Qualche tempo fa ho preso parte agli eventi di lancio di WeChat e Line in Italia. Grandi e grossi nelle loro rispettive porzioni di globo terrestre, si sono avvicinate entrambe all’Europa coinvolgendo in questo periodo l’Italia attraverso una massiccia dose di pubblicità (quasi a diventare insopportabili) e portando in dote testimonal d’eccezione (Messi per WeChat a livello europeo, Emma Marrone a livello specificatamente italiano per Line).
Lo scopo è semplice: ritagliarsi un loro spazio andando a completare quel quadro già così ben invaso da Whatsapp, che di lanci ufficiali o pubblicità fino ad oggi non è stato costretto a farne perché re indiscusso degli store su qualsiasi piattaforma, vincitore a mani basse del passaparola tra amici, inizialmente gratuito e ora a pagamento con rinnovo annuale (non per tutti), un po’ come a voler combattere con 5 carrarmatini a Risiko per prendere possesso di metà della mappa (e buona fortuna).
Perché scegliere uno al posto dell’altro? Cosa hanno di più o di meno rispetto al grande competitor da battere? Vediamolo insieme e ragioniamo sulle reali esigenze, così da capire il programma che può fare al vostro caso.
One Way
Piuttosto semplice a dirla tutta: mettere in contatto più persone possibili (teoricamente conoscenti, ma scoprirete che non è necessario) sfruttando il metodo di comunicazione universale per ciò che riguarda il mondo della telefonia mobile: lo short message (SMS). Se a questo aggiungete anche il vecchio e decisamente meno utilizzato MMS per inserire anche immagini o audio otterrete il minimo sindacale da pretendere da un programma di questo tipo.
Piattaforma in esame è iOS e per questo motivo ho inserito nel gruppo anche iMessage. Chiaramente quest’ultimo non è presente su Android, Windows Phone o BlackBerry ma poco male, alcuni di questi possiedono un sistema di messaggistica interna che va a “pareggiare i conti” con la soluzione Apple. Ho altrettanto volutamente escluso programmi più completi e generici che danno –ANCHE– questo tipo di servizi (Skype, Viber, ecc.) perché -scusate la ripetizione- fanno troppo e puntano a tutt’altro tipo di target.
Line e WeChat sono disponibili gratuitamente per ogni piattaforma, entrambe possiedono inoltre un client utilizzabile sul PC, dettaglio (neanche tanto dettaglio a dirla tutta) da non sottovalutare, un vero tallone d’Achille per WhatsApp che in questo caso non ha nulla da offrire e mettere sull’altro piatto della bilancia.
Nostalgici di MSN Messenger?
Ciò che più mi ha colpito delle presentazioni e approfondimenti sul mondo Line / WeChat è stata la prepotente presenza di emoticons e sticker. Di cosa si tratta? Di una enorme carrellata di inutili immagini (tanto carine eh) che è possibile scaricare (alcune gratuite, molte altre pagando) e inserire quindi all’interno delle discussioni tra contatti.
Ho visto discussioni fatte di 14 sticker, 18 emoticons e due righe scritte contenenti a malapena tre parole per riga. Spazio alla velocità e alla sintesi? No, semplice flood di inutilità che avevo abbandonato mollando nel dimenticatoio la prima creazione Microsoft tanto amata dai teenager (quanto fa agé questa parola eh?). Chiariamoci: è una questione di generazione e molto probabilmente la mia idea non viene condivisa dalla maggiorparte dei “pischelli” attualmente presenti sul mercato, motivo per il quale applicazioni alternative come queste si presentano con ottimi business-plan pensati, creati e portati avanti proprio sulla vendita di questo tipo di immagini, sono certamente destinati a crescere e migliorare quelle statistiche già buone che arrivano dall’oriente.
Ciò vuol dire che una certa fascia d’età verrà sicuramente accontentata perdendo magari un po’ di appeal nei confronti di quella subito successiva (figurarsi quelle dopo) ma poco importa. Sono i giovani ad avere uno smartphone tra le mani (sin da tenera età) e lo saranno sempre più.
Un punto a favore di una buona idea
Ho apprezzato un’idea già messa in atto all’estero da Line e che proverà a riproporre in Italia. La pagina profilo ufficiale del “VIP” (proposta anche da WeChat, sia chiaro) verrà affiancata ad una serie di informazioni, proposte e programmi dei migliori locali in giro per le più belle città della nostra nazione. Un po’ FourSquare in pratica, in un unico “hub” la possibilità di ottenere le informazioni più utili e la possibilità di comunicare rapidamente con i nostri contatti per organizzare –magari– la serata. Sicuramente uno strumento utile che se ben utilizzato può effettivamente dare un valore aggiunto all’applicazione.
Inutile dire che allo stato attuale queste informazioni scarseggiano ancora ma a vedere cosa sono stati capaci di fare all’estero c’è da ben sperare.
Il client per il PC signori, il client per il PC!
La risposta a colpo secco da parte di una delle responsabili di Line alla mia domanda (ammetto di non essermi informato prima, sono un abituale utilizzatore Whatsapp) mi è molto piaciuta: Line (e anche WeChat seppur via interfaccia web) possiede un client liberamente scaricabile ed installabile sul proprio PC. Va bene l’era del mobile, va bene la necessità di avere sempre a portata di mano i propri contatti e le proprie chat ma dannazione: il personal computer (in special modo il portatile) esiste ancora e un mucchio di persone lo utilizzano abitualmente ore e ore ogni giorno. Volete mettere la comodità di gestire le proprie chat con tastiera, mouse e monitor anziché star sempre lì a prendere il telefono che potrebbe invece continuare a stare nella sua Docking Station? Come già detto qualche riga più su questo è il vero tallone d’Achille di Whatsapp che perde punti preziosi su un’ipotetica classifica per la valutazione e la scelta del programma perfetto.
Localizzazione
Un ulteriore punto a favore di Line arriva dalla scelta di entrare in punta di piedi nel nostro mercato partendo già con sito web e applicazioni localizzate, contrariamente a WeChat, per esperienza posso dirvi che si tratta tutto sommato di un lavoro non troppo complesso e non troppo lungo, ancora meno per un’azienda che potrebbe pagare una simile figura per meglio andare incontro alla moltitudine di italiani che -sfortunatamente- non capiscono la lingua. Whatsapp propone -come Line- un sito web completamente localizzato così come l’applicazione in ogni sua versione.
Gratuito è meglio?
Whatsapp è stato rilasciato gratuitamente (e tale è rimasto per molto tempo) su Android, a pagamento per iOS (0,79€/cent) su AppStore nonostante spesso sia stato reso disponibile gratuitamente per un periodo limitato di tempo (e moltissime persone ne hanno chiaramente approfittato su consiglio di qualche amico o familiare, allargando così a macchia d’olio il fenomeno). Oggi è gratuito ma per utilizzarlo sarà necessario pagare un abbonamento annuale da 0,89€ dopo i primi 7 giorni di utilizzo. Nonostante le forti lamentele dell’utenza credo che pagare meno del prezzo di un caffè per un intero anno di servizio (e vi basta una semplice operazione matematica per capire a quanto corrisponde il reale risparmio per chiunque di noi) sia davvero il minimo per mantenere tutta la struttura priva di pubblicità (la cosa che passa troppo spesso inosservata).
Line e WeChat sono gratuite. Vivono di pacchetti di emoticons e stickers (e non solo) che è possibile scaricare a pagamento (i famosi 0,89€/cent) che se moltiplicati per un numero non meglio definito di pacchetti disponibili fanno lievitare il conto alla cassa. Se invece intendete scaricare e utilizzare l’applicazione per le sue funzioni di base (chat singole o di gruppo con le emoticons del vostro sistema e qualche pacchetto di stickers gratuito) effettivamente il risparmio è del 100%.
Si ma iMessage che c’entra?
Nessuno lo considera un reale competitor solo perché si tratta di una soluzione esclusiva, realizzata e disponibile solo per i possessori di device Apple. Avete però mai provato a scorrere la vostra rubrica (e spero che conosciate le persone che avete salvato qui dentro!) individuando quante contatti hanno almeno un dispositivo Apple? iPhone, iPad, Macbook, tutti hanno la possibilità di ricevere e spedire messaggi tramite iMessage, gratuitamente, tramite il solo abbonamento dati o il collegamento WiFi. Così, tanto per, molti dei messaggi che mando o che ricevo passano da qui, senza dover scaricare alcunché.
In conclusione
Punti a favore e contro in ogni caso. Ancora una volta non è facile arrivare ad un risultato oggettivo. Ho avuto modo di provare tutti e 3 i programmi ma sono tornato all’originale (Whatsapp, ndr). Perché? E’ utilizzato dalla maggior parte dei miei contatti ed è stato scaricato / acquistato prima che venisse trasformato in soluzione a pagamento annuale, consentendomi così di tenerlo attivo senza rinnovare alcun abbonamento (nonostante -almeno io- non mi farei problema alcuno a rinnovarlo per la cifra irrisoria richiesta, pago infatti quello installato sullo smartphone di mio padre).
Con tutta la buona volontà e l’intenzione di tenere almeno una delle due altre soluzioni non sopporto davvero gli stickers, sono corso via (come già detto) da Messenger, non vedo perché farmi ulteriormente del male! ;-)
Voi quale utilizzate? Cosa ne pensate? L’area commenti è a vostra totale disposizione.
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