C’è una tale quantità di confusione e lenta burocrazia che “manco a dirglielo signora mia!“. È una di quelle belle cose permesse dal nostro governo ma che sfortunatamente serve a poco e pur volendo contribuire in qualche maniera si perde la voglia a causa degli scarsi strumenti messi a disposizione del cittadino, in pratica nulla di nuovo sotto al sole, voglio però provare a raccogliere qui di seguito qualche riferimento utile per chi ancora oggi possiede un numero di telefono fisso o un cellulare ricercabile disponibile sull’elenco o facilmente ricercabile sul web (penso alle aziende, tanto per fare un esempio) e che vuole mettere la parola fine alle sempre più pressanti telefonate di chi vuole proporre il proprio prodotto agli orari più impensabili quasi 365 giorni all’anno (e 366 nei bisestili), parliamo di Registro Pubblico delle Opposizioni.
Mio padre, un telefono fisso, un numero ormai storico che ci portiamo dietro da quando si era su Telecom e una marea di call-center che con le solite liste di numeri da contattare chiamano a qualsiasi ora, qualsiasi giorno, ogni occasione è quella buona, almeno per loro. Circa due anni fa su mio suggerimento ha richiesto l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni tramite il sito web ufficiale (registrodelleopposizioni.it) e in circa 48 ore ha avuto conferma di inserimento e inizio diffusione del numero di telefono verso coloro che avrebbero così dovuto smettere di chiamare il numero fisso. Ad oggi -nonostante tutto l’impegno- ancora diversi call-center fanno squillare quel cordless in salotto disturbando in qualunque momento della giornata. Se durante il mattino non ha importanza (si va a lavoro salvo eccezioni) la storia cambia durante il pomeriggio o la sera o ancora peggio durante i fine settimana.
Ieri mi sono informato e ho cercato di capire come fosse possibile, la telefonata ha sempre breve durata dichiarando che si è iscritti al registro ma se pensate che non dovrebbe partire proprio, già “il poco diventa troppo“. Sul sito ufficiale del servizio c’è un elenco ben nutrito di operatori che aderiscono e che in teoria dovrebbero ripulire le proprie liste del numero iscritto: abbonati.registrodelleopposizioni.it/it/lista-operatori. Attraverso i campi di ricerca la lista è immediatamente filtrabile ma ho subito notato come alcuni di quei nomi continuassero a chiamare in ogni caso. Occhio però: spesso si tratta di partner terzi che vengono usati dalle grandi aziende per procacciare nuovi clienti, chiamano a nome della grande azienda ma non sono la grande azienda, questo evidentemente non gli permette di accedere alle liste degli iscritti al registro anche se fatico a crederlo.
Tecnicamente in questi casi è possibile fare una segnalazione all’organo competente poiché si rispettano (lato privato cittadino) le 3 regole fondamentali imposte dal registro:
- accertarsi dell’avvenuta iscrizione;
- controllare che siano trascorsi 15 giorni dal momento dell’iscrizione: l’opposizione diviene effettiva dopo questo periodo massimo, al fine di consentire agli operatori di verificare il Registro e recepire le opposizioni iscritte dagli abbonati ai servizi di telefonia fissa;
- verificare che non sia stato dato il consenso al trattamento dei propri dati per finalità di telemarketing a singoli soggetti (per esempio aziende dalle quali sono stati acquistati prodotti o servizi oppure tessere di fidelizzazione cliente eccetera) che effettuano operazioni commerciali o promozionali via telefono da fonti diverse dagli elenchi telefonici pubblici (di cui art. 2, comma 2 del Codice) purché ciò sia avvenuto nel rispetto delle norme vigenti sulla privacy.
La terza regola è molto importante ed esula dalle responsabilità del Registro Pubblico delle Opposizioni. Si tratta infatti di fare attenzione a ogni nuovo contratto firmato, all’interno del quale potreste aver acconsentito all’utilizzo dei vostri dati a fini pubblicitari, di marketing, di indagini di mercato e cose così, oltre ovviamente il numero di telefono fisso. Firmando e accettando quelle condizioni avete dato la possibilità all’azienda o al partner scelto di contattarvi ogni volta che lo ritiene opportuno. Ovviamente è possibile modificare il consenso in ogni momento ma per farlo dovrete recuperare la vostra copia di contratto e cercare a chi inviare la richiesta di modifica, con la speranza che possa essere fatto tramite telefono o posta elettronica, altrimenti dovrete ricorrere al vecchio metodo della lettera a mezzo posta.
A questo punto secondo il registro ci si potrà rivolgere all’organo competente, il garante della privacy. Ho fatto altre ricerche in merito e ho trovato una pagina riepilogativa dove vengono riportate tutte le possibili situazioni in cui trovarsi, tra cui quella descritta poco fa (iscritto al registro ma il numero viene contattato ancora), con tanto di moduli da compilare e riferimenti a cui poi spedire: garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1794339.
Il modulo PDF da utilizzare (andrà scaricato, compilato e firmato) lo trovate all’indirizzo abbonati.registrodelleopposizioni.it/sites/default/files/Modulo_Garante_privacy_segnalazione_telemarketing.pdf, non è compilabile direttamente online, sarà quindi necessario farne una scansione in seguito se si decide di passare da metodi alternativi al vecchio invio per posta prioritaria, questi i riferimenti che si trovano sul sito del Garante per poter inviare la propria segnalazione:
- fax: 06.69677.3785
- e-mail: urp@gpdp.it oppure urp@pec.gpdp.it
- raccomandata indirizzata a: “Garante per la protezione dei dati personali, Piazza di Monte Citorio, 121 – 00186 Roma”
Occhio perché -per chi non lo sapesse- una casella PEC può essere contattata solo da un’altra casella PEC, utilizzate quindi il primo dei due indirizzi di posta elettronica se non avete una casella PEC (o se non capite di cosa sto parlando). Il dubbio nato dando un’occhiata al modulo è quello del numero di telefono da indicare, ricordo che in passato nella maggior parte dei casi di chiamata da call-center il numero era nascosto e impossibile quindi da rilevare sul telefono di casa, penso inoltre a quei pochi che ancora oggi adottano telefoni non dotati di monitor e che quindi non sono in grado di conoscere il chiamante. Nella colonna “numero telefono chiamante / anonimo” potrete quindi inserire “anonimo” nel caso in cui non riusciate a rilevarlo. In teoria -secondo quanto scritto dal sito del registro stesso- “In base alle nuove regole, l’operatore di telemarketing che contatta un abbonato deve rendere la linea identificabile. Sono vietate le telefonate con numero chiamante anonimo.” (registrodelleopposizioni.it/it/faq alla voce “Come faccio a capire chi mi telefona?“) quindi chi ha un cordless con monitor in grado di mostrare il numero chiamante non dovrebbe avere problemi.
Prima di concludere un ultimo riferimento: il registro ha una sua pagina ufficiale su Facebook nella quale pubblica buoni consigli, riferimenti e allerte nel caso in cui ci siano particolari e insistenti campagna in corso da parte di aziende che potrebbero portarvi ad accettare offerte apparentemente vantaggiose che si rivelano poi essere enormi bidoni difficili da rimuovere. Potete seguirla all’indirizzo facebook.com/pages/Registro-Pubblico-delle-Opposizioni-Pagina-ufficiale/258536840864027
Spero di essere stato utile a qualcuno lì fuori, io ho le idee un attimo più chiare e ho già fatto la prima segnalazione, tanto per dire, con la speranza che ci sia qualcuno dall’altro lato a far qualcosa per i privati cittadini e che non rimanga tutto “semplice burocrazia aggiunta senza via d’uscita”.
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