si spera -chiaramente- che possa essere risolto nell’aggiornamento di Ottobre, ma nel frattempo vi toccherà fare un downgrade dell’installazione all’aggiornamento di luglio, sempre disponibile per il download utilizzando il pacchetto di distribuzione Microsoft ufficiale (Office Deployment Tool), che potete scaricare all’indirizzo microsoft.com/en-us/download/details.aspx?id=36778.
Al solito, il tool avrà necessità del file XML (configuration.xml) con le indicazioni sul pacchetto, versione, lingua e dettagli da scaricare e mettere a disposizione di un’installazione successiva, potrete quindi pilotarlo per ottenere l’aggiornamento 15.0.4737.1003 (luglio 2015):
<Configuration> <Add Version="15.0.4737.1003" OfficeClientEdition="64" > <Product ID="O365ProPlusRetail"> <Language ID="it-it" /> </Product> </Add> <Updates Enabled="FALSE" UpdatePath="" /> <Display Level="None" AcceptEULA="TRUE" /> <Logging Name="OfficeSetup.txt" Path="%temp%" /> </Configuration>
(giusto per completezza di informazione: il file proposto scarica una versione di Office 365 ProPlus a 64 bit, in italiano, con l’aggiornamento automatico disabilitato e l’accettazione della licenza EULA in automatico, con risultato dell’installazione tracciato nel file OfficeSetup.txt nella cartella %TEMP% dell’utente che installa il software).
Ora vi basterà lanciare un setup /download (da un prompt dei comandi puntato nella cartella dove avete scaricato il Deployment Tool e salvato il file XML) per scaricare la versione del pacchetto Office desiderata, non contenente il bug. Va da sé che sul PC del malcapitato (da noi molti, considerando che l’aggiornamento viene tenuto attivo in automatico) sarà necessario disinstallare l’Office attualmente presente e lasciare spazio a quello precedentemente scaricato che si potrà installare lanciando un setup /configure (sempre da un prompt dei comandi, sempre dalla cartella dove è stato scaricato il tool di rilascio e all’interno della quale saranno presenti anche i veri file di installazione di Office).
Al termine dell’installazione vi basterà procedere nuovamente con l’attivazione del pacchetto. Non vi resterà quindi che provare a riprodurre l’errore ancora una volta, cosa che stavolta non dovrebbe funzionare. Ricordatevi, prima di ritenere concluso l’intervento, di andare a disattivare manualmente gli aggiornamenti di Office da File / Account, nonostante già nel file XML sia stato specificato di non farli, prevenire (e ripetere l’operazione anche una volta in più) è meglio che curare.
Buon lavoro!
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