Ormai ne stanno parlando tanti blog italiani e non, ho deciso di parlarne anche io solo dopo aver effettuato qualche test e aver atteso un lasso di tempo ragionevolmente sufficiente per considerare stabile la modifica. Si tratta di un trucco abbastanza banale e fino a quando Microsoft non farà un rilevamento più approfondito potrà continuare a funzionare permettendovi di dormire sonni un po’ più tranquilli in attesa del 2019, anno di scadenza del supporto per i Windows Xp “POSReady 2009” quelli installati in casse, sportelli ATM, self-service e altro ancora.
Di cosa sto parlando? La versione POSReady 2009 di Windows Xp è basata sullo stesso identico Kernel del fratello maggiore ritirato dal supporto lo scorso 8 aprile e per il quale Microsoft ha stabilito una scadenza ufficiale per il 9 aprile 2019 (come riportato nel documento ufficiale Microsoft), continueranno ad uscire così aggiornamenti scaricabili da Windows Update.
Come far credere a Microsoft che il vostro sia un Windows XP POSReady 2009? Tramite il registro di sistema e alcune sue chiavi (e valori), questi per la precisione:
Windows Registry Editor Version 5.00
[HKEY_LOCAL_MACHINESYSTEMCurrentControlSetControlWindowsEmbeddedProductVersion]
"FeaturePackVersion"="SP3"
[HKEY_LOCAL_MACHINESYSTEMWPAWEPOS]
"Installed"=dword:00000000
[HKEY_LOCAL_MACHINESYSTEMWPAWES]
"Installed"=dword:00000000
[HKEY_LOCAL_MACHINESYSTEMWPAPosReady]
"Installed"=dword:00000001
Potete salvare il file di registro e fare il classico doppio clic per aggiungere le informazioni scaricandolo da qui: app.box.com/s/0isn7ph7r507e432evjd. Qualche giorno fa Michele ha scritto un articolo che riporta queste informazioni ma che contemporaneamente offre anche un ulteriore paragrafo che spiega come tornare indietro nel caso in cui vogliate rimuovere le modifiche operate sul sistema, ve ne consiglio caldamente la lettura.
Come sempre vi prego di fare attenzione a ciò che modificate, l’errore è dietro l’angolo, effettuare un backup dei dati è sempre una via da percorrere consigliata prima di finire con l’ottenere più danni che benefici. Altra cosa che dovrebbe essere ormai chiara: trucco e supporto esteso al 2019 non dovrebbero distogliere l’attenzione dal fatto che si sta cercando di utilizzare ancora un sistema operativo obsoleto, superato, che non può ovviamente proporre funzionalità avanzate di protezione integrate nel tempo in Windows 7 e nel più giovane Windows 8.1. Sarebbe opportuno considerare l’upgrade ammesso che il vostro hardware lo permetta, in caso contrario valutare l’acquisto di una macchina sulla quale trovare già un sistema operativo supportato, aggiornato e correttamente licenziato.
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