Non si tratta di una novità ma – giustamente – quello scappato di casa di Daniele mi ha fatto notare che forse non tutti lo conoscono ancora, è il motivo per il quale abbiamo pubblicato questo tweet sull’account di Mozilla Italia. Si chiama *privacy not included (no, l’asterisco non sta a significare che devi cercare le note a piè di pagina ma semplicemente vuole essere un richiamo a quelle cose scritte sempre in piccolo e in secondo piano in qualsivoglia documento / prodotto / ecc.) ed è un piccolo progetto Mozilla che raccoglie una serie di prodotti non esattamente attenti alla protezione dei tuoi dati. Vedila come una vetrina sempre esplorabile per capire quanto un prodotto (e quindi un brand) potrebbe essere in grado di sapere di te.
Privacy not included
Punta il browser all’indirizzo foundation.mozilla.org/en/privacynotincluded e naviga. Già da subito potrai notare una moltitudine di prodotti che sono stato censiti da Mozilla seguendo una metodologia riportata all’interno di una pagina specifica che raccoglie – tra l’altro – il perché dell’esistenza di questo progetto e una serie di altre informazioni che potrebbero interessarti, l’indirizzo è foundation.mozilla.org/en/privacynotincluded/about/why. Le categorie vanno dai giocattoli agli indossabili, passando dalla casa intelligente e dai prodotti per gli animali, ce n’è per tutti i gusti.
Ogni prodotto ha una sua pagina dettagliata all’interno della quale potrai scoprire come questo si connette alla rete, in che maniera (Bluetooth, WiFi, ecc.), se possiede un microfono, una telecamera, se può tracciare la posizione dove si trova, se per sfruttarlo dovrai utilizzare un tuo indirizzo di posta elettronica o altri dettagli personali, che tipo di dati va a collezionare. Diciamo che in linea di massima non si è lasciato nulla al caso e si è cercato di riportare quante più informazioni possibili per cercare di capire davvero con che tipo di prodotti si potrebbe potenzialmente avere a che fare (anche perché c’è molto altro rispetto a quanto ti ho appena detto, c’è anche un vero e proprio follow-up nel caso in cui Mozilla abbia avuto modo di interfacciarsi con l’azienda che produce il bene). Puoi addirittura esprimere un tuo giudizio, uno stato d’animo che permette a Mozilla di capire come ti senti dopo aver scoperto cosa è in grado di fare il prodotto che magari hai già tra le mani o che avevi tutta l’intenzione di acquistare, è un po’ un volere aggiungere della gamification – secondo me inutile – al progetto che va già bene così com’è senza che l’utente mi racconti “come si sente adesso“, ma tant’è.
E se allora si scopre che la Nintendo Switch si comporta tutto sommato bene (nonostante ci sia stata una falla nel sistema datata aprile di quest’anno:
In April 2020, Nintendo 300,000 accounts were compromised in a data breach which granted the attackers access to users personal information, including date of birth and email addresses
è anche vero che sul lato opposto della barricata si trova un oggetto estremamente comune come la Mi Band 5 di Xiaomi che – tra le varie pecche – porta a casa risultati non esattamente soddisfacenti:
oppure:
o ancora:
Researchers found that Xiaomi was secretly collecting users’ data during private browsing sessions.
Se è vero che ci sono davvero tanti prodotti all’interno del catalogo di *privacy not included è anche vero che molti altri mancano totalmente all’appello. Si tratta evidentemente di un esperimento, bello, limitato e ancora con ampi margini di crescita. Non ho personalmente idea se Mozilla abbia o meno voglia di espandere la lista dei beni censiti e analizzati secondo il criterio stabilito, sta di fatto che in vista dell’ormai imminente Black Friday seguito a ruota dal Cyber Monday è forse il caso di dare un’occhiata prima a quest’ottima idea di Mozilla che ancora una volta si erge a paladina della privacy degli utenti, a prescindere che questi abbiano deciso di utilizzare Firefox o i browser della concorrenza, non per nulla si parla di Mozilla (Foundation) e non della Corporation né tanto meno dei prodotti software disponibili sul mercato.
Se non conoscevi questa idea (e relativo sito web) spero ti abbia fatto piacere scoprirlo.
#StaySafe
Foto di copertina: Jason Dent on Unsplash
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