Ravennando …

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Ti accorgi che è lunedì quando la città lentamente si risveglia e si rimette in moto, comincia la nuova settimana lavorativa a fatica, sarebbe bello poter rimanere a letto, ricominciare eventualmente al martedì che finirebbe inesorabilmente per diventare il nuovo lunedì mandando a monte tutte le teorie del “il lunedì lo odio, è il giorno più brutto” :P

Stamattina sono uscito da casa come tutti i giorni lavorativi, ho scelto le stesse identiche strade di sempre e ho potuto notare come “puoi capire come andrà oggi già dalle prime scene che ti trovi davanti” …

#1: il vecchietto motorizzato

nel mio quartiere c’è un anziano signore che utilizza una carrozzella motorizzata con la quale può “agilmente” spostarsi in città. Stamattina si trovava nella mia corsia, giusto davanti al muso della 206, fermo. Pensavo stesse tentando di far ripartire il marchingegno, l’ho superato appena si è liberata la corsia a sinistra e cosa noto? Stava leggendo il giornale. Partita la prima imprecazione.

#2: il vecchietto impaurito

stesso quartiere, qualche via più in là, passo a circa 50 Km /h (qualcosa in meno sicuramente), radio a volume moderato per godere una canzone che mi piace tanto, l’anziano nonnetto esce di fretta e furia dal panificio per urlarmi contro che sto andando troppo veloce, disgraziato giovinastro che non sei altro, dovrebbero tutti quanti rinchiudervi in casa. Strano, la stessa cosa che solitamente un giovinastro dice all’anziano :mrgreen:

#3: il controsenso

non inteso come evento nella discussione ma come vero e proprio modo di lasciare l’automobile rispetto al sottoscritto. Peugeot 206, sorellina della mia automobile, posteggiata con il muso rivolto verso il mio (in corsa quest’ultimo) al centro perfetto della corsia. Freno, attesa dello smaltimento traffico sull’altra corsia, “sorpasso“. Aspettava evidentemente qualcuno e aveva deciso di mettersi in una posizione “molto comoda” (forse per lui). Partita la seconda imprecazione.

#4: cut & paste

se c’è una cosa che accade fin troppo spesso e –sic!– volentieri in strada, è quella del “tagliare le curve“. Chi proviene dalla corsia di sinistra e deve affrontare una rotonda o semplicemente voltare lateralmente tende ad invadere la corsia altrui. Stamane non ha fatto eccezione. Proseguivo sulla corsia destra mentre il furgonato sulla sinistra ha letteralmente preso possesso della “riga di mezzo” per allargarsi e curvare. Inchiodata, partita la quarta imprecazione.

#5: per finire in bellezza

ormai arrivato alla meta terribilmente desideroso di abbandonare l’auto per non rischiare ulteriormente la vita, mi ritrovo davanti un SUV grande almeno 3 volte tanto la 206. Bivio, occorre infilarsi per poter passare, le automobili scorrono lentamente, una alla volta ben distanziate tra di loro, ci sono più e più occasioni per partire e “scivolare nella coda” ma nulla da fare. Dopo 2 minuti di attesa (di orologio) si strombazza ed ecco così che la donna al volante si accorge che è forse arrivata l’ora di passare. L’ufficio, la mia salvezza.

Il lunedì è quasi terminato, a Milano quanto raccontato è ordinaria amministrazione, a Ravenna può significare che “la cittadinanza festeggia la sagra dell’ignoranza al volante” … tra circa un’ora si esce, carico le armi e mi preparo nuovamente alla guerra! :P

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