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Accettare cookie automaticamente: un paio di proposte (Aggiornato)

Vegan cookies- the not so guilty pleasure

Photo by Sara Sperry on Unsplash

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Siamo onesti: la Cookie Law sarà stata anche utile e necessaria, ma all’utente finale ha portato solo una “scocciatura” in più ogni volta che visita un sito web, il tutto senza considerare che i meno avvezzi alla tecnologia riscontrano ancora oggi oggettive difficoltà nel comprendere al meglio cosa il solito popup (si assomigliano più o meno tutti) chiede loro, generalmente finendo per portare l’utente al clic (questo sì che è sbagliato, si tratta dei dark patterns) del pulsante sempre in bella vista “Accetta tutti“, tenendo quanto più nascosto possibile l’ormai obbligatorio “Non accettare alcunché e procedi“, che fa decisamente più al caso di noi tutti o quasi.
Ho quindi voluto approfondire un attimo l’argomento e – dopo anni di clic di accettazione / non accettazione manuali – ho un paio di proposte per automatizzare il processo quando possibile.

Il “quando possibile” è inevitabile perché, nonostante i popup di Cookie Consent si assomiglino un po tutti, spesso capita che si comportino in maniera differente in base alla configurazione scelta da chi il sito web lo mantiene online. I due componenti aggiuntivi di cui ti parlo oggi possono quindi fallire di tanto in tanto, ti toccherà perciò intervenire manualmente ma – rispetto al passato – il tutto ti peserà molto meno, te lo assicuro.

Consent-O-Matic

È attualmente la mia scelta per Mozilla Firefox. Si tratta di un componente aggiuntivo sviluppato e mantenuto dall’Università di Aarhus, con codice sorgente completamente aperto e disponibile su GitHub all’indirizzo github.com/cavi-au/Consent-O-Matic, tutti sono invitati a contribuire se si possiedono le capacità per farlo. Il sito web ufficiale risponde all’indirizzo consentomatic.au.dk e contiene tutte le informazioni utili sul progetto.

Consent-O-Matic è attualmente disponibile per Mozilla Firefox e Google Chrome (quindi anche Microsoft Edge e qualsiasi altro browser basato su Chromium), ma anche per Safari sia in versione Desktop che mobile:

Price: Free
Developer: Aarhus University
Price: Free

Il protocollo sfruttato dal componente aggiuntivo è quello CMP (Consent Management Provider) che però non è compatibile con tutti i popup di Cookie Consent che si trovano in giro per il web. Per questo motivo gli sviluppatori hanno integrato la possibilità di segnalare “siti web non compatibili” con il loro addon tramite un paio di clic (partendo dall’icona del componente aggiuntivo stesso, che io tengo nella barra di Firefox).

Le impostazioni possono essere scelte la prima volta (modificate successivamente quando lo desideri, questo è ovvio) e Consent-O-Matic proverà a dettarle per te ogni volta che ti si presenterà davanti un popup Cookie Consent. All’interno delle sue opzioni troverai inoltre il link diretto al file delle regole JSON che caricherà dallo spazio GitHub e una schermata riepilogativa a fini statistici per capire quanto tempo hai risparmiato nel corso del suo utilizzo:

Super Agent

Contrariamente a Consent-O-Matic, Super Agent si prefigge lo stesso obiettivo finale ma non pubblica il suo codice sorgente su GitHub (o alternativa qualsiasi), è una blackbox (fatto salvo che una sbirciatina all’interno del file dell’estensione si può sempre dare) che fa il suo sporco lavoro e che ho scelto di provare installandolo su Google Chrome.

Super Agent è gratuito, disponibile per Mozilla Firefox, Google Chrome (quindi anche Microsoft Edge), Safari e presto anche Opera. I suoi sviluppatori (questi tre ragazzi) dicono che il rientro economico deriva dai proprietari dei siti web che vogliono rendersi subito compatibili con il loro prodotto:

We make money by selling a snippet of code to websites that integrates with Super Agent. Essentially, websites can have a JS snippet unique to them so that when a user with Super Agent visits, cookie preferences are applied automatically without having to ask anything. The extension can detect this snippet and communicate the preferences to the website. And no, we will not accept money from websites to override any options.

Anche in questo caso sarà possibile decidere che tipo di impostazioni usare come predefinite (la modifica è sempre permessa in un secondo momento) e si potrà inoltre registrare un account personale sul sito web ufficiale del componente aggiuntivo per permettere di salvare tali impostazioni e condividerle tra browser differenti (immagina di installare lo stesso addon su Mozilla Firefox e Google Chrome, potrai configurarne uno e ottenere in realtà la medesima configurazione anche sull’altro senza sforzo alcuno, ha senso), cosa comunque non obbligatoria fortunatamente.

All’interno delle opzioni di Super Agent troverai una schermata riepilogativa a fini statistici per capire quanto tempo hai risparmiato nel corso del suo utilizzo, le impostazioni modificabili (di cui ti parlavo qui sopra), la possibilità di cambiare password al tuo account (ammesso tu abbia scelto di crearne uno), una lista bianca di siti web su cui non intervenire e altro ancora:

Prima di concludere mi sembrava abbastanza doveroso lasciare qui il testo proposto dalla stessa estensione in merito al trattamento dei dati e alla privacy dell’utente, lasciandoti possibilità di approfondire tramite il collegamento che si trova alla fine del paragrafo:

As any Software company, Super Agent is highly dependant on usage data to understand, at least, if people are using the product. We collect only product usage data with a randomly generated ID we can calculate active users, uninstalls and updates.

Super Agent does not, under any circumstances, collect browsing data of users nor does it share any data with third parties. No usage data collected can be linked to you, even if you have an account.

If you disagree with the above policy, please uninstall Super Agent.

You can read more about how we use data in our Privacy Policy.

Lascio quindi decidere a te se questo modo di utilizzare i dati è lecito e fa al caso del tuo utilizzo quotidiano del browser. L’alternativa è chiaramente quella di non installare (o disinstallare se già installato) Super Agent e passare a qualcosa di più aperto come Consent-O-Matic. Io continuerò a tenerle entrambe per valutarne la bontà e la capacità del supporto tecnico nell’andare incontro a richieste degli utilizzatori che segnalano le varie incompatibilità con i meccanismi di auto-accettazione cookie utilizzati.

Se tu vuoi proporre ulteriori alternative ricorda che l’area commenti è a totale disposizione. Quello che posso anticiparti è che ho già valutato in passato l’utilizzo di liste ad-hoc per uBlock e soci, ma quelle non risolvono il problema, lo aggirano al meglio delle loro possibilità non mostrandoti gli avvisi di accettazione / rifiuto cookie quando possibile. Altra cosa che voglio segnalarti prima di chiudere è la pagina che ho dedicato alla gestione e cancellazione dei cookie in questo blog, può certamente tornarti utile nel caso in cui non dovessi sapere dove mettere le mani: gioxx.org/policy/policy-sui-cookie/#disable-cookie-browser.

Dopo mesi di utilizzo

L'articolo è stato aggiornato

Aggiornamento del 4/3/2023
L’intero paragrafo che stai iniziando a leggere è nuovo, ho deciso di mettere giù un paio di righe in merito all’utilizzo delle due estensioni suggerite, ai loro comportamenti su Firefox e Chrome, alle novità che riguardano da vicino Super Agent e che sono state annunciate per tutti coloro che utilizzano la versione per iOS.

Ho ancora entrambe le estensioni installate, una per ciascun browser e profilo personale che utilizzo, proprio come quando ho scritto e pubblicato l’articolo originale a giugno dello scorso anno. Non ho mai scelto davvero su che lato della barricata rimanere perché ambedue si comportano bene ma – in linea di massima – ho avuto modo di apprezzare di più la silenziosità si Super Agent rispetto invece al mostrarsi più spesso (e andare anche più lenta) di Consent-O-Matic. Ho spesso inviato segnalazioni alla community di quest’ultima citata per migliorare l’integrazione con siti web non “pilotabili” automaticamente e, in alcuni casi, ho avuto il piacere di constatare che qualcuno dall’altro lato accoglieva quelle segnalazioni permettendo all’estensione di funzionare poi meglio al successivo passaggio dalla “medesima spiaggia“.

Per quanto riguarda invece Super Agent sono onesto: non ne ho mai avuto la necessità. Occhio però, un po’ come sospettato trattandosi di componente aggiuntivo con scopi commerciali (e che quindi in qualche maniera deve portare un po’ di soldini a casa), la novità è stata annunciata in concomitanza con il rilascio dell’aggiornamento 2.9.0, te la riporto integralmente:

Important Announcement

We want to inform you that starting March 13th, we will begin charging our iOS users a small fee of $1.15/month. This will allow us to keep maintaining Super Agent and continue improving it. The desktop version will remain free to use. So, for less than the price of a cup of coffee, you’ll be able to keep enjoying an upgraded cookie-free browsing experience online.
We understand that not everyone will want to pay the subscription and we respect that. We will still provide the iOS app for free, limiting its use to three cookie pop-ups per day. When the update is launched, you’ll only need to open the Super Agent app in your iPhone, make sure you are logged in and enable the subscription.
We value and appreciate your support and trust throughout the years. If you have any questions, please do not hesitate to contact us.
Thank you for using our extension.
Best regards,
Francisco Castro, CEO

Questo quindi non andrà a impattare gli utilizzatori dei browser tradizionali da PC bensì tutti coloro che navigano da mobile, da iOS per la precisione, da Safari o qualsivoglia altro browser (che tanto sotto sotto non si scappa da Webkit vista la politica più restrittiva di Apple per il suo smartphone / tablet). Il costo è sì esiguo per il servizio che si ottiene in cambio, ma va comunque messo in conto a fine mese insieme alla sempre più vasta lista di servizi (web ma non solo) immessi / modificati sul mercato con la formula del SaaS (Software as a Service), ovvero “continua a pagare, io continuo a funzionare, smetto quando tu smetti di pagare“, formula che – se inizialmente piaceva molto a tutti – ormai ha preso fin troppo piede, infettando anche software e servizi che potevano campare molto bene anche senza, con altrettanta buona pace per il nostro portafogli, e invece.

#StaySafe


Immagine di copertina Sara Sperry on Unsplash

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