Xbox 360: Call of Duty Black Ops 2

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E’ un periodo talmente carico di nuove uscite che starci dietro diventa un’ardua impresa. Oggi tocca ad Activision ed alla sua nuova punta di diamante dei record: Call of Duty Black Ops 2, campione di incassi al Day-1 con oltre 500 milioni di dollari raccolti nel mondo.

Xbox 360: Call of Duty Black Ops 2 1

A distanza di alcuni giorni dall’uscita (13 nov.) e dalle prime recensione dei network specializzati, ecco la prova su strada su Xbox 360, con un giocatore assolutamente inesperto ma pronto ad imbracciare le armi e iniziare a far saltare qualche testa, meglio ancora se appartenente a qualche non morto, ulteriore novità di questo capitolo.

La storia

Contrariamente al suo fratello ormai minore, COD BO2 porta il giocatore in una realtà ostile (e qui nulla cambia, fortunatamente per gli appassionati del titolo e del genere) e futuristica, ambientata nel corso di una guerra fredda del 2025. Non abbiate quindi paura, non avremo modo di riviverla davvero se i Maya non si sbagliano ;-) Ci possiamo “accontentare” di tutto ciò che è stato riprodotto in questo blockbuster dalle grandi aspettative e dalle potenzialità davvero devastanti.

Se non dovesse bastare, dato che ultimamente vanno molto di moda, Treyarch ha deciso di omaggiarci di appositi livelli in cui sarà possibile affrontare zombie. I più classici dei non morti, affamati del vostro sangue e in attesa che i proiettili finiscano o vi si inceppi un’arma, a loro basta poco per essere felici.

Questo è Call of Duty Black Ops 2, è arrivato il signore della guerra.

Gameplay

Il più puro e affidabile tra gli FPS, la quintessenza del piombo portato sul “piccolo grande schermo di casa, il gameplay si conferma uno dei punti di forza massimo di questo titolo che attraversa la storia portandoci (come già anticipato nel paragrafo precedente, ndr) a cavallo tra le fine del ’70 e gli inizi degli anni ’80 per poi catapultarci nel 2025, la parte più bella e accattivante di questo gioco grazie soprattutto ad un’ottima sceneggiatura che contraddistingue Black Ops 2 da qualsiasi altro titolo di questo genere, compreso il se stesso di due anni fa.

Per evitare di perdere il contatto con la storia originale torneremo a vestire i panni di Alex Mason, che passerà poi le redini al figlio Alex. Panama, Singapore, Afghanistan e altre terre scrupolosamente riprodotte verranno continuamente attraversate, narrate e combattute all’ultimo proiettile, mantenendo quella differenziazione e possibile traguardo della storia lasciato alle gesta del singolo giocatore, alle sue scelte tattiche, al suo modo di guidare la squadra nella nuova modalità “Strike Force“.

Personalmente ho molto apprezzato questo voler essere dinamico e pronto a modificare l’evoluzione della storia in corsa, la possibilità di “uscire dal seminato” nei giochi come questo non è mai cosa facile e scontata, Treyarch non delude quindi le aspettative e passa a pieni voti quello che è il massimo valore raggiungibile per longevità, grazie anche alle modalità multiplayer online e offline e alla neonata “zombie” alla quale dedico un paragrafo poco più in la.

Multiplayer

Ed a proposito di multiplayer, quello online è cambiato “poco” rispetto al passato ma il motivo è pressoché ovvio: occorrono mappe non troppo grandi ma veloci per poter fare bene “questo sporco lavoro“. La community che si è costruita intorno a COD è molto grande e spazia per età e bravura lasciando comunque spazio al semplice curioso (vedi il sottoscritto), mettere a disposizione mappe rapide che accontentino tutti non è semplice eppure Black Ops 2 non delude neanche in questo caso. Di sicuro impatto è la novità del “pick 10“, i 10 spazi a vostra disposizione che permetteranno di selezionare la dotazione di partenza, una strategia che deciderà buona parte delle sorti del match ancora prima che scendiate in trincea. Occhio quindi a ciò che intendete portare con voi, anche se le abilità del giocatore e del personaggio scelto aiuteranno molto nell’impresa.

Per i più esigenti che hanno chiesto a gran voce la modifica, in perfetto contrasto con il cecchinaggio e il respawn con killer poco professionisti dal grilletto e dal posto facile ecco comparire la modifica sul punteggio ottenuto in combattimento online: scorestreak in sostituzione del killstreak, per far si che gli aiuti e il punteggio puro e crudo aumentino solo in particolari condizioni di bravura e difesa del proprio territorio, mi dispiace quindi per chi ha sempre vissuto sul totale di uccisioni dalla distanza ben riparato dal fuoco nemico senza mai scendere in trincea :-)

Per gli amici: “Zombi

Magari mi ricorderò male eppure mi sembrava si dicesse / scrivesse zombies, ma chissenefrega! Ultima tra le modalità selezionabili da menu principale del gioco eppure degna di nota anch’essa. Un piccolo regalo di Treyarch che male certo non fa, dato che è tornato così tanto di moda ultimamente, e poi si tratta pur sempre di un “amarcord” considerando che la modalità sopravvivenza era protagonista anche del precedente capitolo.

Insieme quindi alla vostra arma e a qualche giocatore connesso in rete (consigliato per non farsi “tutto in solitaria”) o alla stessa console (fino a 4 controller quindi), sarà possibile scendere a combattere i non morti. Zone distrutte e abbandonate, sommerse dalle fiamme e da strani occhi dal bagliore minaccioso che si avvicinano con un solo obiettivo: uccidervi. Affilate i coltelli e assicuratevi di aver inserito un caricatore pieno, vi servirà. La mappa conta una serie di fermate progressivamente più difficili, è molto complicato arrivare fino alla fine soprattutto a causa del capitale sempre meno importante che non ci permetterà cosi di acquistare armi e munizioni a sufficienza, personalmente mi sono sentito più volte una schiappa in questa modalità!

In conclusione

Ottima la grafica, che ha fatto passi importanti rispetto al precedente capitolo, così come l’impeccabile colonna che vede (anzi sente!) la presenza di Trent Reznor e i doppiaggi d’autore come quello del grandissimo Giancarlo Giannini (qui la news in merito). Il sudore e il sangue di Treyarch sono ben presenti all’interno del gioco, quasi li si sente e li si tocca provando sulla propria pelle quello che è il brivido per cotanto lavoro eseguito. A loro vanno i miei complimenti che valgono doppi se si pensa che io non amo particolarmente questo genere :-)

Insomma, un gioco da non far mancare alla collezione, men che meno se avete avuto l’occasione di giocare il capitolo precedente. Ottimo lavoro ragazzi, e ora scusate ma torno al mio fucile!

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