Di che Podcast sei fatto?

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Devo ammetterlo, i Podcast sono per me una novità se si considera che un tempo ne ascoltavo forse un paio e pure sporadicamente. Passare a un ascolto più puntuale e attendere addirittura che le nuove puntate arrivino comodamente consegnate ancora calde nel feed è davvero aria differente dal solito, da chiamare novità seppur si parli di un’abitudine che sta ormai per spegnere la sua prima candelina.

Di che Podcast sei fatto? 1
PIX1861 / Pixabay

Il Podcast

Il Podcast è una forma d’arte differente rispetto alla scrittura o alla produzione dei video, è evidente, si parla, si ascolta, talvolta si interagisce ma quasi sempre c’è quel religioso rapporto tra te e il file audio che procede dall’inizio alla fine, la testa fa tutto il resto anche se nel frattempo è impegnata in altro, magari c’è anche la fortuna di poter entrare a far parte di uno di quei gruppi di messaggistica istantanea dove si discute con l’autore del Podcast e si possono rimettere in gioco le cose sentite o proporne di nuove, spunti per puntate non ancora imbastite che potrebbero però generare grande interesse.

In un certo senso è come parlare a una platea e non essere disturbati (come invece spesso accade, non fosse anche solo per il continuo brusio degli elementi poco interessati). Io sono consapevole che scrivendo articoli sul blog ci sono persone là fuori che li possono leggere in qualsiasi momento. Alcuni di questi articoli restano nel tempo, altri molto meno (nel senso che hanno valenza in particolari periodi storici), ma si tratta pur sempre di qualcosa di poco volatile, di raggiungibile in qualsiasi momento, di “On Demand” a volerla mettere giù così come va di moda oggi per il mondo televisivo non più tradizionale.

Tu di che Podcast sei fatto?

Che poi la domanda sta tutta qui. Il Podcast è qualcosa di personale, fa parte di una sfera di gusti che in molti casi non è condivisa con nessun altro a meno che quel qualcun altro non abbia i tuoi stessi gusti, i tuoi stessi interessi, è come scegliere che radio ascoltare quotidianamente nel tragitto casa-lavoro e viceversa, è personale, è giusto che sia tale. Io ti racconto la mia di esperienza al termine di un anno durante il quale ho apprezzato alcune sorgenti audio e altre molte meno (ecco, su queste ultime sorvolerò perché non è in ogni caso giusto denigrare il sacrificio altrui per realizzare questo tipo di lavoro), ho ormai trovato un set di iscrizioni che porto avanti con piacere e che ascolto ogni volta che vengono aggiornate, sono però anche pronto ad arricchire il mio bagaglio se ti andrà di condividere con me i tuoi gusti e le tue scelte! ?

Programma utilizzato: Spotify, mi baserò su di lui per i collegamenti che ti lascerò, considera però che gli stessi Podcast sono disponibili pressoché su ogni piattaforma e applicazione.

La tecnologia e l’essere nerd contraddistinguono evidentemente la mia scelta, è per questo motivo che in cima alla lista posso certamente mettere Pillole di bit (anche perché Francesco è capace certamente di catalizzare l’attenzione e raccontare tutto in maniera molto semplice) per poi salire un pelo di livello con GeekCookies (più tecnicismi, più cazzilli tecnologici, più pippe mentali che chiaramente non sono accessibili o interessanti per tutti). A questi due ho associato 2024 di Radio 24, padrone di casa è Enrico Pagliarini che ho avuto l’occasione di conoscere qualche tempo fa durante una presentazione aziendale di un nostro partner, la trasmissione è certamente gradevole e cerca di affrontare begli argomenti riguardanti la tecnologia in maniera sufficientemente semplice così da raccogliere quanta più approvazione possibile anche dai non addetti ai lavori.

Alterno queste iscrizioni che ascolto quanto più regolarmente possibile con ulteriori Podcast come TechnoPillz (Alex e i suoi deliri in automobile sono al limite del Politically Correct, che tanto a noi frega poco di esserlo e quindi ci sta bene così) e Survival Hacking (più tosta ma completa e sicuramente interessante per gli addetti ai lavori).

Più mainstream e volendo anche più generica è Wired Play, podcast dedicato più alla cultura Pop che alla pura tecnologia (anche se ne entra a far parte molto spesso). È forse in questo stesso calderone (passami il termine) che mescolo sapientemente puntate di Merita Business Podcast di Giorgio Minguzzi, vecchia conoscenza romagnola con la quale ormai ci si è persi totalmente di vista, il quale cerca di raccontare storie ed esperienze di imprenditori senza però voler compartimentare la cosa esclusivamente su questo tipo di target, lasciando spazio anche ai curiosi e permettendo loro di poterci mettere il naso (se fossimo su un cantiere saremmo tutti umarell) e farsi un’idea di un argomento per molti sconosciuto. Più specifico (parecchio di più) ma comunque piacevole è Satisplay, il Podcast di Satispay.

Poi c’è l’argomento Gaming e ovviamente non possono mancare alcune produzioni che si attestano su livelli differenti e su tempi nettamente agli opposti tra una e l’altra, ci vuole spesso molta pazienza e voglia di star lì a perdersi in ragionamenti talvolta malati (ma non per questo non interessanti, tutt’altro). Si parla quindi di Outcast, di Free Playing ma anche di RingCast, all’interno dei quali potrai certamente liberare il bambino che è in te ma anche entrare a far parte dei ragionamenti e delle opinioni di un gruppo di giocatori sparsi per l’Italia che tutto sommato non fanno altro che ritrovarsi al bar, bere una birra e andare a ruota libera (quella è la sensazione che traspare per almeno due delle tre sorgenti alle quali sono iscritto).

C’è poi lì in un angolo Power Pizza, Podcast che nasce dalle menti di Sio, Nick e Lorro. La cultura Pop è l’argomento principale, di delirio ce n’è sicuramente tanto e di chiacchiere pure troppe, non so ancora bene se mi piace o no, ma giuro che prima o poi lo capirò (in ogni caso è impossibile non amare Sio). Prima di concludere c’è sicuramente Be My Diary che però non ho mai ascoltato e che voglio sicuramente recuperare perché mi è stato consigliato da una persona della quale mi fido e che tutto sommato ha i miei stessi gusti.

Credo di aver scritto e riportato tutto, di sicuro di carne al fuoco ne dovrei aver messa tanta e spero di aver tirato fuori dal cappello qualche chicca anche per te. Ora però tocca a me farti la domanda: che Podcast ascolti? Cosa mi suggerisci di aggiungere alle mie iscrizioni e perché? Spero vorrai lasciare un commento qui sotto!

Buon ascolto e auguri, oggi è la vigilia di Natale, passa buone feste con i tuoi cari! ?


immagine di copertina: unsplash.com / author: Austin Distel

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