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Perché quando una persona vuole fare una cazzata, allora è bene che la faccia fino in fondo senza mai voltarsi indietro perché potrebbe pentirsene. Fondamentalmente questo potrebbe essere il mantra che sta alla base del perché ho sborsato ulteriori soldi per portarmi a casa la MX Keys Mini con la quale sto buttando giù questo articolo dopo aver già acquistato sua sorella maggiore diverso tempo fa (e con immensa soddisfazione). Provo a spiegarmelo e spiegartelo.
Logitech MX Keys Mini
Quando ho acquistato la Logitech MX Keys (qui la recensione) mi sono innamorato del suo feedback tattile “dimenticandomi” progressivamente di quanto sia bello scrivere su una tastiera meccanica. Questo tipo di prodotto Logitech è infatti la via di mezzo più bilanciata e unica possibile sostituzione di un’esperienza che solo una meccanica sa darti.
Probabilmente è stato questo (insieme all’averla vista e provata sulla scrivania di un collega davanti a me in ufficio, coff coff) a spingermi definitivamente verso l’acquisto di MX Keys Mini, rendendo di fatto la mia postazione d’ufficio “priva di fili a vista” (si fa per dire) e portandomi in borsa ulteriore peso non previsto (perché no: MX Anywhere 3 e MX Keys Mini in ufficio non li lascio, sono fin troppo geloso).
Nonostante il prezzo maggiore, Logitech MX Keys Mini fa proprio del suo essere più piccola la maggiore forza, rinunciando al tastierino numerico e a quella serie di tasti “aggiuntivi” (rimappabili in qualsiasi momento tramite software) ai quali siamo abituati per definizione di tastiera classica con profilo 100%. Questo permette di offrire maggiore compattezza, trasportabilità e “minimalismo” non certo dimenticandoci che – di fatto – le tastiere a profilo non 100% esistono ormai da moltissimo tempo (colpa proprio delle meccaniche) e che quindi Logitech non ha certo inventato l’acqua calda, ha semplicemente coperto una fascia di mercato fino a oggi poco battuta da questo tipo di prodotto (parlo delle non-meccaniche di fascia premium).
Piccola ma pur sempre pesante rispetto a quello che ti aspetteresti (tutt’altro che un giocattolo), MX Keys Mini è pur sempre una tastiera QWERTY completa per la scrittura, che emula con tasti immediatamente logici e prevedibili quello che le manca (penso a Inizio / Fine, ma anche Pagina Su / Giù) rinunciando come la sorella maggiore al tasto delle proprietà (che io continuo a richiamare con uno SHIFT
+ F10
su Windows quando necessario) ma mantenendosi sempre pronta per un utilizzo in ambiente misto Windows e macOS (questo perché i tasti riportano le doppie diciture per ambo i sistemi operativi: lo Start che corrisponde anche all’Opt / ⌥, l’Alt che corrisponde anche al Cmd / ⌘, ecc.).
I tasti sono i medesimi della sorella maggiore MX Keys, i “Perfect Stroke“: morbidi ma allo stesso tempo decisi, corsa corta, colpo secco e preciso, forse anche più “rudi” rispetto a quelli di una MX Keys completa.
La retroilluminazione è di serie anche in questo caso ma puoi farne a meno o regolarla come meglio credi (o ancora lasciar fare a Logi Options+ e alla tastiera stessa per adattarsi alla luce ambientale ed eventualmente disattivarla autonomamente quando la carica residua totale è inferiore al 10%).
La batteria è al litio (Li-Po da 1050 mAh a 3.7V se non ho mal indagato) integrata e ricaricabile tramite attacco di tipo USB-C anche in questo caso posto di fianco all’interruttore di accensione del dispositivo, in bella vista e comodo da raggiungere quando si vuole continuare a lavorare pur ricaricando la MX Keys Mini. Il cavo USB-C (sempre da USB-A a USB-C, NdA) si trova all’interno della scatola originale del prodotto e – come quello della MX Keys standard – la lunghezza è più che adeguata. Gommato (dai ti prego Logitech, inizia a utilizzare quello in tessuto) e con un piccolo strap in velcro per poterlo tenere raccolto e in ordine quando non in uso.
Logitech dichiara anche per la MX Keys Mini 10 giorni di utilizzo continuo con una ricarica completa della batteria e la retroilluminazione accesa, si arriva fino a 20 settimane senza la retroilluminazione e io sto già provando entrambe le combinazioni per capire quanto davvero può durare una carica di questo prodotto (anche se un po’ meno utilizzato rispetto alla sorella maggiore).
Anche lasciando accesa MX Keys Mini questa andrà autonomamente in una condizione di risparmio energetico che non darà troppo fastidio alla batteria nel momento in cui smetti di utilizzarla o sfiorarla (quest’ultima azione farebbe attivare la retroilluminazione in ambiente poco illuminato, ammesso tu abbia deciso di lasciarla attiva).
Tornerò nuovamente sull’articolo quando la carica completa della MX Keys Mini terminerà e mi costringerà quindi ad attaccarla nuovamente alla corrente per effettuare una nuova ricarica. L’acquisto risale al 7 giugno 2023 e ho avuto necessità di farne solo uno (dopo aver sperimentato l’utilizzo senza retroilluminazione attiva).
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Retroilluminazione disattivata – 22/8/23
Sono le 10:45 di un silenzioso e caldo martedì mattina e la mia Logitech MX Keys Mini ha ceduto il passo dopo diverso tempo trascorso in compagnia del led rosso lampeggiante a segnalare batteria scarsa. Sto lavorando lontano da casa, perciò l’utilizzo era ormai diventato assiduo nell’ultimo periodo.
Tirando le somme l’ordine è stato consegnato lo scorso 8 giugno e io ho usato solo la carica originale della batteria integrata all’interno del prodotto. 53 giorni in situazione di retroilluminazione disattivata (salvo un paio di casi in cui l’ho fatta partire perché ho lavorato durante la sera) se escludo 11 domeniche e 11 sabati. Sono soddisfatto e ora non resta che lasciar fluire una carica completa per capire quanto può migliorare la durata totale della carica di MX Keys Mini. Stavolta userò retroilluminazione automatica così da fornirti un dato diverso da questo che hai appena finito di leggere.
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Retroilluminazione attivata (automatica) – 6/11/23
Sono circa le 17:30 di lunedì 6 novembre 2023. La batteria è completamente scarica e la tastiera si è spenta, la retroilluminazione si era già disattivata da un paio di settimane circa proprio perché la carica residua della batteria era scesa sotto il livello impostato da fabbrica (sempre modificabile). Ora, considerato che utilizzo questa tastiera in ufficio e spesso anche a casa, posso davvero ritenermi soddisfatto, stiamo parlando di circa 54 giorni togliendo i sabati e le domeniche.
MX Keys Mini come la MX Keys standard può collegarsi al tuo PC sia tramite Bluetooth che utilizzando il dongle USB di Logitech, questo però non viene fornito all’interno della scatola, dovrai tenerne conto. Se sceglierai – come me – di utilizzare la tastiera in Bluetooth sappi che potrai associarla fino a 3 dispositivi differenti e passare da uno all’altro semplicemente richiamando una combinazione Fn + F1/2/3.
Per effettuare il primo pairing ti basterà richiamare una delle combinazioni e tenerla premuta fino a far lampeggiare velocemente il led posto sui pulsanti di accoppiamento, quindi dovrai cercare MX Keys Mini sul dispositivo interessato e – una volta fatta partire la connessione – ti verrà richiesto di digitare una sequenza numerica sulla tastiera, premendo invio al termine. Una procedura semplicissima che richiede il minimo sforzo.
MX Keys Mini: altro da dichiarare?
Le specifiche complete di MX Keys Mini sono disponibili nella pagina prodotto all’indirizzo logitech.com/it-it/products/keyboards/mx-keys-mini.html. Tramite Logi Options+ potrai gestire e rimappare ogni tasto o comportamento della tua MX Keys Mini (lo avevo disinstallato da macOS ma sono tornato a installarlo proprio per la necessità di modificare la configurazione della mia MX Keys Mini).
La piccola, come la grande, può creare sin da subito confusione se hai posizionamento e movimenti meccanici delle mani che ormai ti portano a cercare pulsanti e combinazioni su una tastiera dal profilo completo, ma è ancora una volta una questione di abitudine, nulla che il tempo non possa correggere.
Rispetto però a quanto rilevato sulla MX Keys standard, sulla MX Keys Mini ho avuto qualche difficoltà in più e ho notato inoltre una piccola stupidata “by-design” che non trova spiegazione neanche in Logi Options+: se si attivano i tasti funzione in maniera permanente (quindi gli si fa fare quello che fanno sul serio F1 → F12), il tasto ins
o Volume +
subito prima del Canc
si comporterà in modo inverso sempre e comunque. Se lo richiami normalmente alzerà il volume di sistema (quando invece dovrebbe richiamare l’ins
), se lo fai in combinazione con il tasto Fn (funzione) allora richiamerà l’ins
anziché alzare il volume di sistema, curioso bug che basta conoscere per evitare di scatenare.
Logitech MX Keys Mini in conclusione
Grazie ancora una volta per aver letto il mio articolo. MX Keys Mini è un prodotto che mi ha stuzzicato per diverso tempo e che ho voluto comprare per evitare di dovermi portare dietro la MX Keys standard che ho preferito lasciare sulla scrivania di casa. Ha un costo certamente importante proprio come MX Keys o qualsiasi altro prodotto della serie MX Master di Logitech. Resta comunque scolpito nella pietra che questi prodotti mi piacciono – e molto, lo avrai capito – e che ormai ho pagato almeno uno stipendio a qualcuno all’interno di Logitech.
Qui di seguito ti propongo tre collegamenti rapidi che ti permetteranno di avvicinarti a questo prodotto via Amazon. Il primo è il collegamento diretto alla mia stessa tastiera (bluetooth, senza dongle incluso, pronta per Windows e macOS, nera), il secondo è la versione pura per macOS e la terza è come la prima, ma di colore rosa :-)
Il voto finale è certamente positivo ma tiene conto di quelle difficoltà di adattamento a un profilo inferiore al completo, al bug stupido del tasto Volume + e al prezzo che non è certamente da tenere fuori dall’equazione. Io mi sto trovando molto bene, ho disattivato al momento la retroilluminazione e ho rimappato esclusivamente il tasto F8 per poter richiamare un semplice Print Screen anziché lo strumento di cattura di Windows.
Se hai dubbi, domande o ulteriori spunti da condividere, ricorda che l’area commenti è lì che ti aspetta :-)
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Prodotto: ho atteso che andasse un pelino giù di prezzo (monitorando anche Warehouse Deals) per poi comprarla su Amazon di tasca mia.