Lo fanno apposta

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Si sa, è un MUST: la roba si rompe / danneggia sempre nel momento meno adatto… i server non fanno eccezione! Se ieri, alle quattro di pomeriggio, un server di posta che regge circa 2000/2500 utenti decide di prendersi “una pausa di riflessione” e stamattina lo seguono a ruota altri 3, un motivo ci sarà!

Che siano scesi gli alieni sulla Terra? Che il Laden abbia deciso di lamereggiare allegramente? Nulla di tutto questo! I server, soprattutto se equipaggiati con Windows, sono una brutta gatta da pelare. Io dico, possibile che il riavvio di queste macchine può incasinare qualsiasi cosa e creare più danni di quelli che fa la macchina lasciata accesa per tutto il tempo (24h/24 – 365 all’anno)?

La risposta? SI. Su 3 server analizzati, Windows ha preso decisioni diverse sempre una peggiore dell’altra.

  1. Un noto programma di gestione Fax Server/Client (evito lo spam) non si avvia in fase di reboot della macchina nonostante questo sia inserito tra i servizi “on-boot” sul $server1. 10 utenti bloccati, 2 minuti di intervento.
  2. Un programma aziendale di “Business intelligence” (il poter gestire/analizzare/modificare grafici, tabulati, documenti aziendali e tanto altro ancora, con pochi semplici passaggi) danneggia la propria installazione in fase di boot perdendo un modulo (solo il server sa il perchè) e procura danni a 3 grosse filiali della $grandeazienda, 2 ore di intervento per ripristinare il tutto e riavviare il server per rendere effettive le modifiche.
  3. Un programma interno, più “piccolo & tranquillo” rispetto ai precedenti ma ugualmente importante, decide di non avviare il proprio SQL Server dove salva i dati e, di conseguenza, mette in serie difficoltà circa 15 utenti, 1 ora e mezza di intervento.

Come se non bastasse, mentre si stava lavorando a questi problemi, il server di posta interno decide di non farsi più raggiungere. Un mio collega si connette da remoto e cosa scopre? “Windows ha deciso di terminare questo processo per la sicurezza e la stabilità del server“. Inutile dire che non c’era nulla da “mettere al sicuro” se non lasciare aperto quel dannato demone…

C’è bisogno di dire altro?

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