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OnePlus 9 Pro: Never Settle, again

OnePlus 9 Pro 5G:  Never Settle, again 3

Ed eccoci qui, ultimo passo di un breve cammino attraverso il quale ti ho accompagnato alla scoperta di OnePlus Nord e OnePlus Nord 2, per poi concludere con il “flagship killer” OnePlus 9 Pro in configurazione 8/128, colui che ha sostituito il mio Xiaomi Mi 9 dopo qualche anno di servizio tra alti e bassi. Acquistato il 26 novembre dello scorso anno, ho avuto modo di metterlo alla prova nel quotidiano, non sentendo più quel fiato sul collo dello spazio disco in esaurimento (il Mi 9 aveva una configurazione con 64 GB di spazio disco disponibile per applicazioni e dati personali) e tornando a giocare con un terminale che ha un passato certamente glorioso, con un futuro però del tutto incerto per scelte discutibili della divisione che fa capo a Oppo.

Proviamo a mettere subito in chiaro le cose:

🤔 Ehi Giò, ma lo sai che è uscito OnePlus 10? , lo so, di certo questo articolo è in pura controtendenza rispetto a tutti coloro che hanno recensito il terminale di più giovane messa in commercio da parte di OnePlus. Se pensi che questo articolo sia “nato vecchio” non preoccuparti, saltalo tranquillamente!

Se invece credi – come me – che il mercato del “vecchio” possa sempre nascondere qualche chicca a prezzo contenuto beh, continua a leggere fiducioso e magari lascia un commento per dirmi cosa ne pensi. Certamente trattandosi nello specifico di un top di gamma (seppur di generazione precedente) il prezzo sarà comunque medio-alto per molte tasche, ma tutto dipende sempre dalla disponibilità economica di chi legge (e anche dalla valutazione che fai secondo la quale non vuoi certamente cambiare uno smartphone all’anno).

OnePlus 9 Pro

6,7 pollici di display Fluid AMOLED a 120 Hz con una risoluzione massima di 3216 X 1440 pixel (525 ppi) e aspetto 20,1:9. L’ho scelto in configurazione 8+128, la base, è comunque un salto in avanti rispetto a ciò che avevo e più della RAM (che lo rende certamente più fluido e reattivo nelle operazioni quotidiane) è lo spazio a mia disposizione a farmi vivere un po’ più serenamente, soprattutto considerando che ormai è da tempo che ci si trova nella condizione in cui i tagli di memoria degli smartphone sono quasi più grandi (per necessità varie) rispetto a quelli dei PC che utilizziamo per lavorare.

Costruzione

OnePlus 9 Pro monta un processore Qualcomm Snapdragon 888 con GPU Adreno 660. Due le versioni in commercio, con RAM da 8 GB o 12 GB (sempre LPDDR5) e con taglio di memoria 128 GB o 256 GB (UFS 3.1 2-LANE). Vassoio con possibilità di montare una doppia nano-SIM, la ricezione e la qualità dell’audio in capsula sono ok, l’applicazione “Telefono” è quella originale di Google, integra già il filtro nativo contro lo Spam, comodità che si apprezza con il tempo nonostante ci siano sempre “quelle due cose due che cambieresti“.
La connettività 5G è attivabile su una sola delle due SIM installabili a bordo. Fastweb si è nel frattempo aggiornata rendendo la sua rete veloce compatibile con più modelli e il OnePlus 9 Pro è finito tra questi, se dovessi dirti che “è molto meglio rispetto a prima” mentirei, ma non posso comunque lamentarmi in senso generale. Sappi che potrai sempre scegliere – come già visto su OnePlus Nord e Nord 2 – di ottimizzare l’uso della batteria preferendo l’uso del 4G in quelle zone dove la copertura 5G è più scarsa.

Il display non si discute. Puoi scegliere di utilizzarlo al meglio delle sue capacità (120 Hz) oppure se tarpargli un pelo le ali per una più longeva durata della batteria, la differenza si vede a occhio nudo ma non è invalidante fino a pensare che non si possa tenere a 60 Hz. Il sensore di luminosità è rapido e lavora bene anche in condizioni più difficili e con quella mai poco fastidiosa luce solare diretta che d’estate (o in quella bella giornata anche a metà inverno, mica siamo qui a dire che l’estate è meglio delle altre stagioni 😏) caratterizza la tua passeggiata.

Il lettore di impronte è integrato nel display ed è molto rapido e preciso nel riconoscimento, in alternativa potrai sempre decidere di utilizzare il più classico codice di sblocco (comunque necessario anche quando utilizzi l’impronta) o effettuare il riconoscimento del volto (funzione integrata che però tendo a sconsigliare sempre a prescindere dalla marca dello smartphone / tablet).
Manca il connettore cuffie, c’è il selettore laterale per impostare il terminale in suoneria completa (con vibrazione), solo vibrazione o completamente silenzioso. L’ho già detto nella precedente recensione dedicata ai modelli più economici ma voglio ripetermi: si vive tranquillamente anche senza, ma è inutile negare che si tratta di una comodità che rende più rapido il gesto di modifica del comportamento dello smartphone in caso di necessità (riunione, luoghi sacri, ecc.).

Il connettore di ricarica / collegamento è di tipo USB-C (USB 3.1 GEN1). La batteria è da 4500 mAh (non rimovibile) e consente tranquillamente di arrivare a fine giornata (e più) anche con un uso che stressa il terminale. Di certo posso dirti che il break-point (che cambie le sorti della durata di cui parlavo) ha un nome e si chiama Android Auto in modalità Wireless, quando si utilizza l’accoppiata di attacco Waze e Spotify (oltre alla più – ormai – banale telefonata che si fa in automobile nel percorso casa-lavoro o simile). All’interno della scatola troverai il caricabatterie originale Warp Charge 65T (da 10V/6.5A), il terminale è inoltre compatibile con la ricarica a induzione (50W Wireless Charging) e nativamente capace di effettuare ricarica wireless inversa.

OxygenOS o ColorOS?

OxygenOS basato su Android 11 “out of the box, a oggi che sto scrivendo l’articolo siamo approdati da tempo su Android 12 e le patch sono quelle di maggio 2022 nonostante il sito web ufficiale dica altro. Sono un po’ contrariato dal fatto che il rilascio patch – trattandosi ancora oggi di un modello di punta non esattamente dichiarabile “morto” – non sia così immediato da parte di OnePlus, senza voler ulteriormente calare l’asso di briscola della lamentela costituita da questa forzata transizione (forse più fusione) con la ColorOS tipica dei terminali Oppo. Se è vero che sono utilizzatore fedele di Nova Launcher, è altrettanto vero che spesso ci si scontra comunque con quelle funzioni native del sistema (che non posso toccare) che mi lasciano alquanto perplesso.

L’esperienza complessiva mi porta a dire che c’è certamente di peggio, ma questa volontà da parte di OnePlus di non dedicarsi anima e cuore a una personalizzazione di Android che ha sempre fatto un gran lavoro (parlo della Oxygen) mi fanno propendere seriamente per un passaggio futuro a una LineageOS come papabile alternativa libera da fronzoli e certamente più stabile per certi versi.

Discutibilità dell’essere un Alexa Phone

OnePlus 9 Pro è stato più e più volte spinto da Amazon perché dichiarato nativamente “Alexa Phone“, questo grazie all’integrazione delle funzionalità che ti permettono di sfruttare l’assiste vocale del gigante dell’e-commerce senza mani, in qualsiasi momento (a patto tu lo voglia).
Ecco, simpatico aneddoto da raccontare è quello che vede protagonisti i tanti clienti ritrovatisi con l’applicazione Alexa completamente non funzionante su OnePlus 9 Pro (crash diretto) per un discreto periodo di tempo, il tutto dovuto a un bug facente parte del driver Qualcomm utilizzato dall’assistente vocale che (come work-around) andava riportato alla versione originale (pubblicata in concomitanza con l’uscita del terminale sul mercato) non dimenticando di disabilitare gli aggiornamenti automatici dello stesso.

Il problema è stato risolto? Sì, ci è voluto diverso tempo. OnePlus in quell’intervallo di tempo non ha mai risposto alle lamentele dei clienti e il metodo per scavalcare la difficoltà era stato trovato da un utilizzatore, pubblicato poi sul forum ufficiale della comunità OnePlus per andare incontro alle esigenze di tutti gli altri utilizzatori. Non esattamente un bel biglietto da visita per un prodotto che di listino costava “una discreta cifra“.

Multimedia

Altoparlanti Dual Stereo con supporto eliminazione del rumore e tecnologia Dolby Atmos® , in generale la qualità del vivavoce e della riproduzione audio è promossa.

Riguardo il comparto fotografico posso dirti che il quello principale è composto dalle quattro posteriori: la principale da 48 MP ƒ/1.8 con stabilizzazione ottica OIS e grandezza del sensore 1/1.43″ (il sensore è il Sony IMX789), grandangolare da 50 MP ƒ/2.2 (sensore IMX766 sempre di Sony), macro da 8 MP ƒ/2.4 stabilizzato OIS pure lui e infine l’obiettivo monocromatico da 2 MP. La messa a fuoco è automatica grazie alla tecnologia Multi Autofocus (All pixel omni-directional PDAF+LAF+CAF), la frontale è però fissa. Il flash è costituito da un doppio led.
Fotocamera anteriore basata sul sensore Sony IMX471, 16 MP ƒ/2.4, stabilizzata grazie all’elettronica (EIS).

OnePlus dichiara che tra le tecnologie utilizzate da questa collaborazione con Hasselblad si trovano Nightscape, Super Macro, UltraShot HDR, Smart Scene Recognition, Portrait mode, Pro mode, Panorama, Tilt-shift mode, Focus Peaking, Cat/Dog Face Focus, Raw file, Filters, Super Stable, Video Nightscape, Video HDR, Video Portrait, Focus Tracking, Timelapse e Hyperlapse.

I video si registrano in maniera predefinita a 1080p con 30fps (c’è la funzione di Time Lapse) quando utilizzi la fotocamera frontale, altrimenti – se scegli il vero comparto fotografico per eccellenza, quello posteriore – potrai sbizzarrirti registrando in 8K a 30fps, in 4K a 30/60/120fps oppure a 1080p con 30/60fps. Potrai sfruttare inoltre le funzioni di Super Slow Motion (video 1080p a 240 fps o 720p a 480 fps) e Time-Lapse (1080p a 30fps o in alternativa 4K a 30fps).

OnePlus 9 Pro scalda in tutto questo? , ma ti assicuro che l’ho sentito scaldare di più nel corso dell’utilizzo di GPS e navigatore satellitare. In linea generale la dissipazione non è male e si riesce a tenere in mano tranquillamente quando registri anche a 8K a patto di non pensare di poterci registrare un film.

OnePlus 9 Pro, in conclusione

Valutazione finale: 3.5

OnePlus 9 Pro è un terminale completo, veloce e dal prezzo discutibile ancora oggi. Mi sentirei di consigliarlo? , pur senza spingere troppo sull’acceleratore dell’entusiasmo perché non è più “il OnePlus di una volta” nonostante si comporti comunque bene (suo figlio è bravo ma non brilla).
Ha ottime caratteristiche che da un top di gamma bisogna pretendere, ci sono offerte su Amazon (e soci) che ancora oggi non riescono a permetterti di portarlo a casa a meno di 600€ circa. Nei box qui di seguito ti propongo le due versioni disponibili e una custodia per proteggerlo al meglio (Spigen, come sempre), ma ricorda che nella confezione del prodotto ne troverai già una in silicone morbido trasparente, pensiero certamente gradito (e lo stesso vale per la pellicola protettiva già applicata a monitor che però è nettamente inferiore a qualsivoglia opaca di terza parte acquistabile in un secondo momento).

Trovi la scheda tecnica completa di OnePlus 9 Pro sul sito ufficiale del produttore, all’indirizzo oneplus.com/it/9-pro/specs.

Valutazione finale: 3.5

Io come sempre sono a tua disposizione nell’area commenti, nel caso desiderassi ricevere maggiori informazioni sull’articolo che hai appena letto e sul prodotto (ma anche sugli altri due che avevo recensito l’altra volta), o se anche solo volessi discutere la valutazione e dire la tua :-)

#StaySafe

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