L’annuncio di Aruba solleva comunque interrogativi sul futuro dell’identità digitale in Italia e sulla possibilità che anche altri provider Spid possano seguire la stessa strada. Se il governo non dovesse intervenire con nuovi finanziamenti, è probabile che il servizio diventi a pagamento per tutti gli utenti, modificando radicalmente lo scenario attuale e spingendo sempre più cittadini verso l’adozione della Cie.
Al momento, non sono state annunciate variazioni per altri gestori di Spid, ma la decisione di Aruba potrebbe rappresentare un precedente significativo.
Se ne parlava poco più di un anno fa (Letture per il weekend: cosa succederà a SPID?), sembra che il momento sia arrivato. Aruba “rompe gli indugi” e traccia una linea, quanto tempo impiegheranno gli altri IdP sul mercato a optare per la stessa scelta facendosi scudo con decisione del pioniere? Tutto ha un costo, su questo non ci piove.
CIE è il futuro scelto? Spesso la trovo più scomoda (soprattutto quando viene richiesto il terzo livello di autenticazione) rispetto a SPID, ancora più quando si parla di SPID di parenti incapaci di utilizzare qualsivoglia strumento tecnologico, anche un “banale” smartphone (evidentemente non banale per tutti).
#KeepItSimple
Immagine di copertina Ben Sweet on Unsplash
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