Squadra che vince non si cambia, ed è quello che EA sa bene perché è dal 1998 che il format “Guardie e ladri” su strada funziona portando a casa risultati validi, evolvendosi solo ed esclusivamente sul fattore grafica e fisica, ma il concetto di base non cambia: o stai da un lato o dall’altro, buoni contro cattivi, un tempo si chiamava Hot Pursuit, oggi Need for Speed: Rivals.
A Redview County viene riproposto un po’ di ciascun titolo precedente della saga: vetture appena uscite di concessionaria, tecnologicamente avanzatissime, equipaggiabili con armi o difese per permettere di farsi largo tra gli altri piloti, un traffico che potrebbe mettervi in difficoltà, sfidanti ad ogni incrocio o pattuglie della polizia pronte a far terminare il vostro “regolamento di conti” a suon di battistrada consumato, accelerazioni ed evoluzioni al limite del fisicamente possibile sulle sempre infinite strade americane (vi sfido io ad ambientare qualcosa nei paesi di campagna italiani con i vicoli talmente stretti da doversi ricordare di far chiudere gli specchietti laterali!).
Capiamoci: nulla che abbia a che fare con l’unico capitolo che fino ad oggi non hanno voluto rivisitare e che secondo me meriterebbe più chances (Underground, nda), ma si tratta pur sempre di quella creatura che in EA è un po’ come Super Mario in Nintendo: basta aggiungere e togliere randomicamente dei dettagli per macinare comunque delle vendite, è un appuntamento fisso al quale il giocatore è ormai abituato e di cui difficilmente si stanca, nel peggiore dei casi si allontana per una o due edizioni per poi però rientrare nella schiera dei fedeli del brand.
La trama è inconsistente ma non serve tutto sommato a nulla: un poliziotto ferito durante una gara clandestina inizia a far discutere la contea ed è così che parte una vera e propria guerra che vede i due gruppi scontrarsi in qualsiasi momento, su qualunque terreno, con squadre speciali dotate di automobili sempre più potenti e sempre più attrezzate per fermare il nemico, senza considerare gli aiuti che possono arrivare dall’alto (elicotteri) o da un incrocio quando meno ce lo si aspetta, magari con delle strisce chiodate per cercare di forare ogni gomma della vettura da bloccare. Un lungo tutorial che vi farà “assaggiare” entrambi i lati per poi arrivare alla scelta personale: buono o cattivo? Non preoccupatevi, potete in qualsiasi momento saltare da un gruppo all’altro direttamente dal menu di gioco.
Cosa c’è di nuovo?
Potete mettere le mani su un Hot Pursuit nuovamente rivisitato (dopo il primo rifacimento del 2010) con diversi miglioramenti e il nuovo sistema di guida AllDrive che vi permetterà di partecipare alle corse clandestine o agli inseguimenti della polizia insieme ad amici e giocatori a voi vicini (geograficamente parlando) come se vi trovaste perennemente in modalità multiplayer, sfruttando l’intera estensione del territorio di Redview County (mica piccola) e partendo da uno qualsiasi dei posti di controllo (per la Polizia) o dal garage che preferite (per chi ha deciso di stare contro la legge), tornandovi quando vorrete fare una pausa e depositare i vostri guadagni maturati su strada.
Non mancheranno gli imprevisti, le condizioni meteo variabili o le scorciatoie che vi permetteranno di seminare gli inseguitori o guadagnare terreno sottraendolo al totale da percorrere (suggerito ed evidenziato nella piccola mappa in basso a sinistra nello schermo) per chiudere prima la vostra sfida. Di sicuro c’è che in tutto questo ne guadagna la longevità di un titolo che se non altro guadagnerà punti proprio nel permettervi di intraprendere la doppia carriera, anche alternandola ogni qual volta vi annoierete nei panni di uno o dell’altro protagonista.
Giusto una piccola nota: mi spiegate come sia possibile realizzare alla perfezione vetture e ambientazioni (nella loro totalità, non stiamo a guardare il dettaglio) per poi trascurare completamente il pilota dell’automobile quando si ha un incidente? L’inquadratura in caso di incidente (appunto) vi mostrerà un pilota completamente impassibile e completamente bloccato all’interno dell’abitacolo, neanche una statua di ferro saprebbe fare di meglio, ma perdere qualche minuto in più per curare un aspetto così ben visibile era davvero troppo? E questa è solo la punta dell’iceberg se si pensa che lo stesso titolo su Xbox One, dove dovrebbe dare il meglio di se stesso, non riesce a girare a 60fps, vanificando di fatto il divario tecnologico con il sistema predecessore che ho infatti scelto come terreno di prova, senza farmi mancare quella marcia in più della next-gen.
In conclusione
Need for Speed: Rivals è un titolo bello e divertente, forse noioso dopo averci giocato per più di 5 o 6 ore, probabilmente non riuscirete a sopportare (a meno che non abbiate alternative) il dover rifare tutto dall’altro lato della barricata scelta dopo il tutorial ma può comunque essere promosso. I pieni voti li rimandiamo a quando EA riuscirà davvero a stupirci con un titolo completamente rinnovato. So che è difficile ma non credo che sia impossibile per un’azienda così.
Nice try guys.
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