Lara è l’eroina anni ’90 per eccellenza, desiderio (neanche tanto nascosto) di ciascun pischello videogiocatore dotato di PC o console, tappa storica e quasi obbligata di quel 1996 in cui Core ha regalato il primo di quelli che diventeranno poi tanti (ma tanti) capitoli dedicati alla razziatrice di tombe. Senza nessun particolare anniversario ma un completo cambiamento alla base dello sviluppo, lo scorso anno Crystal Dynamics ha deciso di riportare una donna fatta e finita al suo “stadio iniziale”, una rinascita, un nuovo Tomb Raider, un’inesperta Lara Croft alle prese con la sua prima avventura.
La Definitive Edition ripropone il fortunato “reboot” del marzo dell’anno scorso rivisitato per le console di nuova generazione, includendo ogni DLC rilasciato nel frattempo. Ho avuto modo di giocarlo e godermelo su Xbox One, i ragazzi di United Front Games hanno preso il meglio dalla versione sviluppata per PC aggiungendo ulteriori dettagli e rivedendo in maniera abbastanza pesante il personaggio, donando a Lara ancora più poligoni e sembianze il più realistiche possibili, ereditando l’effetto e il movimento della sua lunga chioma abbandonata al vento che verrà spesso messa in evidenza negli scenari del gioco. E a proposito di scenari, anche questi sono stati ulteriormente rivisti, corretti e arricchiti rendendo di fatto la Definitive Edition un ulteriore passo verso la perfezione, un 1080p che non vi deluderà di certo.
Il Kinect, sfruttato anche in questo titolo, servirà a richiamare rapidamente armi, mappe, utensili e altro ancora (vi verrà spiegato durante la prima parte del gioco o da messaggi che compariranno a monitor di tanto in tanto, per fornirvi qualche prezioso consiglio). Il controller vi permetterà comunque di guidare Lara in ogni punto della mappa anche senza aiuti vocali, nel caso in cui ve lo stiate chiedendo.
Tanto verde, terra, pioggia, difficoltà. Dopo un avvio apparentemente tranquillo la nave sulla quale Lara viaggia insieme all’equipaggio ed altri ricercatori subisce dei danni a causa di una forte tempesta, facendo naufragare tutti su un’isola dell’arcipelago giapponese, l’impero Yamatai con i suoi segreti e le sue insidie che richiederanno rapidità nelle azioni, attenzione ai dettagli, capacità di difendersi ma soprattutto attaccare nemici umani e non che troverete sul percorso nonostante all’arrivo sembri quasi che nessuno possa vivere nel cuore di quell’isola.
Armi improvvisate, scontri sul campo senza farsi mancare qualche normale e prevedibile fallimento, ferite e cicatrici che oltre a far male (virtualmente parlando) vi permetteranno di prendere sempre più confidenza con un bellissimo personaggio ancora più adorabile nella sua apparente inesperienza e giovinezza. Ad arricchire ulteriormente questo già ricco panorama ci sono delle scene che la raccontano, la fanno conoscere per quello che è ma soprattutto per quello che intende lasciare scritto nella storia, un diario a metà tra passato, presente e futuro di quella Lara che invece tutti ricordiamo, un po’ come vedere gli ultimi episodi di Star Wars che in realtà devono andare a posizionarsi prima di quelli più vecchi, ecco, avete capito.
Mescolando tutto insieme si ottiene un prodotto davvero ben realizzato, che va completare un già solido archivio dedicato alla storia di Lara Croft, di Tomb Raider. Crystal Dynamics ha saputo donare quell’umanità e quell’insicurezza che da un personaggio così non ti aspetteresti mai, il giocatore che impugna il controller si sente quasi in dovere di tenere Lara al riparo dalle mille difficoltà che le si presenteranno davanti, di mettere a tacere definitivamente tutti coloro che proveranno a farle del male, di portarla ovunque lei voglia, la curiosità e la voglia di esplorare il mondo che la circonda risolvendo enigmi è l’unico elemento che lega questo capitolo a tutti gli altri.
Inutile negarlo, anche nel capitolo Next-Gen ci sono alcuni errori, piccoli dettagli tecnici che probabilmente a causa del poco tempo a disposizione o disattenzioni sulle quali “si poteva passare oltre” sono rimaste nel prodotto finale, ma sono davvero troppo poche e troppo poco importanti per dare un parere negativo su questo Tomb Raider, il risultato finale è decisamente soddisfacente, vi garantirà ore di gioco come se ci si stesse godendo un film, bentornata Lara.
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