LEGO Batman 3: Gotham e oltre è un concentrato di citazioni, autoironia, scenari giusti all’interno dei quali i personaggi che amiamo e tutto ciò che ci ha colpito in quel neanche tanto vecchio LEGO Marvel Super Heroes torna prepotente sul piccolo schermo per intrattenere a lungo senza mai stancare, è sempre bello, sempre ricco e sempre tanto LEGO, che poi è il motivo principale per il quale si ama questa serie dalla bandiera ancora una volta tenuta alta grazie ai ragazzi di Traveller’s Tales.
Il gioco
Il gioco è una conferma ogni capitolo sempre più. La formula è quella giusta ormai, impossibile sbagliare, si può solo aggiungere o togliere brillantezza al titolo, spesso questo parametro è già ben chiaro dal set di personaggi utilizzato, dalla storia alla base di tutto. Come anticipato in apertura d’articolo questo LEGO Batman 3: Gotham e oltre per molti versi mi ha ricordato quella bellezza e quello stupore bambinesco che ho provato, a lungo apprezzato e più volte giocato, in quel Marvel Super Heroes che custodisco ancora gelosamente nel disco fisso della One. Qui si cambia registro, si salta dall’altro lato della barricata contrapponendo l’altrettanto vasto universo DC Comics che supera abbondantemente il valore della trama stessa del titolo che perde di importanza ma per una buona ragione.
Mi sono trovato ad utilizzare un Batman che ricorda tantissimo quello dei primi cartoon che vedevo su Mediaset in tenerissima età: tutto d’un pezzo, inattaccabile, senza alcuna emozione all’interno di quel corpo fatto di addominali e trucchi contenuti nella sua cintura. Il nulla più cosmico dietro quella maschera che tanto ricorda la sua prima paura e il grande punto di forza particolarmente sottolineato anche nella trilogia di Nolan, il pipistrello, per molti il “giustiziere mascherato“, per tanti solo Batman (e non mancherà una citazione in merito proprio in questo gioco). Tutto è molto fluido, tutto fa parte della scena di gioco stessa, potrete distruggere, raccogliere, montare e smontare, è la pura realtà Lego che torna a far parlare ma soprattutto giocare di se, è un piacere paragonabile solo a quello di vedersi in una sola notte un’intera stagione di The Big Bang Theory. Inutile pensare non possa esserci anche lui, Alfred, che tornerà utile tanto quanto nella vita quotidiana dell’eroe DC Comics sul grande quanto sul piccolo schermo, e poi c’è lui, Robin, decisamente meno freddo, più pasticcione ma anche più umano rispetto al suo mentore e compagno di avventure, saranno loro i primi due personaggi con i quali potrete cominciare la storia.
Costumi, miglioramenti e piccoli dettagli che fanno la differenza arriveranno in seguito, non impiegheranno poi molto e potrete ottenere un Batman e un Robin (e poi tutti gli altri protagonisti di questo episodio) sempre diversi, con abilità adatte a ogni situazione. Il limite è la vostra fantasia e solo talvolta l’imposizione della storia che dovrà continuare come uno show televisivo ormai avviato. Il Joker, ancora una volta protagonista fondamentale anch’esso della storia, è quella ciliegina sulla torta che come non mai donerà maggiore senso alla trama anche se stavolta non costituirà la minaccia più grande. È bello, lo è tutto di questo gioco, difficile trovare imperfezioni se non in quei rari casi che potreste non capire esattamente cosa c’è da spaccare per riuscire ad ottenere un pezzo mancante dell’oggetto da andare a costruire o magari del macchinario da interrompere per proseguire con la missione assegnata.
Un eroe, mille facce ed abilità
Si perché secondo me questa caratteristica di quest’ultimo titolo TTGames merita uno spazio tutto suo. Vista la ricchezza delle ambientazioni e di tutto ciò che interagirà con esse gli sviluppatori hanno ben pensato di non fermarsi a ciò che un eroe della Lega della Giustizia sa fare nella sua quotidianità, hanno voluto aggiungere ulteriori capacità grazie all’utilizzo di costumi ad-hoc che permetteranno ciò che normalmente non sarebbe possibile, d’altronde sono cose già viste anche in alcune trasposizioni cinematografiche o in giochi ben più complessi espressamente dedicati al singolo eroe di turno, perché non ampliare lo spettro anche a questa rivisitazione LEGO? È così che nasce Batman con la tuta spaziale o Robin con quella tecnologica o ancora Cyborg con quella magnetica. Un caricatore che anziché pallottole conterrà un guardaroba decisamente più fornito del dovuto e che regalerà delle perle davvero apprezzate, una sorta di medaglia a molte più facce delle solite due conosciute e disponibili, un regalo per i fan di questo tipo di personaggi che arricchirà ulteriormente un titolo già molto valido e che -continuo a sostenere con forza- decisamente potrà non essere a portata di tutti, soprattutto grazie alla possibilità in qualsiasi momento di accendere un secondo controller e giocare in coppia.
In alcuni casi, dove un costume vero e proprio non è previsto nella missione, è fantastico apprezzare lo sforzo per includere ulteriori riferimenti a opere o persone che hanno fatto la storia. Impossibile non pensare a Tron quando si parla di andare a superare le difese di un sistema informatico, mancherebbero solo i mezzi per far scendere completamente quella lacrimuccia già pronta sul viso. O magari quell’ormai arcaico Space Invaders dal quale trae ispirazione (anche se alla lontana) quella missione nello spazio a suon di razzi e colpi di fuoco per distruggere le unità nemiche.
In conclusione
Un gioco nel gioco, una ricorsività che si finisce per adorare (ci farete caso in una delle prime missioni dello stesso Batman e soci contro il Joker, ndr), battute e freddure che strappano un sorriso anche dopo una giornata carica di stress e nervosismi, la possibilità di coinvolgere più giocatori nello stesso momento pur non rinunciando alla qualità e alle prestazioni del titolo sulla console che continuerà a lavorare per voi senza battere ciglio, LEGO Batman 3: Gotham e oltre è solo l’ultimo nato in una famiglia di successo che ha già riscosso in passato e che continua con ottimi risultati a non far abbassare quell’asticella già sufficientemente “cattiva” chiamata critica. Non è un capolavoro ovviamente, ma vi posso assicurare che è l’ennesimo titolo che vorrete avere all’interno della collezione della quale vi vantate con amici e colleghi nerd. Promosso, a pieni voti.
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