Microsoft Surface Pro sul Banco Prova

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Non è passato molto tempo dalla mia personale prova con recensione del Microsoft Surface RT, potete ancora leggerla a questo indirizzo: gioxx.org/2013/04/16/microsoft-surface. Ho avuto modo di continuare il cammino approdando così alla soluzione più brillante e promettente, il Microsoft Surface Pro, prodotto di punta della famiglia Surface.

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Dotato di 128 GB di disco SSD è la versione più capiente (e consigliata rispetto alla 64GB, ndr) attualmente disponibile in commercio, fermo restando che nessuno vi vieterà mai di collegare in USB (di terza generazione, per la cronaca) una chiave o più in generale un’unità di memoria esterna o ancora una microSDXC se aveste ulteriore necessità di spazio d’archiviazione per i vostri dati. Ricordate: nonostante lo spazio a disposizione sia identico –a oggi– a quello dell’iPad di maggiore fascia, sarà sempre più facile riempire il disco di un sistema Windows che uno con iOS a bordo (non fosse per la possibilità di installare e conservare qualsiasi tipo di dato).

Microsoft Surface Pro: specifiche tecniche

Notevoli, per ovvi motivi di target. Stiamo parlando di una macchina con a bordo un processore Intel i5 (con HD Graphics 4000) e 4 GB di RAM, una configurazione pari al mio portatile aziendale e che ancora oggi è maggiore di molte macchine casalinghe o aziendali in circolazione, decisamente più potente rispetto al fratello minore che monta un “semplice” Quad-core NVIDIA Tegra 3 con 2 GB di RAM comunque adatto al suo scopo e al bacino di utenza che sceglie la versione RT. Per ovvi motivi tecnici le dimensioni rispetto alla versione RT sono cresciute raggiungendo inoltre il kilogrammo di peso (circa, si parla infatti di 907g secondo la scheda ufficiale sul sito di Microsoft).

Ciò vuol dire che sarà meno comodo da trasportare, di sicuro non riuscirete a tenerlo in mano per troppo tempo senza risentirne, i vostri polsi chiederanno pietà dopo breve tempo. Eppure Surface Pro è fatto sia per stare in mano che appoggiato alla scrivania grazie alla già comoda e citata aletta posteriore che permette di tenerlo in una posizione molto simile a quella di un portatile con il monitor aperto, inutile dire che per completare il quadro potrete utilizzare la tastiera-cover (ancora una volta sia quella soft che quella con il feedback tattile decisamente più comoda e consigliata).

Microsoft Surface Pro sul Banco Prova 1

Altrettanto inutile ma pur sempre doverosa citazione è il fatto che potrete collegare alla macchina tastiera e mouse bluetooth che avete (probabilmente) già acquistato in passato, risparmiando qualche soldino nel caso in cui vi trovaste in ufficio o a casa, rimanendo in ogni caso scoperti una volta fuori. La tastiera virtuale a video è molto comoda ma chiaramente la velocità di scrittura e l’impossibilità di sfruttare appieno il monitor 16:9 Full-HD potrebbe non piacervi.

La cosa più comoda dell’avere la versione Pro del Surface è il non essere più limitato dall’installazione delle applicazioni dallo Store di Windows, è questo il vero punto di forza. L’architettura del dispositivo fa si che possa essere trattato alla stregua di qualsivoglia notebook o postazione Desktop esistente ad oggi. Ideale per chi è abituato a spostarsi di frequente ma non desidera una seconda postazione fissa o un portatile o ancora un un netbook perché troppo pesante o ingombrante. Per ovvi motivi il Pro potrà fare tutto quello che fa già la versione minore RT (scaricare e aggiornare le applicazioni dal Windows Store) e non bloccherà nessun tentativo di installazione di eseguibili di terze parti (che siano stati verificati ovviamente, Microsoft Security Essentials (liberamente scaricabile e installabile da windows.microsoft.com/it-it/windows/products/security-essentials) in accoppiata con Windows Defender continueranno a proteggervi da possibili attacchi di malware. A completare il quadro c’è la tecnologia BitLocker per crittare tutti i dati presenti sul disco.

Una gradita novità: il pennino

E’ una prerogativa del Microsoft Surface Pro e limitata solo a lui per le grandi potenzialità e il monitor con una risoluzione così alta: il nuovo pennino resta attaccato alla piccola presa magnetica dedicata in realtà al caricabatterie. E’ possibile staccarlo e avvicinarlo al monitor per notare immediatamente il puntatore del pennino muoversi con un’ottima precisione, adatto quindi alla selezione di ogni particolare sul display più che all’utilizzo ordinario e quotidiano nella “Modern-UI” (vi sfido ad avere dita più grosse dei nuovi pulsanti grafici di Microsoft!).

Microsoft Surface Pro sul Banco Prova 2

Comodo a mano libera, utile nei programmi lanciati nella modalità Desktop il pennino può tranquillamente essere affiancato alle dita della vostra mano sostituendo di fatto il mouse o il touchpad. E’ stato provato da chi lavora ogni giorno con le tavolette grafiche e non ha passato a pieni voti l’esame nonostante il parere sia stato sufficientemente positivo. Io mi sono limitato al test perché non ho avuto alcun problema ad utilizzare le dita in mancanza del mouse, anche per la selezione dei dettagli più piccoli (e no, non ho le manine di fata per chi lo ha pensato, ndr), realizzato probabilmente per i più nostalgici e per chi ha difficoltà a “riempire di ditate” il proprio monitor.

Un dettaglio che sfugge: il caricabatterie

In tutta sincerità non ricordo se è presente all’interno della versione RT ma lo è di sicuro all’interno della Pro. Fate attenzione al caricabatterie: noterete (probabilmente) una porta USB che vi permetterà di collegare un ulteriore accessorio che verrà così caricato in contemporanea con il Surface, molto comodo nel caso in cui abbiate a disposizione una sola presa libera, magari sul comodino, lo stesso sui cui avete abat-jour e radiosveglia già collegate.

Microsoft Surface Pro sul Banco Prova 3

E’ chiaro che si tratta di una chiccheria, una piccola stupidata, eppure potrebbe tornarvi maledettamente comoda quando vi troverete in carenza di attacchi corrente, nel mio caso è stata molto utile proprio per l’accoppiata telefono e Surface :-)

Talloni d’Achille: batteria, 3G, gioventù

E’ lo stesso punto debole di tanti altri dispositivi mobili. Inutile girarci attorno: la vittoria viene spesso decretata dal doppio fattore “durata della batteria” e “prezzo” e sfortunatamente anche sul secondo il Surface Pro non brilla particolarmente (ne parlo nelle conclusioni, prossimo e ultimo paragrafo dell’articolo). A pieno regime e lavorando come mi trovassi davanti al mio portatile ho smesso di avere autonomia poco dopo le 4 ore di utilizzo. Tenendo la luminosità del monitor più bassa, lavorando con un segnale WiFi ben stabile (ottima copertura) e con il solo browser (o quasi) sono arrivato a poco meno di 5.

In entrambi i casi non sono molto soddisfatto. Il mio portatile aziendale monta una batteria a 9 celle, agli inizi della sua attività mi permetteva un utilizzo tutto sommato intensivo arrivando a quasi 8 ore di autonomia (luminosità abbastanza moderata), 7 sicure. Ad oggi arrivo in tranquillità alle 6 tenendo una luminosità accettabile (la stessa di allora, ndr), WiFi attivo, un mouse esterno collegato senza cavo, un telefono collegato in bluetooth che permette alla macchina di essere bloccata automaticamente quando mi allontano (poi ve ne parlerò, ndr) e tanto altro ancora, il tutto con una dotazione hardware molto simile al Surface Pro (Intel i5 con 4 GB di RAM). Insomma, non sento la necessità di avere un Surface Pro vicino se ho anche l’iPad a disposizione (e nel suo caso la batteria è decisamente più resistente, chiaramente con funzioni e hardware più limitato rispetto al tablet di Microsoft). Non so se è possibile acquistare ad oggi una eventuale batteria tampone da collegare al tablet nel caso in cui non si abbia a disposizione un attacco di corrente a muro.

La mancanza di un chip 3G costituisce l’altra forte limitazione. Perché non metterlo all’interno del Surface Pro? Capisco il voler far risparmiare qualche soldino nella versione RT (no dai, non è vero, non lo capisco neanche in quel caso ad essere sincero), ma nella versione Pro proprio no. In America le reti WiFi libere abbondano, in Italia (e non solo) no, soprattutto in quelle zone che non vengono coperte neanche da un doppino in rame per la più classica delle ADSL. Forse Microsoft vuole tenere in serbo qualche freccia per il suo arco e la prossima versione di Surface (se dovesse esserci), ma non per questo si dovrebbe penalizzare l’attuale generazione. Il Surface (sia in versione RT che in versione Pro) è più grande rispetto ai tablet competitor, credo che lo spazio per un ulteriore miglioramento ci sia.

Google Play, AppStore, Windows StoreL’ultimo dei talloni in realtà potrebbe non essere considerato tale ma è giusto citarlo: gioventù. Microsoft Surface Pro (così come la versione RT) potrebbe peccare di gioventù per chi desidera qualcosa di solido, affidabile e ampiamente testato. Troppe poche applicazioni su Windows Store (rispetto alla concorrenza, ovviamente), piccola ancora la community di utilizzatori in grado di condividere esperienze e supporto. Eppure non è del tutto vero. Microsoft si sta molto impegnando per far si che gli sviluppatori delle applicazioni più apprezzate ed utilizzate portino il loro lavoro anche sui loro dispositivi. Windows Store cresce molto rapidamente. Di certo non arriverà ai numeri di AppStore ma vale lo stesso per Samsung o per qualsiasi altro dispositivo basato su Android (quindi Google Play). Occorre dare fiducia, avere un po’ di pazienza e puntare su un futuro neanche troppo lontano, sempre considerando che la versione Pro del Surface non vi impone alcuna limitazione riguardo le applicazioni scaricabili ed installabili, Windows Professional batte a mani basse qualsiasi altro sistema esistente sulla faccia della terra, è una battaglia vinta in partenza.

In conclusione

Microsoft Surface Pro potrebbe tranquillamente sostituire la più classica delle postazioni di lavoro tipiche da dirigente o capoufficio, una di quelle persone abituate a mandare centinaia di mail al giorno, a controllare l’operato delle sue persone, le stesse che difficilmente devono avere a portata di mano mille strumenti e tecnicismi tipici da tecnico. In un solo colpo si fa bella figura dando un tablet utile per essere utilizzato in ufficio tanto quanto a casa ed in mobilità. Un solo dispositivo, un solo ambiente da imparare a conoscere e utilizzare, più posti dove poter portare “il proprio ufficio” (si perché non ho parlato di Office 2013, non penso serva specificare quanto può essere comodo vero?).

Trovate una pagina riepilogativa di applicazioni pre-installate e tagli disco disponibili alla pagina microsoft.com/surface/it-it/storage. La pagina del prodotto è invece disponibile all’indirizzo microsoft.com/surface/it-it.

Microsoft Surface Pro sul Banco Prova 4

Sembra che ci sia tutto no? Ah no, avete ragione, il prezzo. Già, il prezzo. Surface RT (come già detto nel precedente articolo) parte da 488€ (32 GB, tastiera cover touch) fino alla fine di questo mese, poi 587€ per la stessa identica macchina. Surface Pro parte da 889€ (a quel punto vi consiglierei di fare un ultimo sforzo e piuttosto saltare sul 128 GB al prezzo di 999€). Non vorrei sembrare disfattista e non voglio che pensiate che  andrò a far notare la differenza di prezzo con iPad o Galaxy Tab, eppure mi sembra una cifra un pelo esagerata considerando che all’appello mancano alcuni piccoli “dettagli” che i competitor offrono.

Considerate le esigenze, considerate il prezzo (soprattutto in questo periodo), considerate chi l’ha sviluppata, realizzata e chi quindi la supporta oggi. La mia idea me la sono fatta, e voi? Chiedetevi se è davvero il Surface Pro la macchina adatta a voi e se la risposta è tutto sommato positiva procedete con tranquillità, Microsoft è comunque una sicurezza.

A questo punto non posso che ringraziare Microsoft per la collaborazione (e per la finezza di farmi trovare il Surface Pro con il mio utente al logon già pronto, sorpresa gradita, siete sempre avanti :-)).

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Disclaimer (per un mondo più pulito)

Gli articoli che appartengono al tag "Banco Prova" raccontano la mia personale esperienza con prodotti generalmente forniti da chi li realizza. In alcuni casi il prodotto descritto rimane a me, in altri viene restituito, in altri ancora sono io ad acquistarlo e decidere di pubblicare un articolo solo per il piacere di farlo e di condividere con te il mio parere.

Ogni articolo rispetta - come sempre - i miei standard: nessuna marchetta, solo il mio punto di vista fatto di pro e di contro. Riporto i fatti a prescindere dal giudizio finale.
Se vuoi leggere le altre recensioni del Banco Prova fai clic qui.

Prodotto: fornito da Microsoft, tornato all'ovile.

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