Il titolo di questo articolo è in inglese, ed è identico a un articolo esistente che ha contribuito a versare quell’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso che fino ad allora era sì pieno, ma non a tal punto da farmi dire “Ok, lo faccio sul serio“.
È da un anno o poco più che pensavo e mi confrontavo con altri sul voler togliere di mezzo Disqus (da questo blog), è da qualche mese ormai che l’ho fatto e non me sono certamente pentito. C’è un perché a tutto questo? Diversi in realtà, lascia che te li spieghi.
Perché abbandonare Disqus
Parliamoci chiaro: funziona, fa il suo lavoro, a meno di volere delle opzioni particolari è anche gratis.
Giusto? Sbagliato. Non in senso assoluto eh, sto parlando del fatto che – come sempre detto – quando un servizio è gratuito, è perché probabilmente lo stai pagando in altra maniera, direttamente o indirettamente, i dati (quelli tuoi e dei tuoi utenti) hanno un valore sul mercato.
Andrea era da tempo ormai che mi segnalava nuove pubblicazioni in merito, lo stesso posso dire di Alessio, è proprio quest’ultimo che ha tirato fuori dal cilindro (se memoria non inganna) il pezzo dal quale ho tratto il titolo di questo mio articolo, che – a proposito – trovi qui: fatfrogmedia.com/delete-disqus-comments-wordpress, ti consiglio di leggerlo attentamente.
Spiega un po’
Te la provo a fare semplice: la quantità di dati e richieste che Disqus genera, provocando un generale rallentamento delle performance del tuo sito web, è talmente alta e ancora talvolta in crescita che si arriverà a una condizione di invivibilità sotto lo stesso tetto, o quasi. Io li ricordo bene quegli sporadici casi in cui il caricamento di una pagina di questo blog non vedeva mai la luce in fondo al tunnel solamente perché, in quel particolare giorno, a quell’ora, c’era un qualche problema sui server di Disqus che impedivano il corretto caricamento dei commenti, facendoci rimettere in fin dei conti il blog intero.
Certo si può aggirare l’ostacolo caricando prima tutto il resto delle risorse interne al blog e poi lasciare a Disqus tutto il tempo necessario, ma se è già vero che i commenti sono più rari dei gratta e vinci fortunati in tabaccheria, è il caso di fare qualcosa per non perdere anche quei pochi contributi che i lettori vogliono lasciare scritti in queste lande.
Ci sono altre pubblicazioni che vanno a fare compagnia a quella di cui ti ho parlato poco sopra (che rimane secondo me la più dettagliata e ricca tra tutte), un paio di esempi pratici: keeganleary.com/disqus-is-evil-trash e supunkavinda.blog/disqus.
Io ho usato e sostenuto Disqus per anni, sono approdato sulla sua spiaggia dopo una serie di alternative che nel frattempo sono cresciute (vedi il sistema integrato proposto da Jetpack, cresciuto sfortunatamente anche in pesantezza) oppure morte a causa dello scarso utilizzo o ancora perché lo sviluppatore di turno ha detto “Ok, basta, non ho più voglia, tempo o magari entrambi“. Disqus era stata ed è ancora oggi per molti un’ancora di salvataggio alla quale aggrapparsi nel caso in cui si abbia poca esperienza e poca sbatta per mettersi lì a fare un mestiere che sa già fare, a reinventarsi inutilmente una ruota, è un chiavi in mano che fa gola a molti.
Le alternative
Ce ne sono diverse, alcune a pagamento, altre gratuite. Il tutto fermo restando che – se non vuoi star lì a ragionare troppo – puoi sempre tornare al sistema commenti integrato di WordPress, senza modifica alcuna, con dietro la regia il plugin di Akismet a parare i possibili danni, altrimenti ricorda che c’è sempre Antispam Bee che fa un ottimo lavoro e che io uso ormai da tanto tempo. L’articolo a cui ho fatto riferimento ti propone diversi altri nomi, sono tutti raccolti in un paragrafo ad-hoc: fatfrogmedia.com/delete-disqus-comments-wordpress/#disqus-alternatives.
Io ho scelto wpDiscuz, disponibile gratuitamente nella galleria Plugin ufficiale di WordPress:
È solo una facciata differente con la quale si presenta il sistema di commenti integrato in WordPress. Più accattivante, graficamente più gradevole, con alcune comode funzioni di personalizzazione che puoi modificare dietro le quinte. La prima configurazione porta via un po’ di tempo, dopo però la strada è totalmente in discesa e l’utilizzo sarà un piacere. Ho visto tornare gente a commentare che non voleva avere nulla a che fare con Disqus (ciao Emanuele!) o che non voleva registrare / collegarsi con un account Social (cosa che comunque avevo configurato in maniera tale da non obbligare nessuno, ma non era così ben visibile).
E con il widget laterale?
Hai ragione, ricordi bene. Avevo sviluppato (c’è e funziona ancora) il plugin Recent Comments per Disqus che proponeva commento, link all’articolo, nome dell’utente e avatar se disponibile. Una formula che mi piaceva e che non volevo perdere.
Per questo motivo ho fatto una ricerca e ho trovato Better Recent Comments nella galleria Plugin di WordPress. Fa più o meno le stesse cose del mio plugin per Disqus e sta funzionando ormai da tempo pure qui su Gioxx’s Wall, non facendomi pentire del cambio.
In conclusione
È possibile vivere senza Disqus? Sì, devi volerlo e devi metterti nell’ottica di investire del tempo per poter configurare al meglio una soluzione alternativa, accertandoti di non aver lasciato nessun commento indietro, di avere tutto anche sul tuo database prima di cambiarti d’abito in questa importante occasione.
Ho valutato per diverso tempo anche la soluzione Hyvor Talk ma ho desistito solo per una questione di costi di mantenimento, già sufficientemente importanti per quest’opera che è totalmente auto-finanziata. Magari nel tuo caso, con numeri un pelo differenti, potrebbe realmente andarti a genio e risolvere una bega niente male.
Io sono molto contento della mia scelta e il blog ne ha certamente guadagnato in reattività e alleggerimento importante del tracking effettuato nei confronti dell’utente finale, cosa che mi da sempre molto fastidio ma sulla quale – utilizzando strumenti esterni – ho poco (nessuno in realtà, o quasi) controllo.
Se hai dubbi o ulteriori curiosità in merito sarò ben felice di risponderti, l’area commenti (pulita, integrata e abbellita) è a tua disposizione a un colpo di scroll del mouse da qui.
#StaySafe
Immagine di copertina: mauro mora on Unsplash
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