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Car Thing di Spotify: prodotto giusto e sbagliato allo stesso tempo

Car Thing di Spotify: prodotto giusto e sbagliato allo stesso tempo

Il progetto è ufficialmente morto ma le unità hardware vengono ancora vendute in America e – di importazione – su siti web come eBay e soci (anche se è sempre più difficile trovarne a prezzi ufficiali Spotify) fino a esaurimento scorte. Car Thing è un display e un controller che permette di gestire in maniera davvero immediata e intuitiva l’interfaccia di Spotify, un prodotto che è stato ideato per essere montato nelle automobili sprovviste di sistemi multimediali al passo con i tempi. Tutto semplice, giusto? Sbagliato.

Car Thing

Non è sbagliato in senso assoluto, capiamoci. Car Thing è un bel progetto, sensato, dall’estetica accattivante e dall’interfaccia che supera – di gran passo – quella proposta in Android Auto o Car Play. Avrebbe potuto avere vita più semplice se solo fosse stato calibrato meglio, immesso sul mercato con maggiore entusiasmo e un prezzo competitivo. E invece no, perché evidentemente è nato come progetto a investimento perduto, l’azienda non ci ha creduto abbastanza e il prezzo proposto per la vendita era assolutamente fuori da ogni senso logico possibile (circa 90$).

A volerla scomporre in maniera superficiale e certamente non corretta, è un monitor touch screen con una manopola “scuola Audi” (mi capiranno i possessori dell’auto tedesca) e un microfono integrato nella scocca che permette di controllare le funzioni del dispositivo con la voce. Nato esclusivamente in grado di parlare e comprendere la lingua inglese (poco male), non è mai stato aggiornato per lavorare con gli altri mercati, seppur per funzionare non necessiti di null’altro se non uno smartphone con Spotify installato e una connessione bluetooth attiva, roba quindi che abbiamo a disposizione anche sul mercato italiano.

Lo scopo del gioco non è infatti quello di collegarsi all’account Spotify senza intermediari, perché Car Thing non è provvisto di ciò che servirebbe a dargli una corretta connettività verso Internet, quello che fa è collegarsi via bluetooth allo smartphone e permetterti di pilotare le funzioni del player multimediale svedese, un telecomando decisamente avanzato che integra copertine, comandi rapidi e altro ancora.

La manopola principale infatti non è l’unico pulsante fisico di Car Thing, sulla parte alta del monitor ci sono 3 pulsanti aggiuntivi (4 se si considera anche quello di accensione / spegnimento) che portano ad altrettante scelte rapide, playlist che puoi avviare con un solo tocco senza la necessità di navigare l’interfaccia, un po’ come faresti con l’autoradio e le stazioni FM / DAB memorizzate tra le preferite. Subito sotto la manopola c’è poi un altro pulsante che ti permetterà agilmente di tornare sempre indietro rispetto allo schermata attuale.

Car Thing funziona, è bello da vedere e bello da usare, il riconoscimento vocale svolge molto bene il suo lavoro e non si formalizza se non sei un nativo americano e parli un “asganauei-andante” a colpi di mandolino e tagliatelle al ragù, un punto decisamente a favore nonostante io abbia poi deciso di disattivare il microfono dopo qualche giorno d’utilizzo. Questo perché credo che la funzione più comoda offerta da Car Thing sia proprio il monitor, un monitor che puoi tenere “comodamente” sulla scrivania e far sì che tu non debba cambiare schermata quando vuoi sapere il titolo della canzone che stai ascoltando in quel momento e che ti piace tanto da volerla inserire nei tuoi preferiti.

Il “comodamente” messo tra le virgolette nel periodo precedente è lì solo perché Car Thing nasce per essere installato in auto grazie all’aiuto dei supporti inclusi all’interno della scatola del prodotto, non è adatto nativamente alla scrivania, ed è per questo motivo che c’è un “mercato” di proposte di progetti 3D che permettono la stampa di “culle” che possano contenere e tenere dritto il monitor anche su piano piatto tipico da casa o ufficio (io ho chiesto a un amico la cortesia di stampare questo, giusto per capirci: thingiverse.com/thing:5517242).

Vuoi conoscere la pecca forse più stupida con la quale mi sono scontrato mentre stavo montando e avviando la prima volta Car Thing? Il cavetto USB-C incluso nella scatola originale, quello che serve a portare l’alimentazione da un tradizionale e ormai vetusto caricabatterie da muro da 5V e 1A che tutti grosso modo abbiamo in casa (nella scatola originale del prodotto c’è l’alimentatore – giustamente – da presa accendi sigari tipica dell’automobile), quello che se non correttamente inserito (fino in fondo) nella parte posteriore di Car Thing fa sì accendere il dispositivo, ma ti mostra a monitor un errore dicendo che devi usare il suo adattatore per alimentarlo. Il problema non è l’alimentatore usato, il problema è proprio il cavo, deve andare fino in fondo, anche se ti sembra di aver già raggiunto il limite, il tutto perché magari si tratta di un cavo nato non esattamente a posto, non del tutto almeno.

Aggiornare Car Thing

Il mio Car Thing si è aggiornato tramite l’applicazione di Spotify installata sullo smartphone. È lei che scarica il firmware e lo passa a Car Thing permettendogli poi di allinearsi e riavviarsi automaticamente partendo con il sistema più recente. L’ho visto fare solo una volta in fase di primo avvio, poi il nulla. Nel web ho trovato riferimenti e discussioni a possibili nuovi aggiornamenti software per continuare a supportare in qualche maniera questo progetto visto il grande successo ottenuto nel momento in cui è stato dichiarato morto, abbassando il prezzo delle unità a circa 30$ tasse comprese (strano e inaspettato, vero? Vendo del sarcasmo al chilogrammo se lo desideri).

Tutto da verificare però, anche se in tutta onestà non vedo cos’altro si possa e voglia andare a fare (e spendere in termini di tempo uomo) su un progetto che ha già visto tramontare la luce del sole.

Car Thing, in conclusione

Il prodotto giusto al momento (e prezzo, soprattutto) sbagliato, questo è Car Thing.
Spotify ci ha forse investito troppo (o troppo poco) e ci ha creduto meno del dovuto. Le auto di oggi vengono prodotte e immesse sul mercato già in grado di dialogare con lo smartphone tramite Android Auto o Apple CarPlay, eppure lì fuori siamo ancora pieni di vetture che non hanno null’altro che un’autoradio che a fatica legge la chiavetta USB preparata dal nipote per il nonno, lo stesso nonno che certamente ha vissuto e continua a vivere benissimo senza Spotify, ascoltando le solite tracce alle quali è abituato ormai da tempo, che quindi non sa cosa sta perdendosi.

Al prezzo di mercato americano attuale credo che si tratti di un oggetto bello, inutile e da possedere, non lo avrei mai pagato più di così neanche all’atto della prima vendita, nonostante sia elemento di arredo e completamento da scrivania più di quanto non possa esserlo per l’automobile. Se Spotify lo avesse pensato già così dall’inizio (oltre comunque a offrire il kit di montaggio per l’automobile) forse avrebbe avuto accesso a un gruppo più nutrito di potenziali clienti.

Valutazione finale: 3.5

Credo di aver scritto tutto. Se hai dubbi in merito ti basterà porre la tua domanda nell’area commenti, avendo Car Thing sulla scrivania mi viene facile fare eventuali test e rispondere ai quesiti posti :-)

#StaySafe

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Prodotto: Un amico lo ha acquistato per me in USA e lo ha portato in Italia durante le scorse vacanze natalizie. Ho quindi potuto usufruire del prezzo originale americano senza dover pagare cifre da "vero affare" su eBay o simili.

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