Sleeping Dogs: Definitive Edition

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Non lo faccio apposta e non ho un’innata capacità di procacciarmi tutto ciò che porta “Definitive Edition” nel nome, eppure ancora una volta ho avuto a che fare con un titolo che va a riproporre in “salsa next” una vecchia gloria tanto adorata e discussa dai giocatori. Una volta tanto però ho potuto giocare con qualcosa “di nuovo”, mi ero infatti colpevolmente perso quella realizzazione di United Front e Square Enix di 2 anni fa, ecco l’ho detto. Proviamo a cavalcare verso la via del perdono …

Sleeping Dogs: Definitive Edition

Qui Honk Kong, chi vi ci trascina seppur virtualmente è Wei Shen, un detective sotto copertura asiatico di nascita ma americano di adozione, torna nella sua città dopo aver trascorso anni a San Francisco, perso la sorella per overdose nonostante la ferma volontà di salvarla dalla droga (motivo per il quale parte della famiglia si era trasferita negli USA) e la mamma, suicida per lo shock troppo grande per essere superato. È tutto molto “trama da film mafioso” e di certo non siete cascati molto distanti dall’albero … la missione principale di Wei Shen, alla base dell’intero titolo, è quella di infiltrarsi nella triade Sun On Yee all’interno della quale una vecchia conoscenza riuscirà a farci entrare solo dopo avervi permesso di dimostrare quanto valete sul campo di battaglia tipico di questi gruppi: la strada.

Tatuaggi e catenoni abbondano come non ci fosse un domani, lo sguardo da duri è d’obbligo così come la quantità di intercalare in tipico slang da gente cresciuta a pallottole e riscossione del pizzo, decisamente apprezzabile quell’inglese non doppiato in lingua nostrana e a malapena sottotitolato (vi sfido a seguire tutto senza perdervi nulla, soprattutto mentre state già combattendo o guidando). Belli gli scenari, suggestivi i personaggi almeno tanto quanto l’odio profondo per la guida a sinistra stile inglese e quell’impossibilità di tenere un controllo che possa definirsi tale di qualsiasi mezzo di trasporto, non stupitevi se riuscirete a far derapare la vostra vettura (anche la moto non scherza) a velocità bassissime come se steste prendendo la rincorsa in accelerazione da mezz’ora, il freno al confronto è solo un cuscino di piume d’oca tra voi e chi state per tamponare.

Le arti marziali fortunatamente non condividono la stessa sorte ed un sistema di combattimento lineare e semplice costituisce comunque un elemento molto interessante dell’intero gioco. Rapide successioni di tasti e mosse più complesse che potrete sbloccare con l’avanzare della storia vi permetteranno di avere la meglio sul nemico, sempre e comunque stando attenti ad attacchi che possono arrivare da più punti anche se -talvolta- quel sistema di intelligenza artificiale che dovrebbe continuare a randellarci sonoramente sembra ignorare la cosa e permetterci così di prendere la rincorsa e arrivare dritti in faccia al pischello di turno con un calcio rotante che persino Norris sarebbe fiero di voi e di quanto siete diventati bravi nell’apprendere ogni suo segreto. Contrattacchi, prese e possibilità di pestare chiunque anche mentre si trova a terre ormai inerte è la giusta ciliegina sulla torta che si potrebbe completare solo in perfetto stile Hollywood con uno sputo sul cadavere a mo’ di sfida a quell’anima ormai arrivata già nell’aldilà (e invece no, manca, non ci sperate). Le armi, prima o poi necessarie, danno quasi la sensazione di rovinare un così bel quadretto dipinto sul regolamento di conti fatto alla vecchia maniera, quella dove menar le mani senza alcun “aiutino” ti da una maggiore soddisfazione sul gruppo che vi aveva accerchiato solo qualche minuto prima.

Sleeping Dogs: Definitive Edition 1

In Sleeping Dogs: Definitive Edition non rimarrete mai soli e suggerimenti a video così come la mappa sempre disponibile in basso a sinistra (accessibile in versione estesa e più completa per poter tracciare anche il percorso) vi permetteranno di tenere d’occhio qualsiasi dettaglio della storia principale, delle missioni secondarie e dei “favori” che la gente potrebbe chiedervi ammesso che voi vi rendiate disponibili, ma questo non è certo un punto di forza introdotto in questa rinnovata versione, è tutta eredità 1:1 del titolo del 2012 che non è stato assolutamente modificato e che include inoltre quei DLC che nel frattempo gli sviluppatori e il publisher hanno reso disponibili. È forse questa la pecca che viene riportata da chi ha già giocato Sleeping Dogs e che chiaramente non acquisterà questa edizione, eppure io -che non avevo avuto modo di provarlo- mi ritengo estremamente soddisfatto e divertito (un po’ mi era stato annunciato da amici che ci avevano già messo sopra le mani, grazie per il consiglio). La possibilità di sfruttare la potenza di fuoco delle console next-gen con i 1080p nativi, le nuove texture che hanno reso più definiti volti, abiti, strade e condizioni atmosferiche permettendo al giocatore di vivere una Honk Kong estremamente ricca di colori, fumi, caratteristica per dialoghi e situazioni è un risultato che convince. Certo ci sono grossolani errori qui e lì, evidentemente ereditati anche loro dal vecchio titolo, nulla di insopportabile in ogni caso, Sleeping Dogs: Definitive Edition è quindi un giusto acquisto per coloro che hanno saltato a piè pari la versione originale uscita nel 2012 e che si vogliono regalare qualche ora di gioco basata su un genere sicuramente apprezzato e che -giusto per chi se lo chiede- nulla ha a che fare con il colosso Rockstar (così, giusto per capirci).

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