Potrei inventare scuse, potrei raccontarti qualsiasi cosa e magari imbastire una supercazzola prematurata da premio oscar. Potrei, ma perché? Che senso ha?
Ho smesso di scrivere sul blog, ho lurkato ma non partecipato granché su Twitter X (pardon) e affini, ho un backlog di cose da scrivere così grande che ogni volta che ho provato a mettermi lì, ho poi mollato perché non sapevo cosa far uscire prima dalle mie dita. Non c’è vergogna, c’è molta carne sul fuoco oltre queste pagine o quelle dei Social Network. Potrei dirti che tra circa due mesi è in arrivo un altro membro della mia famiglia e che sto provando una sensazione a metà tra l’ansia e la tranquillità di aver già affrontato questi passaggi (anche se ciascun percorso è differente), che nel frattempo ho cambiato ruolo in azienda e che questo sta assorbendo parecchie energie, che alla sera arrivo abbastanza cotto e ho solo bisogno di un po’ di relax e un buon contenuto video da vedere con mia moglie (quando non si addormenta sul divano per la stanchezza di portare in grembo il nuovo arrivo che la prende a calci anche più del primo!), che ho preferito curare e far crescere il mio piccolo laboratorio casalingo cercando di imparare quante più cose possibili.
C’è tanto da dire, o magari tanto da scrivere, è quello che voglio fare.
Oggi, primo maggio 2024 (auguri, lavoratori!), sto scrivendo questo articolo che non penso pubblicherò prima di avere una ragionevole quantità di contenuti da programmare per l’uscita sul blog.
Abbiamo preparato la camera dei bambini (ultima stanza di casa che faceva un po’ più da ripostiglio e mia caverna che da reale spazio dedicato al piccolo di casa). Leo sta crescendo tanto e in fretta, parla molto (troppo, è quasi peggio di me), scopre il mondo a colpi di “perché?” ed è sempre più furbo. Ho cambiato orologio al polso ancora prima di parlartene. Ho liberato la cantina per fare spazio alle cose dismesse dal non più piccino (che a questo punto potremo sfruttare per il nuovo arrivo) e sto cercando di affrontare quel ragionamento che – forse inevitabilmente – mi porterà ad abbandonare almeno per un po’ il mio tipo di auto ideale per passare a qualcosa di più spazioso.
Un po’ in sordina e dietro le quinte, nel frattempo, ho archiviato qualcosa come 500 e più articoli che popolavano questo mio blog. In generale non mi vergogno di nulla se non di quel tratto di gioventù un po’ troppo presuntuosa e quel pizzico di “mi prenderei a schiaffi” che dalle viscere si è fatto spazio verso il cervello mentre rileggevo alcuni di quei contenuti. Ho pulito vecchi post “sponsorizzati“, vecchie collaborazioni che ormai non aveva più senso tenere online, vecchie recensioni di musica e film che a rileggerle oggi ho pensato di aver forse sprecato spazio nel database SQL. Ho comunque lasciato tracce di quella mia impetuosità e – a tratti – prepotenza che oggi mi appartengono un pelo di meno (anche se non le ho totalmente perse), perché è giusto così e fanno parte della crescita.
Fuori dalla botola intanto tutto sta rincarando, dalle tariffe delle bollette alla benzina, al Telepass (ma siete seri?), alle SIM con piano dati (TIM, sto parlando con te), passando per i servizi di streaming e chi più ne ha, più ne metta. L’unica cosa che non aumenta o che fatica (moltissimo) ad aumentare è lo stipendio.
Bentrovati, spero stiate tutti bene.
#KeepItSimple
Immagine di copertina: Vladislav Klapin on Unsplash
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Milano Real Life (MRL)
È il nome di una raccolta di articoli pubblicati sul mio blog che raccontano la vita di un "perfetto nessuno" che ha deciso di spostare abitudini e quotidianità in una differente città rispetto a quella di origine.
Alla scoperta del caotico capoluogo lombardo mai tanto amato e odiato allo stesso tempo, per chi è nato qui e ancora oggi continua a viverci per volere o necessità, per le centinaia di persone che vengono da fuori e vedono Milano come una piacevole alternativa o una costrizione imposta dalla propria vita studentesca o lavorativa.
La rubrica di approfondimento alla quale però non bisogna fare l'abitudine, non siamo mica così affidabili da queste parti!
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