… si trovano a Milano da tre giorni, eppure hanno visto così tante cose curiose che volevo sprecare un post per parlarne con voi, magari approfondire il discorso, tanto per parlare del più e del meno.
… hanno visto saltare in aria mezzo parco stampanti di un’azienda dove la stampante è considerata una divinità per l’intensivo utilizzo, apparentemente senza motivo, praticamente perché un hub aveva deciso autonomamente di andare in pensione senza avvisare l’ufficio personale, circa 3 ore di ritardo sulla tabella di marcia.
… hanno visto cascare un pomodoro pieno di salsa rosa (l’unico di tutto il panino mangiato al volante per ottimizzare le tempistiche) proprio in mezzo alle gambe, sporcando il jeans in modo alquanto equivocabile, lecito pensare a cose sconce beccando quel colore, quella macchina, quella posizione (jeans prontamente cambiato appena arrivato ad Assago, ovvio).
… hanno visto uno spettacolo che non ha prezzo, la bianca distesa sulle montagne dietro il veronese, visibili dall’autostrada del Brennero all’altezza del Catullo.
… hanno visto la pioggia scendere incessante giusto 5 minuti prima che uscissi dall’ufficio.
… hanno visto la porta di casa non aprirsi al primo colpo. Una donna delle pulizie troppo attenta alla sicurezza dell’alloggio aziendale aveva deciso di chiudere la porta di ingresso utilizzando entrambi i bussolotti disponibili (uno standard, uno blindato), il tutto scoperto alle 20.00 circa quando finalmente sono riuscito a tornare verso casa, con addosso il borsone, la valigetta d’acqua (6×1,5 lt), lo zaino del portatile aziendale, la tracolla del Mac, la busta con gli anfibi in caso di neve o forte pioggia, la pizza appena presa, giacca e sciarpa. Fortuna vuole che la sera prima avessi messo quella chiave “inutile, in più” nel borsone, salvo in corner-kick.
… hanno visto automobili superare da destra o da sinistra senza fare differenza alcuna, riportando poi alla mia mente che ero entrato nel milanese, tutto qui è lecito e permesso, anche superare dal basso, se possibile.
… hanno visto un incidente sulla A7, una macchina ribaltata precedentemente andata su due ruote a causa di un dosso non segnalato, fortunatamente la mia tabella di marcia prevedeva di uscire per Assago, peccato non aver calcolato che circa 3 Km di coda in aumento avessero giustamente pensato che deviare per Assago/Rozzano potesse essere un vantaggio, 30 minuti per arrivare alla rotonda del DatchForum e passa la paura, anche stavolta niente spesa al centro commerciale.
… hanno visto il Duomo illuminato. Nonostante non sia per me una novità, ancora oggi riesce ad emozionarmi. E’ imponente, è stupendo, è rilassante, è romantico, un punto fermo in una città in costante movimento.
… hanno visto nervosismo e rabbia nelle facce di chi passa la propria vita al volante. Gente che esce la mattina presto di casa, torna la sera tardi, anche a causa del forte traffico che da sempre caratterizza la bella Milano, la poca voglia di essere gentili, la presunzione per non perdere il posto guadagnato a fatica nella coda che si è creata sulla strada che si dovrà percorrere ancora per molti Km.
tanto altro vedranno ancora … per il momento penso che la vita, nonostante tutto, sia proprio bella anche per le piccole cose :)
Cheers.
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