I mercati alternativi del riutilizzo: Vinted e Wallapop

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Italiani: popolo di santi, navigatori e – in base alle esigenze e momenti della giornata – grandi contrattatori strategici.
In preda evidentemente a un delirio temporaneo (o forse all’esasperazione da pubblicità mandata su qualsiasi canale a qualsiasi ora del giorno e della notte, chi lo sa) ho voluto mettere alla prova Vinted e subito dopo Wallapop, facendomi una mia idea e un’esperienza d’uso che oggi – a distanza di circa tre mesi dall’iscrizione su ambo le piattaforme – mi permette di stilare l’articolo che forse ti stai accingendo a leggere. Un percorso fatto insieme a te per raccontare pro, contro, possibili miglioramenti per questi due servizi che strizzano l’occhio alla penisola italiana nonostante siano nati e cresciuti in terre poco distanti da noi.

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Photo by Namroud Gorguis on Unsplash

Vinted, Wallapop: ma perché?

Sono sempre stato un grande acquirente, non si può dire però lo stesso dell’essere venditore. Non perché io non ne abbia le capacità “di base”, ma perché nel momento in cui sono andato a rapportarmi con i possibili clienti su mercati quali quelli di eBay, Subito e l’ormai defunto Kijiji, mi è sempre salita una carogna che la metà sarebbe bastata per evitare di mandare a quel paese tutti coloro che tiravano fuori il più classico dei “me lo vendi a 5€? È il suo reale valore!” su inserzioni di un prodotto magari nuovo, messo in vendita a meno della metà del prezzo, entro il primo mese di disponibilità sugli scaffali ufficiali.

Che poi voglio dire: va bene provarci, ma possibile che ogni volta si finisca così? No, a nulla o quasi serve inserire nella descrizione “prezzo non trattabile“. È forse per questo motivo (principalmente) che non mi è mai piaciuto vendere a meno che non si trattasse di favori fatti ad amici, brevi manu, spesso in cambio di una birra o poco più.

Poi è arrivato Vinted, seguito a ruota da Wallapop in una lotta all’ultimo spazio pubblicitario su qualsiasi rete commerciale televisiva, radio, internet e chi più ne ha più ne metta. Sono abbastanza sicuro di aver voluto provarci per sfinimento più che per convinzione, di questi progetti ne sono nati in passato diversi, tutti poi spariti più o meno come un tramonto d’estate con annessa cottarella. La “colpa” è da attribuirsi a un mio vecchio paio di scarpini da calcetto che ho usato troppe poche volte anche solo per definirli rodati. Tempo zero, capacità forse pure meno, ho deciso di metterli su Vinted a un prezzo simbolico senza neanche passare a dare una sbirciata online a prezzi già esistenti, li ho venduti in meno di 10 minuti e onestamente pensavo si trattasse di una truffa alla nigeriana. Volevo archiviare già l’argomento quando in realtà ho realizzato che la vendita era assolutamente lecita e io avrei solo dovuto occuparmi della spedizione del pacco, portandolo in un punto di consegna del corriere che era stato scelto per la spedizione.

Entrambi sono vetrine dell’usato (ma non necessariamente) che prendono vita da idee nate per gioco, per necessità (Vinted) o perché si voleva portare online qualcosa di già esistente da moltissimo tempo (Wallapop), rispettivamente partendo dalla Lituania e dalla Spagna, per poi espandersi rapidamente in Europa toccando anche l’Italia. La formula è semplice: tu hai lo strumento per acquistare o vendere oggetti di varia natura, farlo non ti costerà nulla (ci sono servizi a pagamento per mettere eventualmente in evidenza i propri oggetti in vendita ma non è necessario per poter sopravvivere nella community) e potrai portarti a casa la cifra totale senza dover pagare dazio alcuno alla piattaforma.

Si accede a entrambi i servizi sia via web che da applicazione su smartphone, questo ti permette di gestire il tuo profilo e la tua vetrina da più dispositivi in base anche alla peculiarità / comodità degli stessi, personalmente trovo che sia una scelta assolutamente azzeccata, spesso metto mano al mio profilo o alla messaggistica istantanea direttamente da PC, ma certamente uso lo smartphone per fotografare e mettere online gli oggetti che non uso più, così come i papabili acquisti da portare a casa (la navigazione per ricerca / filtro funziona bene per ambo i servizi).

L’esperienza di vendita, le differenze tra Vinted e Wallapop

Come dicevo un paio di righe fa, sia Vinted che Wallapop permettono di mettere in vendita un oggetto direttamente via smartphone, agevolando così il caricamento delle fotografie dello stesso (potrai scattarle seduta stante o selezionarle dalla galleria fotografica di sistema) e fornendoti un percorso guidato che ti accompagnerà nella corretta categorizzazione dell’oggetto affinché sia ricercabile al meglio dalla community. Vinted è estremamente più orientato all’abbigliamento, ai piccoli casalinghi e ai libri, con regole molto più restrittive rispetto al suo competitor spagnolo, spesso mi è capitato di sbattere contro quel muro e farmi chiudere delle inserzioni perché non adatte alla piattaforma (anche se al limite delle regole stesse). Contravvenire più volte alle regole può voler significare la chiusura dell’account e l’estromissione dalla piattaforma, non c’è quindi da forzare più di tanto la mano.

Wallapop è invece molto più di manica larga, meno schizzinoso, aperto a un catalogo molto più ampio, per certi versi mi ricorda più l’idea di mercato dell’usato già esistente in parte su eBay, Kijiji o Subito, nel 99% dei casi senza però l’esperienza negativa di convivenza con gli altri essere umani della razza “contrattatori strategici“. È un mercato che preferisco e che mi permette di spaziare molto più del primo, ma per alcune categorie specifiche non propone quel percorso guidato così ben fatto come su Vinted (uno tra tanti è quello dedicato ai libri, con riconoscimento dell’ISBN e compilazione spesso automatica degli altri campi obbligatori per la vendita).

Posso però dirti che l’esperienza d’uso per la vendita dell’oggetto è comoda per entrambi i servizi, sia nella fase di stesura della scheda di vendita che nella contrattazione, vendita, gestione della spedizione e conclusione della transazione.

Occhio sempre ai corrieri

Vinted e Wallapop si appoggiano a una serie di corrieri che lavorano su tutto il territorio nazionale ed europeo, principalmente si avrà a che fare con BRT (DPD nel momento in cui si lascia l’Italia), UPS, InPost e Poste Italiane. Generalmente tutto funziona a meraviglia, viene generato un codice di spedizione e viene fornita un’etichetta che dovrà seguire il pacchetto per poter arrivare correttamente a destinazione. Solo con Poste Italiane potrai evitare la stampa etichetta e utilizzare un codice QR che viene scansionato in ufficio postale per completare l’operazione, posso dirti oggi che ci si scontrerà spesso e poco volentieri con gli operatori che sbraitano dicendo che su sfondo nero il QR code non è leggibile (spoiler: lo è, basta aumentare la luminosità del monitor).

Non ho mai riscontrato alcuna rogna tranne che per un caso con InPost e ben due con Poste Italiane. Il primo si è risolto in qualche giorno (pacchetto smarrito, poi ritrovato e correttamente consegnato all’acquirente), il secondo e terzo invece sono andati a farsi benedire, pacchetti persi dalle Poste Italiane e rimborsati sia a me che all’acquirente. Il mio consiglio è di imballare sempre con cura l’oggetto, cercando di lasciare meno visibilità possibile all’interno del pacchetto, e fare fotografie che dimostrino la fase di imballaggio dell’oggetto, possono essere alleati fenomenali nel momento in cui viene aperta una controversia sulla piattaforma.

C’è di buono che sia Vinted che Wallapop si impegnano in questi casi a risolvere le beghe, perché tu venditore non hai certamente colpa alcuna se hai seguito pedissequamente le regole da loro imposte, figurarsi poi l’acquirente che in quel caso è forse quello più penalizzato. Io ho ottenuto il costo di vendita degli oggetti persi e l’acquirente ha visto tornare indietro la cifra pagata, anche perché quest’ultima rimane “in ostaggio” della piattaforma fino a quando la spedizione non si sarà conclusa con successo raggiungendo l’acquirente, che avrà un minimo di tempo per confermare l’accettazione della stessa prima che il sistema lo faccia coattivamente. Occhio: se hai seguito un percorso differente e hai voluto utilizzare un metodo di spedizione differente da quello procurato e gestito dalla piattaforma le cose si complicano molto di più e la responsabilità è totalmente tua (del venditore).

Pagamento

Tutto ciò che guadagni dalle tue vendite verrà conservato all’interno di un borsellino virtuale di Vinted e Wallapop che potrai utilizzare per acquisti sulla piattaforma, o potrai decidere di richiederne l’accredito su conto corrente bancario a patto di verificare la tua identità. Servirà un documento di riconoscimento ufficiale e un po’ di pazienza affinché il processo faccia il suo corso (la verifica dei dati del sottoscritto ha richiesto una decina di minuti circa su entrambe le piattaforme), ma a quel punto sarai libero di fare ciò che vorrai del tuo denaro senza più perdere altro tempo.

Come già anticipato nel paragrafo precedente, sia Vinted che Wallapop adottano la tecnica del blocco denaro fino a quando la transazione non si conclude in maniera regolare. Tu fissi il prezzo, tu vendi, spedisci, l’acquirente riceve, verifica che tutto sia a posto e conferma che la transazione si è conclusa con successo. Quei soldi passeranno da un limbo “inaccessibile” (seppur visibile come anteprima dei tuoi guadagni in sospeso) al tuo portafogli virtuale in uno schiocco di dita. È un processo che ovviamente richiede del tempo se consideri che dalla vendita all’incasso passeranno necessariamente i giorni utili affinché il pacco raggiunga il suo nuovo padrone (e a questi si aggiungono i giorni che ti serviranno per portare il pacchetto presso un punto di consegna, fino a un massimo di 5 pena l’annullamento della vendita).

Tutto è gestito automaticamente, tu sei “spettatore“, hai solo bisogno di un po’ di pazienza. Non c’è nulla di immediato e questo permette di tutelare venditore, piattaforma e acquirente.

La comunità

Variegata, ma proprio tanto! Ho venduto e acquistato oggetti dalla Spagna e dalla Francia prevalentemente, ma ho anche avuto spesso a che fare con connazionali sparsi per il centro e sud Italia.

Mi sono sempre trovato bene e solo raramente ho avuto a che fare con i campioni della contrattazione, messi prontamente al loro posto e passato oltre, perché nessuno ti obbligherà a fare alcunché, ad accettare prezzi folli rispetto a quelli che pensi di aver messo in vetrina in maniera più che corretta (il consiglio è sempre quello di cercare il medesimo prodotto sia su Vinted che Wallapop e dare quindi un prezzo sensato al tuo oggetto, per evitare che ci sia troppa differenza rispetto ai competitor) o pensare di avere il bene più prezioso in assoluto che non si può vendere a meno di mille milioni.

I mercati alternativi del riutilizzo: Vinted e Wallapop

C’è però un minimo comune denominatore in tutto questo ed è importante che tu ne tenga conto: il tempo.

Se non hai fretta alcuna di realizzare qualche soldino dalle tue vendite, allora potrai certamente cavartela alla grandissima contro gli “assalti” di coloro che ti diranno che il tuo oggetto vale al massimo 5€ e non i 30€ che hai richiesto (tanto per fare un esempio). Al contrario è possibile che tu ceda molto più facilmente, favorendo chi ti ha offerto quella cifra solo perché ti permette di ottenerla più rapidamente rispetto – magari – all’attendere un altro possibile compratore che invece onorerà la tua richiesta una manciata di giorni dopo, o forse settimane o mesi. Se hai fretta, rischiare di svendere è qualcosa di estremamente plausibile e dovrai farci i conti prima di buttarti su questo tipo di mercati. Porta pazienza, respira, ragiona e confrontati con il mercato dell’usato come ho già suggerito qualche riga più sopra, non mollare troppo facilmente il colpo ma non esagerare nel rimanere sulle tue perché altrimenti rischi l’effetto contrario e non venderai mai nulla.

Accetti un altro consiglio? Proponi in vendita ciò che desideri ma aggiungi sempre 5 o 10 euro al prezzo finale che vuoi provare a realizzare. Sarà utile nel momento della contrattazione quando il possibile acquirente ti chiederà uno sconto o proporrà – appunto – di acquistare l’oggetto a 5 o 10 euro in meno rispetto al prezzo da te fissato. Se la proposta supera i 10 euro (in meno rispetto ai richiesti) pensaci bene prima, puoi sempre non accettare, ringraziare per l’interesse e salutare in maniera educata il tuo interlocutore.

Altro aspetto fondamentale di Vinted e Wallapop: entrambi – permettendo la vendita e l’acquisto di oggetti da più paesi dell’Europa – propongono un traduttore automatico all’interno della chat che ti permetterà di scrivere nella tua lingua madre, ma di farti capire perfettamente da chi c’è dall’altro lato del monitor. Lo stesso varrà per te: se ti dovessero arrivare dei messaggi in francese o spagnolo (faccio esempi che sono capitati a me) potrai sempre visualizzare il testo tradotto e comprenderlo perfettamente :-)

Le applicazioni per Android e iOS

Ti riporto qui di seguito i badge rapidi per i due Store (Google e Apple), per poter installare rapidamente le due applicazioni di cui parlo nell’articolo:

Vinted: vendi e compra vestiti
Vinted: vendi e compra vestiti
Developer: Vinted
Price: Free
Wallapop - Vendi e Compra
Wallapop - Vendi e Compra
Developer: Wallapop
Price: Free
‎Wallapop - Vendi e Compra
‎Wallapop - Vendi e Compra
Developer: WALLAPOP SL
Price: Free+

In conclusione

Come forse avrai capito, la mia personale esperienza d’uso con Vinted e Wallapop è certamente positiva in tutte le sue sfaccettature. Certamente non posso pensare di avere due vetrine perfettamente identiche per motivi legati al catalogo imposto dal primo citato, eppure nel quadro generale di ciò che viene messo a disposizione è qualcosa di differente rispetto a quanto visto in passato con eBay, Subito o Kijiji, qualcosa che mi ha convinto a dare un’altra possibilità all’inesperto venditore che è in me, che oggi quando può si mette a vendere oggetti che non utilizza più (e lo stesso vale per mia moglie o mio figlio). A fare una media tra pregi e difetti di ambo i servizi il voto è comunque positivo:

Valutazione finale: 4

A questo punto non mi resta che mettermi a disposizione in caso di dubbi o ulteriori domande rispetto a quanto pubblicato in questo articolo. L’area commenti è sempre a tua disposizione poco più sotto. Se vuoi raggiungermi sulle due piattaforme (Vinted e Wallapop) puoi puntare il browser agli indirizzi go.gioxx.org/vinted e go.gioxx.org/wallapop, spesso mi ritrovo a vendere libri, abiti e gadget tecnologici che per un motivo o l’altro non utilizzo più, che possono però trovare nuovi proprietari lì fuori, così da evitare ulteriori sprechi e dare loro nuova giovinezza :-)

#StaySafe


Immagine di copertina Weiqi Xiong on Unsplash

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Gli articoli che appartengono al tag "Banco Prova" raccontano la mia personale esperienza con prodotti generalmente forniti da chi li realizza. In alcuni casi il prodotto descritto rimane a me, in altri viene restituito, in altri ancora sono io ad acquistarlo e decidere di pubblicare un articolo solo per il piacere di farlo e di condividere con te il mio parere.

Ogni articolo rispetta - come sempre - i miei standard: nessuna marchetta, solo il mio punto di vista fatto di pro e di contro. Riporto i fatti a prescindere dal giudizio finale.
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Prodotto: non ho dovuto acquistare alcunché né ho ricevuto richieste dallo staff di Wallapop o Vinted. Ho deciso volontariamente di mettere alla prova i due mercati e relative applicazioni Android (e siti web).

Android's Corner

Android's Corner è il nome di una raccolta di articoli pubblicati su questi lidi che raccontano l'esperienza Android: consigli, applicazioni, novità e qualsiasi altra cosa possa ruotare attorno al mondo del sistema operativo mobile di Google e sulla quale ho avuto possibilità di mettere mano, di ritoccare, di far funzionare. Una scusa come un'altra per darti una mano e scambiare opinioni :-)
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