Dead Rising 3: la cena a base di carne al sangue è servita

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Zombie, zombie ovunque (si, zombie, che l’italianizzato zombi non lo riesco proprio a sopportare), una moda che non è mai passata e della quale non ho mai conosciuto il reale fattore scatenante di avvio o ipotizzato una fine. Sembra quasi che a darne in grosse quantità al giocatore o all’appassionato di telefilm si becchi un terno al lotto senza neanche fare la fatica di immaginare una trama un pelo complessa, stuzzicante. Dead Rising 3 è il nuovo capitolo Capcom che Microsoft ha scelto come Survival Horror di accompagnamento per il lancio di Xbox One.

Dead Rising 3: la cena a base di carne al sangue è servita

Nato come titolo in esclusiva per Xbox 360 nel 2006, si è evoluto fino ad arrivare ad oggi con una buona grafica anche se probabilmente troppo poco spinta e “presuntuosa” visto l’hardware a disposizione ma con un’abbondanza di elementi utilizzabili davvero invidiabile. Los Perdidos, nome della cittadina dalla quale partirà la vostra storia che è già tutto un programma, viene invasa da zombie che sarebbero dovuti rimanere umani grazie ad un chip impiantato nel corpo. Sulla carta quel chip avrebbe dovuto tracciare la posizione di ciascuna persona e rilasciare il medicinale per evitare la trasformazione, inutile dire che non è andata come previsto, vero?

La quarantena non basta, la città viene blindata con al suo interno l’infezione e i pochi sopravvissuti umani, Nick Ramos è tra questi e toccherà a voi controllarlo per cercare di vendere cara la pelle e sopravvivere il più possibile per cercare di rimettere in sesto un aeroplano e andare via da quell’inferno. Se questo non dovesse bastarvi sappiate che l’esercito ha fissato il lancio di una bomba nucleare sull’obiettivo per radere ogni cosa al suolo entro 6 giorni dall’inizio della vostra … avventura.

Dead Rising 3: la cena a base di carne al sangue è servita 1

Dead Rising 3 unisce i pregi di diversi giochi già visti in passato ad una formula sicuramente ben collaudata come detto in apertura articolo, la cosa potrebbe sembrarvi sbagliata ma in realtà offre al giocatore molti spunti per usare l’ingegno, costruire armi nuove o sfruttarne altre scariche colpendo l’avversario e schivando possibili morsi non graditi. I morsi però non saranno la vostra sola preoccupazione, non mancheranno umani ostili nel percorso, dovrete prendere decisioni riguardo la loro sopravvivenza (e il mio grilletto non ha resistito partendo quasi immediatamente, nda). Non sarà certo raro fare “di tutta l’erba un fascio“, salendo su un mezzo a quattro ruote e facendosi strada in mezzo a orde di non morti ben gestiti dall’intelligenza artificiale e mai uguali pronti a non darcela vinta tanto facilmente (occhio ai pali, muri e simili, il vostro mezzo ovviamente può danneggiarsi fino a diventare inutilizzabile).

Il lavoro svolto è molto buono nella sua totalità, è possibile interagire con qualsiasi oggetto intorno a noi, animato o inanimato che sia. La cosa più seccante è indubbiamente il dover badare ai propri compagni di squadra cercando di fornirgli armi sempre migliori e cibo per rimettersi in forma in caso di attacchi (e vi posso assicurare che non è banale, sono molto poco atletici e reattivi rispetto a voi, per ovvi motivi) oltre chiaramente a dover portare a casa qualcosa per voi. In palio ci sono i punti prestigio che vi aiuteranno a far evolvere il personaggio principale, accumulare qualche ulteriore punto vita, più bravura nelle tecniche di evasione o assemblaggio delle armi (occhio ragazzi, sembra una cosa da trascurare ma un’arma ben pensata e assemblata può darvi una grande mano!).

Dead Rising 3: la cena a base di carne al sangue è servita 2

Dead Rising 3 mette a vostra disposizione circa 10 ore di gioco se si sceglie di seguire la storia principale, con la possibilità di farle lievitare (e molto) seguendo missioni secondarie, recupero dei capitoli precedentemente ignorati (grazie ai salvataggi effettuati) e altro ancora. Divertimento, nessuna regola, qualche accortezza evitabile (si, potete anche decidere di non portare con voi alcun compagno anche se questo potrebbe tornare utile quando le orde di zombie vi circonderanno), non vi resta che mettere mano al controller, installare la prima necessaria patch e iniziare a giocare :-)

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